Ad Expando

venerdì 29 maggio 2009

Photo Mosaici

I Photomosaici sono composizioni le cui tessere sono rappresentate da fotografie più piccole, in genere legate all’immagine stessa, anche se in realtà nulla si nega, né del resto si potrebbe, alla creatività. In internet vi sono molti programmi freeware per poterli creare. Personalmente trovo AndreaMosaic il migliore, ma altrettanto interessante è il servizio gratuito offerto da PicArtia che permette tra le altre cose di utilizzare immagini e gallerie precaricate su Flickr. Qui sotto ho riportato alcuni Photomosaici creati dal sottoscritto (cliccare per ingrandire l’immagine).

  • Monna Lisa HM (creata con copertine di album Heavy Metal)

Monna_Lisa leonardo Mosaic03


  • Il Pensatoio del Sabba Nero  (ricomposto con copertine dei Black Sabbath)

Il Pensatoio di McG Mosaic05



  • McG & Ile (creata con le foto delle vacanze in Abruzzo)

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mercoledì 27 maggio 2009

I numeri del Parlamento

Senato della Repubblica

Da consapevole populista qual è (nell’accezione negativa del termine), Silvio Berlusconi ha deciso di promuovere una legge di iniziativa popolare, per abbattere il numero di Parlamentari, ritenuto dal Premier stesso, pletorico, ovvero sovrabbondante, eccessivamente numeroso.

L’iniziativa sarebbe persino sensata se a proporla non fosse stato proprio Berlusconi: il perché è presto detto.

Il Presidente del consiglio si è distinto negli anni della sua attività politica per aver creato un partito dal nulla, riempiendolo di collaboratori e collaboratori dei collaboratori, a cui ovviamente ha dovuto pagare di tasca propria, almeno all’inizio, una relativamente costosa campagna elettorale. Dico relativa, perché potendo godere di tre televisioni, non è difficile capire che i soldi uscivano da una tasca per entrare nell’altra e poi del resto si trattava di un investimento che come abbiamo potuto seguire in questi anni è stato particolarmente fruttuoso. Divagazioni a parte, ridurre il numero dei deputati per il Premier significa solo risparmiare sul numero dei deputati a cui pagare, soprattutto ora che potendo contare su un ampio consenso, potrebbe farne a meno.

Il Parlamento Italiano, è tanto vituperato non tanto per il pur cospicuo numero di rappresentanti, quanto per l’infima qualità media dei soggetti che lo occupano. D’altra parte le camere non sono state così “pletoriche” quando in pochissimo tempo, quasi fosse una priorità nazionale, approvò il Lodo Alfano e, sempre per avallare il populismo berlusconiano, quando tentò in soli tre giorni di fare una legge per impedire la sospensione dell’idratazione a Eluana Englaro.

Non mi pare nemmeno che ci abbiano messo molto, ed ora da populista mi ci vesto io, ad aumentarsi in modo diretto o indiretto lo stipendio mensile, o a precludere le indagini di qualche magistrato.

Personalmente mi fa paura un Parlamento ridotto in numero e riempito di persone cui il miliardario premier di turno ha deciso di garantire un posto al sole, siano essi i suoi avvocati, veline per il suo compiacimento o presta dita per votare ciò che lui ordina.

lunedì 25 maggio 2009

Rock Satanico? No ultra ortodosso

Senza titolo-2 Man mano che passa il tempo, mi convinco sempre più di quanto la religione sia frutto della degenerazione della Ragione. L'ultima che ho letto, proprio oggi, su Corriere.it è la storia di un gruppo di ragazze israeliane ultraortodosse amanti del rock, che per osservare la presunta legge divina non cantano in presenza di pubblico maschile:

 

" Questo è un punto fermo - dice Pnina - perché secondo il precetto nessun uomo può ascoltare una donna che canta. Noi ci atteniamo a quella regola. Se suonassimo e basta, non ci sarebbero impedimenti"

 

Ora, io continuo a chiedermi con che criterio una mente superiore, quale dovrebbe essere quella divina, dovrebbe perdere tempo a scrivere regole così oggettivamente stupide. Cosa ci sarà mai di male a sentir cantare una donna? Quante persone si sono dannate sentendo la Pausini o Fiorella Mannoia?  Le Ashira

In realtà, sospetto che le cinque ragazze abbiano trovato un buon modo per avere pubblicità gratuita. Mi ricordano il caso dei Black Sabbath, che marciarono parecchio, per loro stessa ammissione, sull’idea che l’opinione pubblica li considerasse rocker maledetti (leggi satanici, come tanto andava di moda allora, vedi Beatles, Zeppelin, Eagles, ecc)

I Sabbath avevano però un talento incredibile e diventarono una delle band seminali del Heavy Metal; avrà questa band lo stesso talento?

