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mercoledì 29 novembre 2017

War Report 201711.29




Lunedì sera sono venuti il Maestro Renato e la Maestra "Assistente" Serena.
Una bella sorpesa.
Ma non sono venuti da soli: mi hanno portato un piccolo riconoscimento per quanto fatto la scorsa annata.
Dopo un anno passato a regolarmi, e quindi soffrire, mi hanno reso omaggio dell'unica cosa che, sportivamente, mi mancava.
Non che me lo meritassi, ovviamente, non c'é diritto alla giusta ricompensa (non ci sono stati gli esami).
Però me lo prendo volentieri, anche perché il Maestro mi ha detto che c'è gente che la prende per sfinimento. 
Auguro a tutti di arrivare a questa meta.





lunedì 9 ottobre 2017

War Report 201710.09

Non ci sono novità, o per lo meno, la malattia va avanti, ma in modo molto più lento.
Nel weekend ho recuperato il 50-60% del mie capacità mentali (quelle per cui avevo una cognizione reale del temine da utilizzare e non riuscivo ad esprimere tramite parole di senso compiuto), ed è in via di miglioramento.
Purtroppo il lato sx è sempre più debole, compreso il braccio e schiena.
Devo recuperarlo.
Vedremo cosa fare, gli strumenti non mi mancano.

Temo purtroppo che per Karate, non ci sia più nulla da fare; ma non dispero (la voglia è tanta!)

Vedremo.



mercoledì 4 ottobre 2017

War Report 201710.04

Nonostante sia da almeno sette giorni, con il cortisone tornati a quelli dell'operazione, che il cervello non si sblocca. 
Parlo come fossi un "cretino", a cui non vengono fuori le parole.
In realtà, va a momenti: ma sono per lo più negativi.

Avrei dato tutto, per non vedere l'ultima parte di me, che rantola, nell'attesa di poter essere espressa; e invece, no. Tutto si fa duro, e se non posso lasciarmi andare all'ultima prova, è perché ormai tendo a scrivere, sempre con maggior fatica, più che ancora che a parlare.
E miei giorni si riempiono di tristi, quanto assurdi, silenzi.
Per fortuna c'è mia moglie a tirarmi su.

Anche il fisico non va bene.
Gamba sx, schiena e braccio sx, non sono un sostegno per tutto il giorno.
Devo riposare.

Prima di vedere se, la malattia, ha ripreso a camminare (ma è certo, non si sa bene a che velocità), devo vedere la radiologa.

A venerdì. 

giovedì 14 settembre 2017

War Report 201709.14

Break of the day
Light of the sun
Keep this darkness away from my heart
And guide me far on my way
And watch over me through the day
(Power Simphony - The Song of Man)

Ieri, doccia fredda.
Pensavo che il recente problema, dovuto al fatto che faccio fatica a pronunciare pensieri (in realtà li penso, ma poi, non riesco sempre a definirli come vorrei), fosse in qualche modo legato alle recenti terapie (operazioni, chemioterapia, cyberknife). 
Purtroppo, no.
C'è sempre una remota possibilità che il tutto sia dovuto all'edema (che è troppo recente, per poter essere riassorbito), e di conseguenza che il danno celebrale sia in qualche modo passeggero. 
Ma potrebbe non essere così.
Il fatto è che, se non sono preparato (leggi: non ho preventivamente preparato il discorso), mi incarto e, ahimè, vado in confusione. 

Questo è quanto scoperto ieri al colloquio con l'oncologa, dove raccontavo un progressivo peggiorare della situazione (sempre, pensando positivo, in attesa della risonanza magnetica di inizio ottobre), in particolare della gamba sx, del braccio sx e, per l'appunto,  della capacità di esprimere i propri pensieri.

Questo, tra l'altro, ha fatto in modo di rimandare, l'inizio dell'attività sportiva, a tempi più consoni. Oggi la situazione è che mi muovo in modo sufficiente solo se mantengo un'attività motoria sotto la media, con punte di quasi normalità, che mi costano però, una fatica immensa. 

