E' estate, una stagione che se ben sfruttata porterebbe un po' di soldi nelle casse dello Stato e quindi, giustamente i politici al governo si adoperano nella speranza di invogliare i turisti a visitare la nostra splendida penisola. Anni fa ci aveva tentato Rutelli, con esiti tragicomici. D'altra parte si sa che per fare il politico in Italia bisogna avere un po' la faccia come il deretano e chi se non Rutelli, turista della politica, che ha viaggiato dal Partito Radicale ai Verdi Arcobaleno, dall'Ulivo alla Margherita, dal Partito Democratico fino ad accasarsi ad Alleanza per L'italia, poteva impegnarsi in un celeberrimo spot nel quale si invitavano gli stranieri a visitare il Bel Paese, il tutto nonostante una pronuncia inglese degna di un film comico di serie zeta?
Poteva l'attuale Governo fare di meno? Si poteva: pensate ad uno spot ideato dal vate Bondi e letto dalla suadente voce della sua musa
Ministra Brambilla (in alternativa andava bene anche la Santanchè). Invece no. O meglio lo spot fa comunque schifo, al di là della fotografia e delle stra note immagini, che per l'amor di dio ci stanno tutte, senonchè, visto che ci si rivolge agli italiani, mettere qualcosa di nuovo, meno noto ma altrettanto bello, che li stupisca, non sarebbe stato male.
Ministra Brambilla (in alternativa andava bene anche la Santanchè). Invece no. O meglio lo spot fa comunque schifo, al di là della fotografia e delle stra note immagini, che per l'amor di dio ci stanno tutte, senonchè, visto che ci si rivolge agli italiani, mettere qualcosa di nuovo, meno noto ma altrettanto bello, che li stupisca, non sarebbe stato male.
C'è da dire che per chi trova Berlusconi insopportabile almeno quanto la parlata "bauscia" (e lo dico da Brianzolo che vive a 15km da Arcore), sentendo questo spot, prenoterebbe immediatamente in Spagna (ad esempio), dove un campeggio costa ancora come un campeggio e non come un hotel a 3 stelle e le spiagge sono libere o comunali e non in mano a degli strozzini inscatolatori di sardine.
C'è invece chi dalle labbra di Berlusconi pende, sebbene paia che in tal caso "labbra" sia sinonimo di "natiche" e che rimane estasiato e rapito da
una voce tanto suadente che potrebbe doppiare De Niro.
Non solo: la giornalista si diletta a fare un confronto tra le capacita di imbonitore del Cavaliere e la tristezza di Zapatero o i saltelli di una "rubizza" Merkel. Fortunatamente non cita l'ex premier ceco Topolanek .
Ad ogni modo, la stessa non riesce a fermare la lingua penna e si lascia andare, senza rendersi conto di annegare nel ridicolo:
È o non è il più grande imbonitore del mondo? E allora che venda, e che ci venda.
Già, peccato che lo spot sia chiaramente un invito agli italiani a stare in Italia: sostanzialmente dovrebbe vendere il Bel Paese ai suoi abitanti e già che c'è vendere noi a noi stessi.
Che poi, imbonitore, non è che sia un complimento, anzi, il dizionario della lingua italiana dice che:
E' proprio vero che il caldo dà alla testa.
Che poi, imbonitore, non è che sia un complimento, anzi, il dizionario della lingua italiana dice che:
ImbonitoreCiarlatano. E per di più scritto sul Giornale di famiglia.
Sillabazione [im-bo-ni-tó-re]
Definizione :s. m. chi imbonisce; in partic., venditore ambulante che con discorsi enfatici tenta di convincere il pubblico della qualità straordinaria dei suoi prodotti.
Sinonimi: ciarlatano
E' proprio vero che il caldo dà alla testa.
2 commenti:
"È o non è il più grande imbonitore del mondo?"
Beh, definizione calzante, no? ;)
Se io fossi Primo ministro e proprietario di quella testata licenzierei in tronco la giornalista.
Comunque rientra tutto a pieno titolo nello stravolgimento della significato delle parole operato dal berlusconismo:
1) libertà=impunità
2) amore=nessuno mi può offendere
3) democrazia=ghe pensi mi
4) eroe= omertoso
5) assolto= condannato in prescrizione
6) padre di famiglia=vecchietto infoiato viagra-dipendente
e via dicendo...
Posta un commento