Ai rabbini l’ardua sentenza

mercoledì 20 maggio 2009

Il volto del Diavolo – parte prima

Viaggio all'Inferno - parte seconda

Come accennato nel capitolo precedente, il diavolo nell’iconografia cristiana assunse forme e immagini diverse, assecondando i bisogni teologici del momento. Oggi, ad esempio, l’idea del maligno si è consolidata nelle sembianze di un essere antropomorfo con ali da pipistrello, coda, corna, per lo più da capro, e tridente in mano. Ma come vedremo non è sempre stato così.
Mosaico Ravenna
I Primi Cristiani, ad esempio, si concentrarono, quando poterono, sulle immagini del Cristo, tendendo così a snobbare il Maligno, attribuendogli eventualmente sembianze feresche, come di serpente, principalmente, ma anche di orso, scimmia o leone come nel mosaico del V secolo qui accanto.
L’iconografia del demonio fu basata principalmente sul testo biblico della Genesi, sull’immagine del Serpente tentatore, che i padri della chiesa avevano identificato nell’angelo caduto. Nell’alto medioevo iniziarono ad aver successo le rappresentazioni basate sull’Apocalisse e il Diavolo assunse così la veste della Bestia, come splendidamente riportata dall’affresco qui sotto riprodotto, ancor oggi ammirabile nell’eremo di S.Pietro al Monte sopra Civate nel Lecchese.
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli”. Apocalisse 12, 7-9
S.Pietro al monte. apocalisseQui sotto, dello stesso affresco si ripropone il particolare delle teste del Dragone.
Intanto apparve un altro segno nel cielo: un grande dragone, dal colore del fuoco, con sette teste e dodici corna e sette diademi sulle testeApocalisse 12,3
XII Sec Dettaglio Dragone di Pietro al monte
A cavallo dell’anno mille le creature diaboliche iniziarono ad invadere i luoghi santi: le cattedrali romaniche diventarono così vere e proprie enciclopedie di pietra e fornirono al tema demoniaco una varietà vastissima, dal grottesco, al surreale. Il fascino del Diavolo stava prendendo il sopravvento tanto che già a metà del XI sec San Bernardo si lamentava, in una missiva all’abate di Saint Thierry, del proliferare di queste rappresentazioni:
Nei chiostri, sotto gli occhi dei fratelli che leggono, che cosa ci fanno quei terribili mostri? (…) Quelle scimmie immonde, quei leoni selvaggi, quei mostruosi centauri, quegli esseri mezzi bestia mezzi uomini?
In verità andrebbe sottolineato che mentre l’iconografia sacra rimase giocoforza piuttosto standardizzata subendo di fatto solo i cambi stilistici dovuti al raffinarsi dell’arte, il demoniaco permise all’artista medioevale di spaziare attingendo spesso a esotiche fonti come quelle del Medioriente e persino più in là. capitello S. Maddalena Vezelay Ma sarà un processo molto lento: inizialmente Satana era sì l’anticristo, il nemico, ma rimaneva pur sempre, benché caduto, un angelo. Successivamente però nella Chiesa sorse l’esigenza di assimilare nei diavoli le figure delle divinità e dei demoni pagani e contemporaneamente di sottolineare la bruttezza e la perversione del male, da qui, appunto il fiorire di immagini grottesche come quelle riportate nello schizzo qui a fianco di un capitello della chiesa di S. Maddalena di Vezelay. Si badi comunque che per l’uomo del medioevo il diavolo era un essere estremamente ed essenzialmente reale e ciò che noi vediamo come rappresentazione in realtà era per lui visione dell' orrore del Male.
Di certo vi è che il Demonio subì un lento processo di antropomorfizzazione, soffermandosi a lungo sull’aspetto intermedio di mezzo uomo e mezza bestia, spesso riprendendo, seppur senza l’armonia dei classici, le sembianze di divinità pagane, quali ad esempio i satiri. Un bell’esempio può essere il salterio dell’immagine sottostante, rappresentante la discesa di Cristo nel Limbo, dove per l’appunto il Diavolo ha già assunto alcuni tratti che lo caratterizzeranno in futuro, come i tratti zoomorfi inseriti in una figura di fattezza umana.IX Sec -  Diavolo salterio
Vedi anche:
Viaggio all’Inferno

Viaggio all'Inferno - seconda parte:

Viaggio all'Inferno - terza parte:

martedì 19 maggio 2009

Le Malattie Impossibili…o quasi

Acronimia Multilinguistica Degenerante

tastiera_sigle.thumbnail_503_352 La Acronimite Multilinguistica Degenerante (o AMD) è una patologia virale di recente scoperta, annunciata dal British Medical Journal grazie agli studi dall'esimio professore austriaco Hylicus Von Aloise (trattasi di mio parente acquisito grazie alla relazione tra la gatta siriana di mia sorella e la tigre siberiana del suddetto, unite in matrimonio secondo il rito di una setta dissidente di Scientology,impegnata nella diffusione del complotto delle scie chimiche), scoperta che ha destato non poco interesse soprattutto nel ramo della psicologia e che per inciso ha destato un allarme che rischia, nelle ultime ore, di degenerare in panico.
Sembra che la malattia interessi l'encefalo nella zona dell'emisfero sinistro, il quale subisce un processo infiammatorio, che ha come conseguenze stati semi confusionali, non solo nel soggetto affetto ma, stranamente, anche negli interlocutori.
Infatti, tale sofferenza, produce come effetto la progressiva necessità di utilizzare acronimi, per comunicare.abbreviation
Le categorie che sono più a rischio contagio, sono sicuramente i lavoratori, senza distinzioni di sesso, per la maggior parte di un'età che varia dai 18 ai 45-50 anni, impiegati nel mondo dell' IT (Information Technology) o nel campo medico.
Purtroppo si è notata una recente tendenza all'infezione anche in soggetti precoci, già dall'adolescenza.
In un primo tempo si aveva convinzione che il comportamento fosse un puro e semplice esempio imitatorio, ma sottoponendo alcuni pazienti ad indagini approfondite tramite RAI (Rilevatore di Acronimia Istantaneo) e ICI (Indagatore Cerebrale Infezioni) si è evidenziato che effettivamente i soggetti erano contagiati.
Le registrazioni ambientali fatti dai RIS (Reparto di Infettologia Straordinaria) e dai NAS (Nucleo Antiacronimite Sperimentale) hanno riportato dialoghi sia tra persone affette che tra persone sane e hanno sottolineato l'elevata virulenza della patologia tanto che, persino per coloro che hanno dovuto analizzare i tracciati audio, è stato necessario il ricovero in strutture per la cura dell'igiene mentale.522215077_7e3c48d89f
"Di tali registrazioni" ha detto il dr Hylicus, "sono stati riportati solo alcuni stralci, ma invitiamo la popolazione ad evitarne la comprensione forzata o la ripetuta lettura, per non rischiare di contrarre il virus".
Intercettazione h345 del 26 aprile 2007:
"Per creare una VPN IPSec, serve un'apparecchiatura che riporti il marchio di ICSA Labs, una connessione ADSL (o cable) ed una tecnologia, sostengo, di Layer 3, dove ci sia MPLS con distribuzione limitata delle informazioni del percorso attraverso l’BGP. Poi, su un protocollo di tipo SSL 3.0 o TLS con criptazione, meglio se usando l'algoritmo AES a 256bit, come minimo, anche in base allo standard IETF, si fanno transare i dati".
Intercettazione k129 del 18 maggio 2007:2281760553_667a610dce_o
"Come tutti i retrovirus possiede i tre geni fondamentali per la sua replicazione: Gag, Pol ed Env.[...] Sia Gag che Pol sono trascritti in un mRNA che viene poi tradotto in una proteina che viene poi clivata tramite proteolisi[...] CCR5 è il recettore utilizzato dalle ß-chemochine RANTES, MIP-a, MIP-ß, LD78a ed LD78ß mentre CXCR4 ha come ligando naturale la chemochina SDF-1".
L'articolo del British Medical Journal termina con la seguente dichiarazione del Von Aloise:"Siamo consci che l'AMD coinvolga attualmente milioni di persone ed abbiamo diffuso tali notizie FYK e non per generare panico. ASAP ci riuniremo con il CdA del nostro ospedale, e AFAICT ci metteremo all'opera".
Queste le ultime parole prima che venisse portato fuori dalla stanza di conferenza dalla CIA (Centro Indagini sull'Acronimia) sotto la supervisione dell'FBI (Funzionari di Bonifica Infezioni).