Prossime visite: domani EEG, per vedere se posso guidare (esito prossima settimana), ed esami del sangue.
Sempre che poi, me la senta di guidare. 
Speriamo in nessuna ulteriore sorpresa.

Morale: tendente a terra.







domenica 10 settembre 2017

War Report 201709.10




Time and time and time again 
I’m just looking for a friend 
But no one seems to be around 
Except this monkey that I’ve found 
Still he is my only friend 
And tonight he grins again 
Something cold as pain 
Burning inside my veinsI walk away 
A shadow of Dorian Gray
 (Savatage - Tonight he grins again)


Continua la riabilitazione.
Più che altro, soffro del fastidio derivato dai cosiddetti "wafers" di chemioterapico, posizionati in sede di lesione.
Fatico a trovare la forma: ci sono giorni in cui tutto va bene e, altri, dove l'equilibrio non esiste e se mi reggo in piedi è per pura volontà.
In linea di massima, gli effetti dovrebbero svanire nel giro di un paio di mesi dall'intervento.
Così mi hanno detto.
Stavo meglio i primi giorni post intervento, che ora.
Ho già ricominciato a lavorare, per ora tengo duro, ma la stanchezza si fa sentire.
Mi rendo conto che il linguaggio è stato in qualche modo danneggiato: sovente non mi vengono in mente le parole.
Le cose sono peggiorate rispetto agli strascichi della radioterapia che ho finito a gennaio.
Un secolo fa.
Spero sia solo un discorso di spossatezza, fisica e mentale, perché in fondo non mi pare di sragionare, anzi.
Il fatto di non avere energie, mi consente al massimo di affrontare un argomento alla volta (o qualcosa in più), il che, mi rende particolarmente lucido. Almeno su quello.

Ecco, qualche problemino con il cortisone continuo ad averlo.
Non è un farmaco con il quale vado d'accordo: fame chimica, nervosismo sono all'ordine del giorno.

Mercoledì ho l'esame con la nutrizionista. La vedo dura.
Fondamentalmente sono stabile, ma dovrei perdere peso.

A metà settembre ho l'elettroencefalogramma: se non ci sono controindicazioni, a fine mese dovrei poter iniziare a guidare, dopo l'anno di fermo a causa della crisi epilettica che ha fatto scoprire il tumore.
Ho altri esami in ballo, ma non so bene cosa cosa aspettarmi, né le conseguenze.
Vedremo.

Stato: in attesa.


giovedì 24 agosto 2017

War Report 201708.24

Flying high on rapture
Stronger free and brave
Nevermore encaptured
They’ve been brought back from the grave
With mankind resurrected
Forever to survive
Returns from Armageddon to the skies
He is the Painkiller
This is the Painkiller
Wings of steel Painkiller
Deadly wheels Painkiller
Painkiller - Judas Priest

Effettuate le visite di routine, l'oncologa mi ha riferito che fortunatamente lo Stato Italiano ha chiuso un contratto per la fornitura di una tipologia di chemioterapia che negli anni scorsi, nonostante buoni risultati, era stata accantonata per via dei costi. Inizierò il trattamento verso la fine di settembre, visto che prima deve scemare l'effetto del chemioterapico che ho in sede di lesione e che comunque devo effettuare, a partire dal 28/08 per tre sedute da circa 3/4 d'ora questa radioterapia chiamata Cyberknife, che di fatto andrà ad aumentare l'edema. Fortunatamente il cortisone sta facendo il suo e non si stanno verificando le temute crisi epilettiche, che a questo punto sarebbero davvero una beffa, visto che fra 33 giorni potrò finalmente ricominciare a guidare (!) 

