
- Germania : 82.5 milioni di abitanti; PIL 2.9 milioni di miliardi di $; PIL pro capite 35500 €
- Italia: 60,3 milioni di abitanti; PIL 1,87 milioni di miliardi di $; PIL pro capite 30600€

“intanto che se é stato costruito male vuol dire che i mariuoli stanno dappertutto, in Italia e da loro, tra cattolici e non. Tutti il mondo é Paese e l'onestà sta diventando un optional”
La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso, che avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione (...)
(La Corte) non è in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione (europea dei diritti umani, ndr), un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana. (...) L'esposizione obbligatoria di un simbolo di una data confessione in luoghi che sono utilizzati dalle autorità pubbliche, e specialmente in classe, limita il diritto dei genitori di educare i loro figli in conformità con le proprie convinzioni e il diritto dei bambini di credere o non credere. La Corte, all'unanimità, ha stabilito che c'è stata una violazione dell'articolo 2 del Protocollo 1'insieme all'articolo 9 della Convenzione.
Non è eliminando le tradizioni dei singoli paesi che si costruisce un'Europa unita, bisogna anzi valorizzare la storia delle nazioni che la compongono.
"a forza di guerre che le tasse e il parlamento contano più di Dante e Michelangelo".
e non si capisce se il ritardato è lui o chi lo sta a vedere
Intervistatore:«Ha fatto clamore che sia stata ricordata la scomunica "latae sententiae" per chi coopera all’aborto. Un punto fermo che è da sempre dottrina della Chiesa, ma che qualcuno è sembrato "scoprire" oggi...».
Cardinal Bagnasco:«La prassi della Chiesa prevede censure canoniche non fini a se stesse ma in chiave pedagogica e formativa, finalizzate al ripensamento sulla gravità di un’azione. La sanzione è una "medicina". Il valore fondamentale della vita umana, come ricorda il Papa nella Caritas in veritate, rappresenta oggi una delle nuove povertà, soprattutto quand’è più fragile».
A Roman Catholic bank in Germany has apologised after admitting it bought stocks in defence, tobacco and birth control companies. Der Spiegel newspaper discovered the bank had invested 580,000 euros (£495,310, $826,674) in British arms company BAE Systems. It also invested 160,000 euros in American birth control pill maker Wyeth and 870,000 euros in tobacco companies.
Fonte: BBC news
La terra è impregnata di sangue
e di sangue trasuda ogni casa
ogni via ha una voce che langue
ad ogni porta una donna che trema
Quasi che garantire il futuro all’Umanità non sia altro che una noiosa, improduttiva, seccatura.
Tuttavia, non fosse sufficientemente assurdo, questo non è nulla se paragonato a quanto accade in altri paesi meno “civilizzati”. In India, fino al 2007, si praticava l’aborto selettivo sui feti di sesso femminile. Si parla di quasi 10 milioni di bimbe non nate. Motivo? Il maschio porta il nome della famiglia, garantisce fonte di guadagno per la stessa. La donna invece va maritata e per farlo deve avere una dote. Che costa.
Retaggi di una cultura antica, quanto sorpassata, dove i precetti religiosi sono assoluti protagonisti. Nella Cina post comunista (…) la politica del figlio unico, messa in atto per controllare la crescita demografica, sta ulteriormente gravando sulle donne. Anche qui aborti selettivi, o alla meglio, si fa nascere la bambina e poi non la si registra, privandola di ogni diritto civile. Ci si può immaginare cosa ciò possa significare per il futuro della creatura: schiavitù e prostituzione.
Nel mondo Islamico, la donna è spesso totalmente sottomessa all’uomo; in molti Paesi le viene negata persino l’identità, costringendola in abiti che la nascondono agli occhi del mondo. Laddove poi, questa si mischia con la realtà di società tribali, la cosa degenera ancor di più. E’ il caso della Somalia, dove la Shari’a (شريعة), ovvero la legge di ispirazione Coranica, si mischia ad antichi usi tribali che prevedono l’infibulazione. Nel Corano, va detto, non vi è traccia di tale pratica. Solamente nella Sunna (سنة ) ovvero nei detti e nelle tradizioni riguardante la vita del Profeta, si accenna alla pratica che, benché ritenuta virtuosa
Benché per noi sia totalmente inconcepibile il matrimonio tra un uomo e una bambina, in società tribali e in modo particolare in paesi dove l’aspettativa di vita è di poco superiore ai 40 anni, la pratica è considerata normale. Le tradizioni si sono quindi evolute in base alle esigenze primarie quali appunto può essere la sopravvivenza della specie. E’ una catena complessa: le tradizioni, infatti, tendono a assestarsi su modelli che permettono agli stessi di perpetuarsi: devono per divenire tali, trovare il modo di alimentare sé stesse. Circa l'infibulazione va anche detto, per non cadere nell'errore, che è praticata anche su donne Cristiane od Animiste e che spesso sono loro a volerlo (radicazione delle tradizioni), nonché va specificato che non è richiesto dall'Islam. In Iran, ad esempio, è pratica pressoché sconosciuta.
La salute invece è una conseguenza dell’infibulazione. Come abbiamo detto la Circoncisione Faraonica salda le grandi labbra lasciando aperto un foro in corrispondenza dell’uretra. Ciò significa che il flusso mestruale non è libero di fuoriuscire e il rischio che in parte rimanga imprigionato all’interno dell’organo mutilato è enorme. Le conseguenze sono facilmente immaginabili, non fosse altro per la scarsità di igiene e per la mancanza di acqua pulita.