Vedi anche:
  1. DBS : Digitoslessia Balbuziente Sgrammaticata
  2. LSS: Logorrea Saccente Snervante
  3. SID: Sindrome Ingegneristica Degenerativa
  4. DAS: Declamazione Ampopallosa Snobbica
  5. DiC: Disasrtite Cronica
  6. AMD: Acronimia Multilinguistica Degenerante
    Racconto donato da GiPi e Laura

      venerdì 15 maggio 2009

      Aforismi


       lucciole_thumb

      “Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre”
      A. Schopenhauer

      mercoledì 13 maggio 2009

      Heaven and Hell

      Non importa come si chiamino, Black Sabbath rules!
      Qui sotto il video del nuovo singolo "Bible black"



      Bible Black
      At last alone, his fire's dying
      Burned another day
      Now to pretend
      and make up an ending
      somewhere far away
      He reached for a book all bound in leather
      something that he knows he's never read
      and the first page says beware you've found the answer
      the next one says I wish that you were dead!
      Don't go on, put it back
      You're reading from the Bible Black!
      What's this word I see
      Who are you and who are me
      Maybe I just stumbled in the dark
      I must have been out cold
      but the way the story's told
      They found me lying naked in the rain..yeah
      Let me go I've seen a vision
      But the line has left me blind
      Take me back
      I must have the Bible Black!
      Well here I go again
      From the start to the end
      I wish I could remember what I've done
      Now here's another spell
      it could take me straight to hell
      and I feel I'm getting closer to my home
      Let me go I've found addiction
      and it makes me feel alive
      Take me back
      I must have the Bible Black!
      He locks himself away and tastes the silence
      Hungry for another bite of wrong
      and just the words "oh Lord please take me with you"
      Took him to a place we don't belong
      Let him go!
      He can't come back
      He's reading from the Bible Black!
      So if your fire's dying,
      then what's the use of trying?
      I may know another place that you can go
      It's hiding in the pages
      but you may not come back
      you're reading from the Bible Blaaaaack!!!

      lunedì 11 maggio 2009

      Le Malattie Impossibili…o quasi.

      Disastrite Cronica

      La malattia che ci si appresta ad esporre viene di solito confusa dai non addetti con la Sfiga Tartassante ma, come ampiamente disquisito nell'opera " Se Dio inciampa", sottotitolo "sono cazzi per tutti" (edizioni Bayern, 1999) del noto professor francese Jean Galantì (di cui non ho capito bene il grado di parentela), vi sono parecchi elementi che permettono una netta distinzione tra le due. wilee1794664eb8
      Innanzitutto va detto che, nella Sfiga Tartassante, la vittima è sempre il malato: parafrasando la linguistica, egli è sempre un complemento di termine, mentre nella Disastrite Cronica il malato è il soggetto o al limite il complemento d'agente. Il Dott. Galantì descrive poi nel capitolo XII "Diagnostica della Disastrite" altre importanti differenze:
      "Il malato di ST (Sfiga Tartassante) si presenta all'anamnesi in genere molto pallido, con capelli smunti, spesso appiccicosi e tende a lasciare le braccia inerte lungo i fianchi, come a penzoloni. Nella postura presenta la schiena leggermente ingobbita, trascina i passi svogliatamente e con incedere lento. Tipico dello Sfigato sono anche le livide occhiaie che persistono indipendentemente dalle ore di sonno consumate. leonardo_paperino
      Similmente il Disastrato Cronico, non si presenta al mondo come fosse in gran forma, tuttavia gli eventuali lividi non sono mai concentrati sotto gli occhi, ma in parti svariate del corpo. Gli occhi sono più vispi e risaltano in un viso contornato da pettinature spesso strambe e/o disordinate, dovute per lo più al fatto di aver "accidentalmente" rotto il pettine o dal aver deciso di modificare il look, cambiando anche parrucchiere, a tre giorni da una qualche ricorrenza speciale ( Natale, matrimonio, ecc. In tal caso si parla di Disastrite Cronica Autolesionista). La postura è estremamente variabile, le braccia sono sovente appese al collo causa "incidente" mentre l'incedere del soggetto è talvolta zoppicante (a seguito di una distorsione dovuta al fatto che ad esempio, ha messo male il piede per aver, invano, tentato di salvare una vecchina, che stava per essere travolta da un autobus che non si è fermato ad un incrocio a causa di una buccia di banana che ha accecato il vigile addetto al traffico la quale è volata sul malcapitato proprio perché il disastrato ci è finito sopra nel tentativo di schivare una cacca sul marciapiede), e comunque sempre distratto.
      Il virus della Disastrite Cronica fece capolino per la prima volta nel medioevo, benché ovviamente nessuno poteva lontanamente immaginare si trattasse di malattia. Nelle cronache di un misconosciuto trovatore che millantava essere maestro di Chrétien de Troyes, si narra infatti che in un paesino della bassa Borgogna, allora celebre per la Fiera dell'Est, uno sventurato padre, un bel giorno decise, non si sa bene perché, di comprare un topolino. Nel tentativo di farsi largo per pagare il roditore, toccò il sedere a una donna che lanciò un urlo, che spavento il gatto che si mangio il topo. Il gatto fu visto da un cane che lo morse, mentre la suddetta signora, proprietaria del gatto lo rincorse prendendolo a bastonate fino a che il randello non le sfuggì di mano finendo in fuoco, prontamente spento da un allevatore che era andato ad abbeverare il bue alla fontana prima di venderlo ad un macellaio il quale, pare, morì subito dopo aver ucciso la bestia. Dovette alla fine intervenire il Vescovo di Digione per calmare l'angelo del Signore, incaricato di suonare le sette trombe e i due organetti come segnale per l'Armageddon. Alcuni studiosi affermano invece che la prima creatura affetta da Disastrite fu Eva, ma il Galantì rifiuta categoricamente questa tesi (Capitolo II " Storia della Disastrite") come qui sotto riportato:
      "Non avendo ancora mangiato la fatidica mela, il genere umano non era ancora stato maledetto e quindi sarebbe stato immune al virus, qualora questo fosse stato già inventato. Ma la malattia fu creata dal Padre Eterno in seguito, proprio come punizione all'infrazione delle regole da lui dettate. Inoltre il termine "Caduta" indicato dai sostenitori di si malfatta tesi, non può essere inteso, come loro vorrebbero, come azione a seguito di un "inciampamento". Eva non inciampò addosso ad Adamo facendolo ruzzolare giù dall'Eden! Solo in tal caso sarebbe stata Disastrite, che diamine!"
      Come appare chiaro dagli esempi riportati, la Disastrite Cronica ( Sigla DC. Il parallelismo con il defunto partito politico è per lo meno curioso, visto i danni subiti dalla nazione) ha sempre origine da un piccolo avvenimento causato dal malato che nel giro di poco tempo, attraverso una serie di conseguenze, arriva a provocare una catastrofe.
      Si distinguono, per concludere, la Disastrite Cronica Normale, abbondantemente descritta, la citata Disastrite Cronica Autolesionista che vede il soggetto assecondare la malattia, e la Disastrite Cronica Italica, detta dell'Imbecille, che pare colpisca solo la classe politica del Bel Paese.
      Strano a dirsi, solo la cura di quest'ultima viene risarcita dalla mutua, con un apposito fondo detto PIL.