lunedì 21 agosto 2017

War Report 201708.21


In your life you may choose desolation
And the shadows you build with your hands
If you turn to the light
That is burning in the night
Then the journeyman’s day has begun
I know what I want
And I say what I want
And no one can take it away
I know what I want
And I say what I want
And no one can take it away
(Journeyman - Iron Maiden)
Continua, a fatica, la riabilitazione, alternando giorni positivi ad altri dove la spossatezza cerca di spegnere ogni cosa. Se non fosse per l'instancabile aiuto di mia moglie che mi supporta, sopporta e mi sostituisce in gran parte dei miei doveri casalinghi, permettendomi di concentrare le poche energie alla riabilitazione, non so quanto la sola volontà mia, potrebbe bastare. 
Fortunatamente i dolori sono scomparsi e la resistenza sta lentamente aumentando, complice una piccola vacanza in montagna dove, sebbene senza effettuare percorsi impegnativi, sono riuscito a camminare per anche un'ora di seguito senza accusare giramenti di testa. 
Ieri sono riuscito a camminare per circa 5 km e, più che il percorso, un sali e scendi sterrato nei pressi della Colma di Sormano, mi ha poi steso il sole. 
Il 23 sarà giornata di esami: visita dall'oncologa per nuovo piano, centratura per cyberknife; spero anche di riuscire a parlare con la nutrizionista, sebbene questa volta sia riuscito discretamente a tenere sotto controllo la fame chimica da cortisone (in realtà, benché aumentato di 4 kg dalle dimissioni, sono comunque sotto 2 kg rispetto al pre-operatorio). 
Dormissi un po' di più, non sarebbe male.





lunedì 7 agosto 2017

War Report 201708.07





Where I was
I had wings that couldn’t fly
Where I was
I had tears I couldn’t cry
My emotions
Frozen in an icy lake
I couldn’t feel them
Until the ice began to break
I have no power over this
You know I’m afraid
The walls I built are crumblig
The water is moving
I’m slipping away
I throw myself into the sea;
Release the wave
let it wash over me
To face the fear
I once believed
The tears of the dragon



Oggi ho fatto la prima seduta di fisioterapia. 
C'è moltissimo su cui lavorare: 

  • stenia degli arti sx
  • aumento della resistenza
  • miglioramento delle performance motorie
  • riduzione dei dolori lombari
Per ora, 3 giorni alla settimana, non di più. 
In effetti, l'impianto chemioterapico,in sede di lesione, sta iniziando a farsi sentire e il caldo dei giorni scorsi non è stato molto d'aiuto. Credo di non essermi mai sentito più debole di così in tutta la mia vita. 
Dolori ovunque, affanno costante.

Ma, il bello di quando tocchi il fondo, è che puoi solo risalire.
Questo, a ben guardare, è incoraggiante.




venerdì 4 agosto 2017

War Report 201708.04


From a battle I’ve come
To a battle I ride
Blazing up to the sky
Chains of fate
Hold a fiery stride
I’ll see you again when I die
 
High and mighty alone we are kings
Whirlwinds of fire we ride
Providence brought us the crown and the ring
Covered with blood and our pride
 
Heroes await me
My enemies ride fast
Knowing not this ride’s their last
Saddle my horse as
I drink my last ale
Bow string and steel will prevail

Quando sai che non sei solo, la guerra è, in un certo senso, già vinta.


martedì 25 luglio 2017

War Report 201707.25

E la candela la sta mai ferma 
e la se möev cumè la memoria 
anca el ràgn söe la balaüstra 
ricàma el quadru de la sua storia 
la ragnatela di mè pensèe 
la ciàpa tütt quèll che rüva scià 
ma tanti voolt la g'ha troppi böcc 
e l'è tüta de rammendà...
(Pulenta e galina fregia - Davide Van De Sfroos)

At Home.
Anche stavolta è andata. 
Anche se solo il viaggio, come passeggero, dal Besta a casa, 22 km per 45 minuti di traffico milanese, mi hanno ridotto peggio di come ero messo l'anno scorso dopo 730 km e 8 ore di guida per andare in vacanza al Parco Nazionale d'Abruzzo. 
Adesso mi aspetta riposo forzato, almeno fino a lunedì (il doc mi ha prescritto riposo assoluto fino all'11 agosto, ma così rischio la depressione). L'idea è quella, se trovo posto, di iniziare subito la fisioterapia da metà settimana prossima, così da poter recuperare il più possibile in vista del previsto calo a seguito della chemioterapia. Partire da 40 per trovarmi a 20 mi sembra sciocco se posso portare il livello almeno a 60. Poi con settembre nuova risonanza di controllo per verificare un nuovo focolaio di dimensioni minime che tengo controllato da oltre 4 mesi ma che potrei decidere di eliminare con 3 sedute di Radiolaser, più propriamente detto Cyberknife. Adesso l'importante è che l'edema non arrivi a causarmi una crisi epilettica, visto che fra 2 mesi e qualche giorno termina l'anno di osservazione per poter riprendere a guidare.


