Ad Expando

sabato 20 dicembre 1997

Venere di Beltane



Vestita di vento
E d’un velo d’incanto:
Sapore verde oceano,
Donna primeva
Selvaggia danza e fuoco
Cielo di primavera.


D’ansante respiro il languore
Come estasi di vitreo bagliore
Arde, mio sole, l’iride sognante.

E saliva
Sul corpo lasciva
Un onda vermiglia
Il calore
Il piacer delle dita
Il tremore

E ad ogni suono, corpo
Ad ogni senso, suono
Ed ogni scossa, cielo,
E terra,
E mare,
E fuoco,
Come l’immenso nell'immenso.



Seregno, 20 dicembre 1997






martedì 28 ottobre 1997

Terremoto (Canto per l'Umbria)



Tace ognuno
Ed ogni casa è cielo
E il vero , al respiro nero
Ormai cheto si avvolge
D’un manto di stelle.

Or non più e il vedere
Chiome d’alberi al freddo vento,
Ma è sentir tremare
E d’intorno,
La speme morire.


Diafana candela,
Anche oggi s’è spento il sole.
Polvere o nebbia?
Spettri tra le rovine.

E nel madido silenzio
Dolorosa, in ogni tenda,
Una lacrima trova dimora.



Seregno, 28 ottobre 1997






lunedì 25 agosto 1997

Eclissi



Ombre assopiscono
Il canto del sole sul grano
Più non si sente
Il sognante tepore,
Il dorato sapore,
e nell'aria
non suon di parola più s’ode.

È tempo di un tempo sfuggito via
Come un eterno memento:
siamo attimi di luce nel Mai.
Soffi nel vento, si respira soltanto
E ogni tanto s’alzan gli sguardi
Ma è solo bestemmia,
Un pugno,
Un momento.

Ma non vedete?
Solo l’aria non resiste al mio respiro
E se rimango vivo
È perché altro non mi resta
Che arrendermi alla vita.



Seregno, 25 agosto 1997







domenica 4 maggio 1997

La Strega del Mare



Sospiri,
Cuore di Gabbiano,
I mari australi,
Il cheto frangersi dell’acque
E il sogno perdersi
Al di là dell’orizzonte,
In una notte di silenzi
Ed ombre magiche.

Così ti osservo,
Assorto,
Sotto un cielo scuro
Di stelle irraggiungibili.

Abbandonato
Nell'immensità di questo spazio
Mi sento solo,
e mi pare di affogare in un abisso.



Seregno, 4 maggio 1997








giovedì 13 marzo 1997

Banshee



È covare follia
Questo assurdo pensare?

Ho lo stomaco riarso,
Ormai.
L’ansia mi spezza.

Sto piangendo la mia anima
Perduta
Tra le mille bestemmie e i sogni
Nella costante incertezza
Che marchia i miei giorni.

E ora di notte
Non mi resta che urlare.



Seregno, 13 marzo 1997







domenica 9 febbraio 1997

Spirito della Nebbia



Lascerò alla nebbia
Il tempo
Per ascoltare piano
La voce del buio
E delle infinite
Purissime stelle.

Saprò, allora, respirare
L’ignoto dei tuoi silenzi
Come da lontano, la paura,
E trovare, se ora cerco,
Il fuoco
Dietro il velo cieco
Dei tuoi occhi d’ombra?

Se sì, quel giorno
Lascerò il bosco di tutte le fiabe
La notte al sogno
Il vento al cielo,
E non più uomo,
E non più dio,
Sarò finalmente
Soltanto un respiro.



Seregno, 9 febbraio 1997







giovedì 16 gennaio 1997

Rinascita



Inutili muoion le braccia ai fianchi
Ed io abbandonato ad un pensiero.

Morte che non paga
Che non nutre né scalda.

I sogni rimarranno comunque infranti
Le mie grida aria
E tutto quanto, nulla.

Ma che sia un tuono
O un uragano
Colpirò
Un’altra volta vivo.



Seregno, 16 gennaio 1997






mercoledì 15 gennaio 1997

Vento d'Inverno



Il gelo profondo
Del vento d’inverno
Con dita adunche
Mi scuote
Mi avvolge
Mi scruta
Crudele mi percuote

Ah, Eterni
La vita è un mistero di calore
Ed io son nebbia fredda
Ovunque
In occhi e cuore



Seregno, 15 gennaio 1997






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