      Vedi anche:
      1. DBS : Digitoslessia Balbuziente Sgrammaticata
      2. LSS: Logorrea Saccente Snervante
      3. SID: Sindrome Ingegneristica Degenerativa
      4. DAS: Declamazione Ampopallosa Snobbica
      5. DiC: Disasrtite Cronica
      6. AMD: Acronimia Multilinguistica Degenerante

      domenica 10 maggio 2009

      venerdì 8 maggio 2009

      Le Malattie impossibili…o quasi

      Declamazione Ampopallosa Snobbica

      I medici dei nostri tempi sono spesso testimoni dell’insorgere di nuove malattie, più o meno gravi, e senza dubbio curiose. Nell’ipotetico podio delle patologie più strane non può mancare certo la DAS, o per esteso Declamazione Ampopallosa Snobbica. Snob Il ceppo della malattia fu isolato per la prima volta dal noto ricercatore olandese Hansel Van Gallant (fratello del cugino di mio nonno), i cui studi quasi gli fruttarono il Nobel per la Medicina nel 1988 ( gli preferirono Sir James Whyte Black che scoprì una sostanza dal ridicolissimo nome di Propanololo). In questa sede verranno riportati gli aspetti fondamentali della malattia, per chi volesse approfondire ulteriormente si consiglia di leggere il trattato “Vi invito a recarvi in luogo appartato ove defecare, ovvero i tragici effetti della SAD”, 2785 pag, edito nel 1999 dalla Editing & Printing (quella citata in tribunale insieme alla CEI per aver manipolato la Bibbia…)
      La SAD è una malattia degenerativa dell’apparato celebrale, che comporta nel soggetto affetto una rapida quanto curiosa involuzione delle capacità di discorrere accompagnato da riduzione dell’espressività del volto che si contrae in una sorta di smorfia di insufficienza o superiorità che dir si voglia. Gli atteggiamenti assunti dai malati di SAD vengono descritti in questo modo dal Van Gallant:
      Il soggetto tende a guardare le persone con palpebra semi abbassata, alzando invece il mento in modo da squadrare l’interlocutore come dall’alto al basso, indipendentemente che esso sia davvero più basso o lo sovrasti di 40 cm. Il labbro inferiore va a disegnare una smorfia tra l’annoiato e lo schifato, espressione sovente accompagnata da contrazione dei muscoli tendinei del collo. rottermeier Anche la gesticolazione si fa svagata sebbene articolata. Il mignolo della mano rimane spesso leggermente alzato. Sia nei soggetti maschi che in quelli femminili si è spesso notato che il capo flette leggermente di lato, mentre in altri casi si è osservato che tutto il corpo assume una rigidità posturale denominata dagli addetti <della Signora Rottermaier>.
      La voce spesso bassa e atona è accompagnato o preceduta da stanchi sospiri. La modulazione della frase è lenta come quando si cerca di farsi intendere da uno straniero