domenica 23 luglio 2017

War Report 201707. 23

Nonostante le previsioni pessimistiche, le cose stanno procedendo abbastanza bene e celermente. Se non ci saranno complicazioni,  verrò dimesso martedì. Meglio specificare che tali dimissioni sono dovute più che alle condizioni ottimali, al fatto che abitando relativamente vicino all'istituto  posso,  di fatto,  completare esami e medicazioni senza occupare il letto. Spero di poter accedere ad un buon programma di fisioterapia, perché sebbene finora il danno accumulato non è rilevante, presto, quando inizieranno a sciogliersi le capsule di chemio posizionate in sede di lesione, il conseguente edema invertira il trend. Nel frattempo ho cominciato ad allenarmi con le thera band (elastici per fisioterapia) con risultati discreti.

sabato 22 luglio 2017

War Report 201707.22

Ogni promessa è un debito. 
Rieccomi qui. L'operazione è andata bene. Rimossa la lesione senza causare particolari problemi motori, sebbene sia probabile che le cose peggiorino a breve a causa dell'azione delle caspsule di chemio posizionate in prossimità  delle aree cicatriziali. L'importante è che non causino crisi epilettiche. Stamattina ho già ripreso a mangiare e se tutto va bene dovrei alzarmi. Mi duole la testa, ho persino dovuto assumere della morfina nell'immediato post operatorio. Adesso ho iniziato un ciclo pesante di cortisone per tenere sottocontrollo l' edema. Alla prossima! 

martedì 18 luglio 2017

War Report 201707.18

So many centuries,
so many Gods
We were the prisoners
of our own fantasy
But now we are marching
against these Gods
I’m the wizard,
I will change it all
(Blind Guardian - Valhalla)

Giovedì mattina ore 9.00 sarò ricoverato per nuovi esami in vista dell'operazione la quale,  se tutto andrà bene, verrà effettuata il giorno successivo. Non c'è molto altro da aggiungere. 
Da tempo sono pronto a non scoprirmi pronto e in un certo senso mi stupisco di esserlo più di quanto immaginassi, sebbene, al contempo, non posso che rammaricarmi di non esserlo a sufficienza. 
Appena mi sveglierò, o meglio, appena sarò in grado di farlo scriverò ancora. 
Nel frattempo, un doveroso saluto a tutti voi che mi leggete.

mercoledì 12 luglio 2017

War Report 201707.12

La mattinata inizia con sveglia all'alba per evitare, almeno parzialmente, il traffico del capoluogo. Giunti al Besta, l'ospedale dove sono in cura, scopro, dopo l'accettazione, che potevo evitarmi il protocollo per la RM, perché in effetti la mia allergia alla penicillina (che stando ai ricordi di mia madre riguardanti la mia infanzia, mi procurerebbe un "terrificante" rush cutaneo, volgarmente detto "arrossamento a chiazze") non influirebbe con il liquido di contrasto. Questo per dire che i protocolli hanno un senso , ma anche no, soprattutto se seguiti pedissequamente senza un minimo di senso critico. Comunque sia, eseguo gli esami del sangue che risultano ottimi, a parte la glicemia, sballata dal cortisone assunto a digiuno per eseguire il suddetto protocollo. Poco male, ciò che conta, emocromo, globuli rossi, piastrine e soprattutto globuli bianchi sono nella norma. Anche questi ultimi, passati in 2 settimane da 4.8 a 3.2 a 5.3 (che il 3.2 sia un errore?). 
Sir Ernest Shackleton
Dopo un paio d'ore di attesa in una sala a -18° gradi centigradi con venti che avrebbero piegato anche Shackleton (ma regolare il condizionatore no? C'era gente con felpe e golfino o, come il sottoscritto, con peli rizzati modello felino incazzato) arriva il colloquio con l'assistente del neurochirurgo che mi spiega dettagliatamente l'intervento, le possibili complicazioni, le differenze con la prima operazione.