La fanciulla, privata del piacere, viene quindi data in moglie ad un adulto, che spesso non conosce neppure. Il matrimonio deve essere ovviamente consumato, ma non sempre la penetrazione riesce: i tessuti cicatriziali potrebbero resistere oltremodo. Perché avvenga la deflorazione non è raro che lo sposo debba, perciò, aprirsi il passaggio con una lama. Una volta avvenuto, venendo a mancare il “problema” del piacere (l’uomo l’ha assicurato, la donna è sicura di non averlo), l’accoppiamento assume come unico scopo quello riproduttivo (notare che è una volontà assai simile a quella della Chiesa Cattolica). Il che, per una donna somala, si traduce in circa 7-8 gravidanze da portare a termine in circa venticinque anni, non tenendo conto di eventuali aborti spontanei.
Questa è la normalità, sebbene, per correttezza, va detto che ogni caso presenta la sua singolarità: non dobbiamo mai dimenticare che per quanto assurdo agli occhi di un occidentale possa sembrare, per un Somalo sposare una bambina è tradizione, costume. Questo significa che, in qualche modo, la bimba possa sentirsi comunque amata, o paradossalmente sentirsi rifiutata qualora il marito non proceda alla deflorazione anche nel modo più brutale, sopra descritto.
Ciò non modifica però il giudizio, almeno ai miei occhi, che questo sia il ritratto di una destino infernale. Essendo però la normalità una variabile e non una costante, è sempre bene approfondire prima che un giudizio diventi sentenza.
Sentenza invece che non può non abbattersi, feroce, quando una creatura, privata di ogni diritto viene addirittura condannata a morte per aver subito violenza carnale. Accade, più spesso di quanto i giornali riportino (dipende dalla nazione, e comunque ciò che accade nei villaggi sfugge anche alle autorità locali, figuriamoci ai media occidentali). La violenza su una donna, in una società fortemente patriarcale, viene spesso considerata un atto inevitabile, dovuta al non rispetto delle regole da parte della donna stessa. Tradotto:”Ti metti in mostra? Non lamentarti delle conseguenze”.
L’aggravante, in base a questo perverso ragionamento, sta nel fatto che, appurato,che la colpa è della donna, la Shari’a prevede, per l’adulterio, la morte per lapidazione. Continuando con le traduzioni è un po' come se si affermasse: “Sei stata violentata? Muori, puttana!”.
Anche qui va detto, a onore di cronaca, che nel Corano non è prevista il Rajm (رجم), ovvero la lapidazione, ma “solo” la fustigazione. La lapidazione è prevista dalla Shari’a per via degli Hadìt, i famosi detti. Per loro natura essi sono arrivati sino a noi attraverso tradizione orale, per cui possono essere variati a seconda dell’autorità che li richiama (e della sua perversione, naturalmente). Lo scopo degli Hadìt sarebbe quello di interpretare al meglio il Corano stesso, ma converrete, la fustigazione rimane cosa assai distante dall’esecuzione capitale per lapidazione. C’è da dire che molti teologi musulmani rinnegano che la lapidazione sia pratica propria dell’Islam, e qui rientra a pieno titolo la mia idea che nella Religione vi è tutto e il contrario di tutto.
Come avviene il Rajm? Oggi, avvolgono in un telo bianco la vittima e la sotterrano più o meno fino alla cintura. Dopo di che la folla la bersaglia con pietre che non devono essere così grandi da far morire il condannato al solo lancio di una o due di esse(…) ma non così piccole da non poter essere definite come pietre (legge Iraniana). In internet circola persino un video che fa vedere questo tipo di esecuzione capitale, ho tuttavia deciso di non riproporre il link e neppure una qualsivoglia immagine.
Non rientra nel messaggio di questo articolo, che vuole prima di ogni cosa rendere pubblica il mio convincimento di quanto sia inaccettabile che, mascherati da religione, cultura o tradizione, perdurino comportamenti e idee che giustifichino la violenza contro le donne e permettano che per molte di esse, la vita su questa terra diventi, o peggio rimanga, una maledizione.
Man mano che passa il tempo, mi convinco sempre più di quanto la religione sia frutto della degenerazione della Ragione. L'ultima che ho letto, proprio oggi, su Corriere.it è la storia di un gruppo di ragazze israeliane ultraortodosse amanti del rock, che per osservare la presunta legge divina non cantano in presenza di pubblico maschile:
" Questo è un punto fermo - dice Pnina - perché secondo il precetto nessun uomo può ascoltare una donna che canta. Noi ci atteniamo a quella regola. Se suonassimo e basta, non ci sarebbero impedimenti"
Ora, io continuo a chiedermi con che criterio una mente superiore, quale dovrebbe essere quella divina, dovrebbe perdere tempo a scrivere regole così oggettivamente stupide. Cosa ci sarà mai di male a sentir cantare una donna? Quante persone si sono dannate sentendo la Pausini o Fiorella Mannoia?
In realtà, sospetto che le cinque ragazze abbiano trovato un buon modo per avere pubblicità gratuita. Mi ricordano il caso dei Black Sabbath, che marciarono parecchio, per loro stessa ammissione, sull’idea che l’opinione pubblica li considerasse rocker maledetti (leggi satanici, come tanto andava di moda allora, vedi Beatles, Zeppelin, Eagles, ecc)
I Sabbath avevano però un talento incredibile e diventarono una delle band seminali del Heavy Metal; avrà questa band lo stesso talento?
Ai rabbini l’ardua sentenza