      La capacità di farsi capire di tali soggetti viene presto meno, tranne nei confronti di coloro che studiano il Manierismo seicentesco o per gli abbonati alla Settimana Enigmistica. Si è notato una notevole incidenza della SAD tra professori di ambo i sessi in particolare in coloro che insegnano materie umanistiche, tra gli avvocati e i notai, e in alcuni casi anche nei politici. L’involuzione della capacità dialettica, cui mi riferivo in apertura, è curiosa perché essa non ne diminuisce affatto la qualità, semplicemente essa si involve in senso temporale andando cioè a pescare parole cadute in disuso. Le frasi assumono un’ampollosità tale da apparire esagerate e fuori luogo. Si riporta qui sotto un dialogo tra marito e moglie, entrambe affetti da SAD che l’esimio ricercatore Van Gallant colse casualmente durante la sua vacanza in terra Ligure nel 1997 (dialogo riportato nell’opera sopraccitata a pag 1326)
      Lei:” Deh, il pevpetvarsi di queste condizioni atmosfeviche sta assumendo i contovni di una meva tvagedia”
      Lui (squadrando di sottecchi la moglie) “Ho posato lo sguardo sul giornale odierno non v'è previsione che non uccida ogni speme. Condivido dunque il tuo pensiero: se il cielo permane adombrato, non vedo chi possa sfuggire codesta tremenda mestizia”
      Lei (sospirando e indicando un borsello di pelle)” Cavo, cvedo che la nostra figliuola ti abbia pvivato momentaneamente del tuo nuovo telefono cellulave, sottvaendotelo: favesti meglio a contvollare che non combini qualche mavachella”Snob
      Lui (abbandonando l’espressione supponente con cui stava leggendo le definizioni delle parole crociate di Bartezzaghi) “Spero non osi confondere l’aggeggio altrimenti affronterà tosto la mia ira…ma tu, perdonami…(riportando la concentrazione sul Bartezzaghi) rimembrami chi fu l’imperatore romano che edificò i Fori? la parola è costruita con sette lettere cui l’ultima una “O”
      Lei (sospira e scuote la testa non vista dal marito, guardandolo con aria compassionevole) “ Ma cavo, suvvia possibile tu non hai memovia del gvande Catullo?”
      Per la cronaca Van Gallant riporta che lo schema del Bartezzaghi venne miseramente abbandonato dopo un imprecisato numero di correzioni. tafazzi
      Come spesso accade in queste nuove malattie a subirne le conseguenze non sono i malati ma coloro che sono vicini. La malattia infatti può causare nei soggetti sani improvvisi travasi di bile e/o crisi di tipo epilettico che, nei soggetti maschili, probabilmente a causa del testosterone, si esprime in movimenti convulsivi nonché violenti delle mani, strette a pugno, verso la regione pelvica. Si è osservato che nel 83% dei casi il maschio in preda a convulsioni autolesioniste si batte ripetutamente i testicoli con una bottiglia di plastica vuota. Non si è ancora stabilito se si tratti di una coincidenza. Più spesso la SAD provoca nei soggetti presenti nelle vicinanze una reazione conosciuta come Sbotto Dialettale Fanculizzante di cui si riportano alcuni esempi:
      Veneto: va in mona
      Lombardo: va a ciapà i ratt
      Romano: ma va a pjarla
      Napoletano: Ce fatto a' uallera a' pizzaiola

      Pare che il Van Gallant chiese il significato di tali frasi al vicino di ombrellone, un pio ragazzo, che tradusse il tutto, con buona sintesi, in un :“Va a cagare”.
      Da qui il titolo del sopraccitato trattato.

      Vedi anche:
      1. DBS : Digitoslessia Balbuziente Sgrammaticata
      2. LSS: Logorrea Saccente Snervante
      3. SID: Sindrome Ingegneristica Degenerativa
      4. DAS: Declamazione Ampopallosa Snobbica
      5. DiC: Disasrtite Cronica
      6. AMD: Acronimia Multilinguistica Degenerante

      giovedì 7 maggio 2009

      Diamo i numeri

      porta_19089_0SONDAGGI: AL 77% - Berlusconi, come detto, ha parlato anche dei sondaggi: «Martedì mi davano al 75% di popolarità, gli ultimi di mercoledì sono al 77%, due punti in più. A Porta a Porta ho cominciato con il 15% di share e in dieci minuti ho portato la trasmissione al 43%. Con me ha fatto il record».
      da Corriere.it

      Mi sono astenuto da fare commenti sulle vicende private del Presidente del Consiglio, tuttavia non riesco a trattenermi dal commentare questo continuo relazionarsi ai sondaggi per determinare ciò che è giusto o persino ciò che è morale. Già, perché il fatto di citare percentuali di gradimento, e mi piacerebbe sapere quanto veritieri, come difesa alle pesanti accuse lanciate dalla moglie, mi pare davvero poco sensato. Peggio: trovo ossessivo, finanche maniacale questo continuo ricorso alle percentuali.

      L’unica cosa che mi consola è che c’è un limite: non potrà mai dire di avere indici di gradimento superiori al 100%.

      O no?