Innanzi tutto la lesione tumorale. L'idea è quella di eliminarla del tutto perché, per fortuna (ogni tanto mi fa sorridere usare ancora questa parola), il tumore si è sviluppato in area pre-motoria. Di norma, l'asportazione prevederebbe anche un intervento su una zona di 5mm a margine del tumore, dove potrebbero annidarsi cellule tumorali isolate; purtroppo potrà essere fatta solo in parte poiché, sebbene la lesione sia in area pre-motoria, la zona di sicurezza da eliminare ricadrebbe, in parte, in quella motoria. Chiaramente si tratta di intervenire su cellule che hanno appena acquisito informazioni (e non del tutto visti i deficit), eliminandole. Quindi al risveglio le condizioni di "ripartenza" saranno peggiori di quelle della prima operazione. Ci sarebbe anche la possibilità di lasciare nelle zone cicatriziali delle capsule degradabili di chemio a rilascio lento che stanno dando ottimi risultati sulla cura del tumore ma, di contro, raddoppiano i tempi di recupero perché andrebbero ad aumentare l'edema. Possibili complicazioni sono, a parte il sanguinamento interno che è un pericolo tipico di qualunque operazione, la mancata tenuta di una membrana che se non si rimargina (ed essendo già stata aperta il pericolo è maggiore) potrebbe causare uno sversamento del liquido cerebrale. Nessun serio problema, se il liquido è poco: si riassorbirà nel giro di un mese circa. Altrimenti bisogna riaprire.
A tal proposito ci sarà quasi sicuramente la sostituzione dell'osso sezionato con un polimero plastico perché è probabile che dovranno allargare il foro per poter lavorare in sicurezza. E comunque, attualmente, l'osso si è rimarginato con vari bitorzoli e un secondo distacco comporterebbe una ulteriore cicatrizzazione, la quale, oltre che poco estetica, sarebbe anche poco funzionale.
Il pomeriggio è proseguito con Tac e RM di contrasto, i cui esiti non mi sono noti, e un mezzo bisticcio con un infermiera di stampo Rottenmeier che pretendeva di insegnarmi la strada per raggiungere la zona degli esami radiografici, nonostante cercassi di spiegarle che l'ospedale lo conosco come le mie tasche e che comunque a terra c'è una segnaletica a prova di babbeo. Risultato: per fare 40 metri, 5 minuti di spiegazione! Infine colloquio con l'anestesista, una ventina di firme su consensi informati vari e poi a casa. 

Fine settimana prossima, se non ci saranno emergenze (mie o di altri), è previsto il ricovero e l'operazione a seguire. 

Nel frattempo ho fatto l'esame di riconferma della cintura marrone. Purtroppo la gamba sinistra non va più e se in kumite libero, tattica, fantasia e metà corpo possono dire ancora la loro, nelle prove "comandate" (tipo : uno attacca con tecnica di pugno, l'altro para e contrattacca), deficit motorio e stanchezza, hanno inficiato non poco il risultato, anche se poi la riconferma alla fine c'è stata. 
Diciamo che la mia parte destra se la meritava, quella sinistra no. 
Alla fine, forse, è prevalso il 氣 (KI)se fosse così sarei doppiamente felice.



lunedì 10 luglio 2017

War Report 201707.10

Telegrafico: domani pre ricovero, in vista di nuova operazione.
Stay tuned...

venerdì 7 luglio 2017

War Report 201707.07



Se viene la sera compagno non avrai, 
da solo farai la tua strada... 
Sarà solo allora che da te verrà il lupo, 
verrà per portarti paura. 
Se non lo fuggirai 
fratello ti sarà, 
è lui che davvero conosce 
il passo segreto che il monte ferisce, 
per il tuo capo il riparo sicuro
A. Branduardi 