      Diavoli nell’arte

      Viaggio all’Inferno – Parte seconda

      LamashtuLe rappresentazioni artistiche sono un importante mezzo per osservare l’evoluzione di queste creature. Abbiamo già visto come i diavoli, per lo meno quelli che ci propone la religione Cristiana, siano stati originati dall’evoluzione degli spiriti e degli dei della mitologia mesopotamica e fenicia, rivisti e assoggettati nei testi veterotestamentari, in modo particolare negli apocrifi. Nella figura accanto si riporta uno dei più celebri demoni il Lamashtu, e subito balza all’occhio la caratteristica dell’animale antropomorfizzato.
      L’ebraismo non ha lasciato tracce artistiche sui i demoni (e per la verità nemmeno molte notizie), e dobbiamo aspettare la nascita del Cristianesimo per veder di nuovo rappresentato quello che, nel frattempo, da inquisitore era diventato l’avversario; un avversario, tra l’altro, predestinato alla sconfitta. Nell’arte paleocristiana prendendo spunto dalla Genesi e dall’Apocalisse si identifica il Diavolo con il serpente tentatore, ma non mancano raffigurazioni antropomorfiche che ne rimarcano l’origine angelica sebbene di angelo caduto.
      Ma è nel medioevo che si afferma sempre di più l’immagine del maligno, spesso tricefalo a seguito dell’identificazione di Satana con Lucifero da parte dei Padri della Chiesa.
      Dal X sec l’idea dell’angelo caduto si identifica con la comparsa di ali spezzate e compaiono gli attributi di divinità pagane sconfitte, quali ad esempio il corpo feresco o le corna di capro e via dicendo. 3470719640_1042f420c9_m Il diavolo assume dunque le fattezze dei Satiri, esseri mitologici dai chiari riferimenti sessuali legati al culto della fertilità, come si può osservare dal confronto delle sottostanti figure (Azazel. qui a sinistra e più sotto un Satiro di un un bestiario medioevale).
      Nel periodo altomedioevale il diavolo viene in genere dipinto con colori cupi che vanno dal nero, al bruno, al rosso, al verde, cosa che in genere verrà mantenuta anche in seguito salvo qualche eccezione come ad esempio nel mosaico del Giudizio Universale nella cattedrale di Torcello, o il diavolo di Giotto dove viene utilizzato il colore blu. Satiro
      Simbolo della degradazione delle virtù angelica è la comparsa delle ali di pipistrello che sostituiscono i moncherini o le ali piumate, che i critici e gli storici fanno risalire a contaminazioni orientali a seguito delle invasioni dei popoli della steppa.
      L’iconografia del Demonio viene tuttavia fissata nei secoli XIII e XIV ad opera di artisti quali Beato Angelico, Orcagna, Giotto e Jacopo di Paolo, i quali fanno riferimento alle tremende immagini evocate dalle varie apocalissi, dalla più famosa di Giovanni alle meno conosciute degli apocrifi.
      Altra fonte di ispirazione per numerosi artisti saranno le descrizioni de la Comedia di Dante Alighieri.
      Quello che appare però abbastanza evidente è che anche l’arte testimonia i mutamenti della figura del Diavolo, da spirito semidivino delle popolazioni Mesopotamiche, la cui malvagità o bontà veniva eventualmente desunta dal rapporto con il genere umano (interessante il caso di Pazuzu, demone, del quale sono stati rinvenuti amuleti protettivi contro un altro demone rapitore di infanti, il Lamashtu), al Nemico, Principe di questo mondo, del Cristianesimo. passando per l’angelo inquisitore dei testi veterotestamentari.
      Prossimamente verranno proposte altre immagini commentate sull’iconografia del maligno attraverso i secoli.


      Vedi anche:
      Viaggio all’Inferno

      Viaggio all'Inferno - seconda parte:

      Viaggio all'Inferno - terza parte:

        mercoledì 6 maggio 2009

        Aforismi

        "ll prete è come un bagarino all'ingresso del paradiso"
        Henry Luis Mencken


        martedì 5 maggio 2009

        Diavoli (seconda parte)

        Viaggio all’Inferno - Parte seconda

        380px-PazuzuDemonAssyria1stMilleniumBCE Nell’AT, dunque, non esistono creature infernali così come la Religione lascia oggi intendere e, d’altra parte, l’Inferno stesso null’altro era che una sorta di Ade, ove tutti gli uomini, indipendentemente dai meriti o dai peccati, si recavano dopo la dipartita da questo mondo. I demoni erano incarnazioni della paura generata dalle incontrollabili forze della Natura reminiscenze delle matrici culturali, in altre parole, i miti.
        340px-Marduk_and_petAnche perché, a differenza di quanto il fedele medio è portato a credere, gli Ebrei non furono un popolo monoteista con qualche sbandamento assimilabile ad errori di percorso. Fino a Re Giosia (640-609 a.C.) convivevano presso le Tribù varie divinità, molte delle quali appartenenti ai popoli vicini (Es Baal, Astarte ecc). Inoltre YHWH non era all'inizio l’unico dio, ma semplicemente il Dio degli Ebrei. Gli altri dei erano reali (non cioè falsi, si veda il già citato Salmo 82) sebbene inferiori in potenza, e d’altra parte sulle origini stesse della divinità d’Israele abbiamo notizie documentate dai reperti della civiltà di Ugarit, dove peraltro si conferma l’idea di divinità protettrici di Nazioni, come del resto in tutta l’area Mesopotamica. Si prenda ad esempio la divinità Marduk per la Babilonia di Hammurabi.
        Si può dunque affermare che i demoni sono il risultato di un processo di demolizione delle divinità o del folclore altrui a seguito del processo verso il monoteismo (partendo dall’enoteismo e attraverso la monolatria).Behemoth Un caso abbastanza noto è quello di Moloch, divinità cananea associata al fuoco che si ridusse ad angelo decaduto in testi biblici apocrifi, ma ve ne sono altri come Aamon derivato da Baal Hammon (divinità Cartaginese), Asmodeo (demone persiano), Belzebù (divinità Filistea), Behemoth (raffigurato qui a fianco, originariamente parte della mitologia Ugaritica, tradotto grossolanamente nelle odierne edizioni della bibbia come Ippopotamo, vedi qui), Lilith (demone mesopotamico, legata alla notte), Pazuzu (statuetta della prima immagine in altro, re degli spiriti del vento nella mitologia Babilonese), tanto per citare i più noti.

        Vedi anche:
        Viaggio all’Inferno

        Viaggio all'Inferno - seconda parte:

        Viaggio all'Inferno - terza parte:

              Aforismi

              Cross_stabbing_bible_bloody1

              "Quando i missionari vennero per la prima volta nella nostra terra, loro avevano le Bibbie e noi avevamo la terra.

              Cinquant'anni dopo, noi avevamo le Bibbie e loro avevano la terra "


              Jomo Kenyatta, primo presidente del Kenya dopo l'indipendenza

              lunedì 4 maggio 2009

              Le Malattie Impossibili…o quasi

              Sindrome Ingegneristica Degenerativa


              Durante le vacanze, (ma non solo), può capitare di venire a contatto con strani soggetti chiamati Ingegneri, ovvero creature portanti seco una strana forma di degenerazione mentale di sicura origine genetica, non visibile e, ahimè, non accertabile mediante i consueti sistemi di controllo medico quali esami del sangue, tomografie, risonanze ecc. Di per sé la tara genetica non sarebbe un problema, sennonché si possono verificare, scatenate da essa in modo del tutto inatteso, delle sindromi comportamentali che, benché non particolarmente pericolose, possono risultare alquanto antipatiche. È importante non confondere questa sindrome con la terrificante Logorrea Saccente Snervante, anche per non gettare nel panico la popolazione. Infatti, nella Sindrome Ingegneristica Degenerativa (SID), non ci sono quella serie di collegamenti mirabolanti che fanno saltare il malato di palo in frasca, anzi la persona affetta tratta in genere un solo argomento in modo iperdettagliato e, a differenza della LSS, vi è la ricerca di un vero dialogo. Ricordiamo infatti che l’affetto di LSS tende a parlare più con se stesso che con gli altri e in tal caso appunto, più che interlocutore, si parla di ascoltatore passivo. Gli affetti da SID tendono dunque a comunicare, molto spesso tra di loro ed è non è raro imbattersi mentre trattano un banalissimo argomento applicando analisi scientifiche di tale portata che si può ritenere l’incontro un vero e proprio convegno. È quando l’interlocutore non è affetto da SID, come viene spiegato dal Professor Piet Gallantoski (esimio studioso Russo della sindrome, mio cugino di 3° grado), nel capitolo V° dell’opera “Il punto lambda della curva comunicativa” (opera a fascicoli in allegato alla Pravda, a solo un rublo in più, ogni venerdì santo), che la situazione può rendersi preoccupante. Perché mentre l’affetto da SID crea una serie di anticorpi, che lo rende immune ai ceppi altrui, un normale interlocutore rischia di andare incontro a malattie quali la Sbadiglite Lacrimosa Sospirante, nel migliore dei casi, o addirittura alla Depressione Sragionativa Delirante, che vede il poveretto sparare ogni formula appresa durante il periodo scolastico, creando improbabili collegamenti che, ad esempio, relazionano il teorema di Pitagora alla Forza Gravitazionale al fine di determinare il principio della Fotosintesi Clorofilliana. Per il resto un attacco di SID può durare tanto quanto quello di LSS e sono stati rilevati casi in cui, a seguito di un attacco, il portatore della malattia ha perso sino a 6 kg e a 3 diottrie prima di smettere di parlare. La malattia degenerativa, che rimane in genere in letargo durante i mesi freddi, si risveglia con tutti i suoi sintomi nel periodo estivo, ecco perché si consiglia di alzare la guardia proprio durante le vacanze. pravdaparagon02dx1
              Si riporta qui sotto, in esclusiva, un dialogo intercettato dal Professor Gallantoski, che verrà allegato nel fascicolo 173 in uscita il venerdì santo del 2168. Per una questione di privacy sono stati cancellati i nomi dei due interlocutori che saranno invece svelati nell’opera stessa, anche per invogliarne l’acquisto (nel 2168 Mastella, che sarà ministro dell'Iperspazio, si renderà conto che l'attuale legge sulla Privacy è una stronzata colossale e ne chiederà, insieme alla poltrona del ministero dell'Interno, l'abolizione)
              Alfa:” Ehi Beta, che ne diresti di andare a farci una nuotata?
              Beta:” Adesso? Direi di aspettare. L’acqua sarà fredda!
              Alfa:” Come puoi dire ciò? C’è un sole che fonde la sabbia, figurati se l’acqua è fredda!

              Beta:” Mio caro Alfa, dovresti sapere che la temperatura dell’acqua va aumentando durante tutto il giorno raggiungendo l’apice nel momento detto X del tramonto. Il tuo bisogno di nuotare potrebbe essere rovinato da un errata valutazione delle temperature. Cerchiamo di calcolare il momento giusto per buttarsi in acqua che per convenzione chiameremo Omega. In prima analisi valuteremo che Omega non può coincidere con X, poiché se l’acqua accumula calore sino al tramonto, la temperatura dell’aria scema, a secondo delle latitudini dopo una certa ora a cavallo di mezzogiorno. Ne consegue che Omega sarà molto vicino al momento in cui la differenza di temperatura tra i fluidi (aria ed acqua) è minore. A tali dati dovremmo senz’altro aggiungere la presenza di fenomeni ventosi, la loro forza e direzione, nonché la presenza\assenza di nubi che potrebbero cambiare la percezione di calore sull’epidermide. L’aria in movimento infatti, è in grado di sottrarre calore al corpo, ed avrai notato come l’improvviso nascondersi del sole dietro una formazione nuvolosa spessa, escludiamo quindi i cirri, possa in effetti donare sollievo. Non possiamo dimenticare inoltre la predisposizione alla sudorazione del corpo umano. Anche l’acqua evaporando sottrae calore donandoci un certo refrigerio, nonché un odore sgradevole, che però non dovrebbe influire su Omega. Variabile da non sottovalutare inoltre è la condizione mentale del soggetto, poiché è certo che la mente può influire pesantemente sulle sensazioni, così se il tuo bisogno è aleatorio le condizioni ambientali diventano difficili da superare, mentre se vi è un effettiva esigenza, allora il fabbisogno può ridurre l’influenza degli agenti esterni, purché essi siano compresi entro alcuni limiti. Ad esempio la presenza di un forte vento di tramontana, mentre il cielo si annuvola in attesa di scatenare un uragano, non sono superabili neppure da una mente dotata di ferrea volontà…"
              L’interruzione è dovuto al fatto che il Professor Piet Gallantoski si era assentato per recarsi in bagno. Un’annotazione a margine evidenzia come Alfa avesse già contratto la Sbadiglite Lacrimosa mentre Beta confrontava una curva sinusoide esemplificante lo stato percettivo del corpo con una curva ascendente delle temperature dell’acqua. Il professore non poté far altro che aggiungere come al suo ritorno, un’ora dopo (brutta cosa la stitichezza), che Alfa era in preda ad un delirio: voleva dimostrare come in prossimità di un buco nero, l’attrazione gravitazionale era tale che persino Prodi poteva apparire un essere senziente e Berlusconi onesto.
              Per dovere di cronaca e per amore dei “lieto fine” Beta si ristabilì 2 anni dopo, e benché faccia ancora uso di antidepressivi, può considerarsi clinicamente guarito.