Questa mattina non era cominciata nel migliore dei modi: gli esami ematici, obbligatori prima di iniziare la terapia, segnavano un calo assolutamente imprevisto dei globuli bianchi, passati da 4.8 a 3.2 in nemmeno due settimane (il calo era previsto , non così consistente). Dopo aver parlato con l'oncologa abbiamo però deciso di non attendere oltre e di iniziare la terapia in endovena, riducendo al limite le pastiglie in supporto (da 5 a 4).
Ho poi avuto modo di parlare con il neurochirurgo, il quale a differenza di un mese fa, in consulto con la dottoressa che mi segue, ora auspica un nuovo intervento.
Come c'era da immaginare i rischi dell'operazione sono piuttosto pesanti: in caso di riuscita la possibilità di danni permanenti sarà superiore alla volta scorsa (rischio di emiparalisi al 50%, superiore per la parte relativa alla gamba), ma c'è da dire che è stato decisamente più assicurante. L'area di sviluppo della lesione interessa l'area premotoria, non quella motoria, quindi i danni certi (quelli sopraccitati sono quelli possibili) interesseranno più che altro la precisione del movimento (non è un caso che si sia sensibilmente deteriorata nelle ultime settimane), sul quale, in condizione di salute buona, ho già dimostrato di saperci lavorare. In sostanza, salvo complicazioni particolari, anche questa volta dovrei poter uscire con le mie gambe (forse, probabilmente con il bastone).
Il neurochirurgo ci ha tenuto a precisare che le indicazioni fornite vanno intese come di massima: c'è gente che vive senza mezzo cervello, così come c'è gente che muore, o viene segnata, da operazioni relativamente semplici (e la mia non lo sarebbe). Tuttavia,  ho avuto l'impressione di una persona estremamente competente (altrimenti, non farebbe il chirurgo in un centro di alta specializzazione), e molto disponibile.
Sono fiducioso.

domenica 2 luglio 2017

War Report 201707.02

There in the middle of the circle he stands,
Searching, seeking.
With just one touch of his trembling hand,
The answer will be found.
Daylight waits while the old man sings,
Heaven help me!
And then like the rush of a thousand wings,
It shines upon the one. 

And the day has just begun.
Rainbows The temple of the king

Le mura cedono, si aprono brecce.
L'ultima risonanza magnetica mostra il raddoppio della massa tumorale: la lesione primaria è passata da 10 a 21 mm, quella secondaria che fino a due mesi fa non c'era ha raggiunto i 9 mm. Le due masse ora si toccano. E' evidente che la terapia chemioterapica ha avuto successo solo fino a quando ha lavorato con la radioteapia. O non ha avuto successo per nulla.
Alternative poche.
Il 7 luglio mi sottoporrò ad un ciclo di chemioterapia combinato che prevede un chemioterapico in endovena e uno per os, più un altro da assumere uno al giorno per 15gg. Intanto i neurochirurghi hanno valutato, a differenza del mese scorso, che ci sono gli estremi per un intervento.
Ne parlerò con loro il 7 luglio. Gli effetti collaterali di una nuova operazione mi sono noti per la maggior parte: assai probabile, se non addirittura certa, perdita della mobilità del lato sx. Probabilmente finirò in sedia a rotelle. Il mondo diverrà un po' più piccolo.
Le incognite sono tante, anche perché temo di non poter giovare del supporto della radioterapia.
Vedremo: le mura si possono riconquistare, le brecce sanarsi e  il mastio è ancora intatto.
La guerra non è finita.



sabato 17 giugno 2017

War report 201706.17




Battles are fought by those
with the courage to believe
They are won by those who find the heart
Find a heart to share
(Courage - Manowar)

Iniziato il 14/06 l'ennesimo ciclo di Temodal (chemioterapico), senza neppure sapere se ha un senso vista la recente comparsa di una nuova lesione. Lo scoprirò fra qualche giorno, il 22 devo fare un'altra risonanza magnetica con contrasto per verificare se ci sono novità e se sì, di quali novità si tratta.

venerdì 26 maggio 2017

War Report 201705.26

Tears, a tidal-wave of tears
Light that slowly disappears
Wait, before you close the curtain
There’s still another game to play
And life is beautiful that way
(Beautiful that way)


Attendere è la parola d'ordine.
Attendere, perché non si capisce cosa stia succedendo: normale reazione alla radioterapia? Cellule impazzite che non si fermano? Troppo presto per capire, per cambiare terapia, per operare ancora, per alzare bandiera bianca.