              Vedi anche:
              1. DBS : Digitoslessia Balbuziente Sgrammaticata
              2. LSS: Logorrea Saccente Snervante
              3. SID: Sindrome Ingegneristica Degenerativa
              4. DAS: Declamazione Ampopallosa Snobbica
              5. DiC: Disasrtite Cronica
              6. AMD: Acronimia Multilinguistica Degenerante

              venerdì 1 maggio 2009

              Diavoli (parte prima)

              Viaggio all’Inferno – Seconda Parte

              Paradise_Lost_12Incarnazione del Male e sommo abitatore dell’Inferno è senza dubbio Satana. Tutti noi abbiamo del grande avversario immagini che risalgono alla Tradizione, come ad esempio quella del serpente tentatore. Molti rimangono stupiti quando si fa loro notare che non v’è alcun riferimento letterale nell’AT che possa in alcun modo legare le figure di Satana con l’animale causa della caduta dell’Uomo. Ciò nonostante nel Concilio Lateranense IV del 1215 si dice senza mezzi termini che:
              … quanto all’uomo, egli ha peccato per istigazione del diavolo
              Nella libro della Genesi il serpente non è che il più scaltro degli animali, la “più astuta delle bestie selvatiche”, nulla a che vedere quindi con il Diavolo. C'è di più: il primo libro religioso che accosta un demone (Iblis) al serpente biblico è il Corano.
              Altro tema caro alla tradizione è la caduta del suddetto, in principio un angelo, anzi il più dotato degli angeli, ovvero Lucifero. Il sopraccitato Concilio (fondamentale sul tema Demonologia) del resto sentenzia :
              …Perché il Diavolo e gli altri demoni, sonno stati creati da Dio naturalmente buoni, ma sono diventati cattivi da se stessi, per propria iniziativa…”
              Il nome di Lucifero compare nell’AT ma i bibblisti sono concordi nel dire che esso fa riferimento all'allora  re di Babilonia che, tronfio del proprio potere, era arrivato a paragonarsi a Dio.
              E’ il profeta Isaia che prendendosi gioco della vanagloria del re ironizza sulla sua caduta scrivendo:
              Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
              la musica delle tue arpe;
              sotto di te c'è uno strato di marciume,
              tua coltre sono i vermi.
              Come mai sei caduto dal cielo,
              Lucifero, figlio dell'aurora?
              Come mai sei stato messo a terra,
              signore di popoli?
              Eppure tu pensavi:
              Salirò in cielo,
              sulle stelle di Dio
              innalzerò il trono,
              dimorerò sul monte dell'assemblea,
              nelle parti più remote del settentrione.
              Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
              mi farò uguale all'Altissimo.
              E invece sei stato precipitato negli inferi,
              nelle profondità dell'abisso!
              (Isaia 14, 11-15)
              Va ricordato che nel VIII° sec a.C. per “inferi” si intendeva lo Sheol ovvero con la Casa dei Morti, cosa assai differente dalla visione attuale dell’Inferno, concepito come luogo punitivo.
              Altro passo dell’AT che viene riferito al Nemico e quello che troviamo in Ezechiele, ma anche in tal caso il riferimento è un monarca, ovvero il principe della città Fenicia di Tiro:
              "Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così dice il Signore Dio:
              Tu eri un modello di perfezione,
              pieno di sapienza,
              perfetto in bellezza;
              in Eden, giardino di Dio,
              tu eri coperto d'ogni pietra preziosa:
              rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici
              e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi;
              e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue
              legature,
              preparato nel giorno in cui fosti creato.
              Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
              io ti posi sul monte santo di Dio
              e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
              Perfetto tu eri nella tua condotta,
              da quando sei stato creato,
              finché fu trovata in te l'iniquità.
              Crescendo i tuoi commerci
              ti sei riempito di violenza e di peccati;
              io ti ho scacciato dal monte di Dio
              e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
              in mezzo alle pietre di fuoco”.
              (Ezechiele 28,12-16)
              Lilith_(John_Collier_painting)Paradossalmente Satana viene citato solo nel Libro di Giobbe e altro non sarebbe che un angelo inviato da Dio stesso per mettere alla prova la pietas, ovvero la devozione, del suo servo. In pratica uno strumento di Dio, tanto quanto, per intenderci, l’angelo della morte, inviato per uccidere i primogeniti nell'ultima delle piaghe d’Egitto.
              La realtà è che l’AT ci restituisce un’immagine di un Dio assai capriccioso, capace di crudeltà tali da rendere inconcepibile l’idea del padre misericordioso propinataci dal Cristianesimo.
              Tuttavia nel racconto biblico traspare la presenza di esseri sovrannaturali, siano essi angeli o demoni. Degli angeli ve ne sono parecchi altri, dai cherubini posti a guardia dell’Eden al Satana del sopraccitato Libro di Giobbe, mentre i demoni sono per lo più mascherati come il caso di Lilith, demone della tempesta nella religione mesopotamica, come nel passo biblico di Isaia 34,14:
              וּפָגְשׁוּ צִיִּים אֶת-אִיִּים, וְשָׂעִיר עַל-רֵעֵהוּ יִקְרָא; אַךְ-שָׁם הִרְגִּיעָה לִּילִית, וּמָצְאָה לָהּ מָנוֹחַ
              Tradotto con:
              Gatti selvatici si incontreranno con iene, i satiri si chiameranno l’un l’altro; vi faranno sosta anche le civette”.
              dove però לִּילִית ( Lylyt) non è una “civetta” ma, come insegna A. Lombatti, «mostro notturno» ben noto nella mitologia accadica (lilitū) e sumera (lîl). Il sostantivo deriva da לַיְלָה (LYLH), che significa appunto «notte». Questo mostro notturno appare per la prima volta nell’Epopea di Gilgamesh ed è ben noto dai testi ugaritici e fenici.
              I demoni nell’AT sono dunque reminiscenze di altre culture, divinità di altri popoli che dovevano essere ridotte di importanza per avallare l’ipotesi monoteista.
              Vedi anche:
              Viaggio all’Inferno

              Viaggio all'Inferno - seconda parte:

              Viaggio all'Inferno - terza parte:
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