In altre parole:
La nuova lesione c'è ed è più profonda dell'altra anche se più piccola. 
I radioterapisti sostengono che sia troppo presto per poter fare qualcosa, anche perché potrebbe trattarsi di un rimasuglio o, di un evento causato dalla radioterapia (cosa questo significhi non lo so, sembra però che sia meno grave). Ad ogni modo un ulteriore trattamento radioterapico sarebbe di sicuro controproducente.
I neurochirurghi, dal canto loro, sostengono che la lesione sia troppo piccola e poiché la lesione è profonda questa volta non si parlerebbe più di rischi di danni collaterali, ma di certezze. Quindi convengono che sia il caso di aspettare anche se non escludono un futuro intervento.
Gli oncologi ritengono che la nuova lesione sia, appunto, una nuova lesione, ma non convengono sul fatto di mantenere o cambiare la terapia, quindi preferiscono attendere.
Fra un mese nuova risonanza e si vedrà.

Quindi: attendere.
Certo più facile che a dirsi che a farsi, quando la clessidra continua incurante a svuotarsi.

Se il gioco è vedere quanto resiste la mia sanità mentale però, allora il gioco è appena cominciato.

Altre news in breve:
Problema della caviglia quasi del tutto risolto (un grazie particolare a Diana ed Andrea).
Gli allenamenti continuano, discretamente (...)
Gli amici non mancano mai.
C'è una pallida luce e il tempo volge al peggio, però nel week end migliora. 


Nelle notti senza luna, si vedono meglio le stelle.



mercoledì 17 maggio 2017

War Report 201705.17



Oh, it’s kicking down your door
Kicking down your door
Oh, so what you waiting for
What you waiting for
Scream
Scream
Scream
Till they hear your scream
(Halestorm - Scream)


Ho voglia di urlare.

Ci sono momenti in cui vorrei che tutto finisse il prima possibile, momenti in cui tutto sembra inutile e mi assale una tremenda stanchezza.
Un po' come quando, assediato, stai per vedere il cancello crollare sotto i colpi di un ariete e sai che di là c'è un esercito sterminato contro il quale nulla puoi. 
"Che entrino - ti sussurri - e facciamola finita", ma contemporaneamente vorresti che il tempo si fermasse.
Poi, un attimo dopo, tremi al pensiero del nuovo colpo e attendi; poi tremi di nuovo perché il colpo è arrivato e come al rallentatore vedi le tue difese vacillare ma, incredibilmente, reggere ancora e ti domandi per quanto, ancora, terranno.
E poi ti sussurri "Che entrino".
Ancora.
Ed ancora.
Ed ancora. 
Ma non sei solo, anche se vorresti che il dolore fosse solo tuo. 
Anche se il fatto che non lo sia, un poco ti consola; e per questo ti odi.
E per questo, odi il fatto che non ti puoi arrendere. 
Che non puoi permettertelo.
Così, ancora (ed ancora, ed ancora) decidi di preparare le barricate, di puntellare il cancello e cerchi di capire se esistano altre difese nel mentre ti prepari a combattere casa per casa, piano per piano, stanza per stanza, fino all'ultima stilla di qualsiasi cosa e ti sussurri, ancora :"Che entrino".
E ti chiedi cosa e quanto ci sia dietro quel tuo sussurro.
Quando l'unico faro, nel mare in tempesta, è il tetro bagliore degli occhi della morte, quanta viltà c'è nel fuggire la luce e farsi tenebra per scavare con le unghie la tenebra o, se vogliamo, quanto coraggio c'è nell'esser Uomo e cercare dunque di vivere?
Sembra una domanda senza risposta, eppure la soluzione è semplice: il coraggio null'altro è che la forza derivante dall'ammissione della propria viltà (che altrimenti, sarebbe follia).
Ed allora, non è più un sussurro, ma un urlo imperioso, disarticolato, rabbioso.
Io sono pronto, per quanto uno possa esserlo; ed ho voglia di urlare.
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