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lunedì 3 ottobre 2011

Val di Mello


La Val di Mello è una laterale della Val Masino, paradiso degli scalatori e meta, fin troppo abusata, del turismo di massa familiare, grazie anche allo splendido fondovalle. Per raggiungere l'incantevole luogo bisogna arrivare sino a S.Martino (SO), ove si può lasciare la macchina e proseguire a piedi verso l'imbocco della valle a circa 20' dal paese. 

venerdì 16 settembre 2011

Parco Nazionale dei Monti Sibillini - parte seconda

Castelluccio
Uno dei luoghi più incantevoli del Parco è rappresentato dai Piani di Castelluccio. Agosto non è purtroppo il mese migliore, poiché le celebri fioriture che colorano l'altipiano (1350 m.s.l.m) hanno inizio in primavera e terminano a luglio. Ciò nonostante il luogo è incantevole, e l'oro delle stoppie rende comunque il panorama, se non proprio unico, comunque di una bellezza da togliere il fiato (cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Panorama

martedì 13 settembre 2011

Parco Nazionale dei Monti Sibillini - prima parte

Preciso sin da subito che questa non vuol essere una guida, ma un piccolo sunto delle sensazioni e dei luoghi visitati nella breve vacanza presso il Parco.
Il Parco si divide in quattro zone distinte da caratteristiche peculiari, il versante "fiorito", quello "sacro", quello "storico" e infine quello "magico".
Principalmente abbiamo visitato il versante "magico" non fosse altro perché abbiamo alloggiato in un Albergo a Montegallo che, insieme a Montemonaco, Montefortino, Arquata del Tronto e Amandola, fa parte dei comuni di questo, per cosi dire,  comprensorio.

sabato 5 dicembre 2009

Pompei on line



Google street view mette a segno un'altro bellissimo colpo, permettendo all'utente di addentrarsi per le vie della mitica città sepolta dalle ceneri del Vesuvio. Le immagini, in alta qualità, permettono di zoommare sui dettagli, anche se va detto che i tecnici di Google hanno percorso, solo le strade principali.
Pompei diviene dunque visitabile on-line ed anche se  trattasi di una visita frettolosa vale davvero la pena farci un giretto!


Fonte: Geekissimo
Link utili: Pompei on Line

martedì 22 settembre 2009

Prato Piazza




Prato Piazza si estende a 2.000 m s.l.m. e offre al visitatore tranquillità e pace.  Grazie all'incorporamento della regione nel Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies la zona circondata da cime imponenti è riuscita a mantenere la sua originalità e naturalezza. Lontano dal traffico, l'altopiano affascina con una vista mozzafiato sul Picco di Vallandro e la Croda Rossa. Lontano s'innalzano il Massiccio delle Tofane e le cime del Monte Cristallo innevate anche d'estate. (cliccare sulle immagini per ingrandire)













mercoledì 16 settembre 2009

Le tre cime di Lavaredo


"...Ma in mezzo a tutte quelle meraviglie c'era qualcuno che soffriva in silenzio: era la Grande Montagna di Lavaredo, nuda e dirupata, scanalata da lunghi camini verticali nei quali colava- no le gelide stille dei ghiacciai perenni, tagliata orizzontalmente dalle cenge e scarnita dalle acque in orridi strapiombi...
Solo le sue pareti altissime, spesso lisce e diritte come pale, riflettevano la luce del sole che alla sera le accarezzava con gli ultimi raggi infuocati. La Grande Montagna allora sembrava diventare trasparente come cristallo, diafana come un lembo di nuvola..."

martedì 15 settembre 2009

Lago di Misurina

Gita assolutamente da non perdere se si è nel Cadore, è il lago di Misurina e l'ascesa alle Tre Cime di Lavaredo, queste ultime raggiungibili tramite strada carrozzabile, in ottimo stato, previo il pagamento al casello di 20 € per autovettura.

 

Lago di Misurina
Lago di Misurina
Misurina, conosciuta in tutto il mondo, è una frazione di Auronzo di Cadore ed è una piccola località turistica nel cuore delle Dolomiti, ad un'altitudine di 1754 metri, anche denominata "La Peral" delle Dolomiti, è situata proprio sotto le Tre Cime di Lavaredo, accessibili in partenza proprio da Misurina, sia via sentiero sia tramite una strada carrozzabile.

"Una non troppo antica leggenda narra di Misurina, la figlia di un gigante, il Re Sorapis. La bambina molto capricciosa pretendeva che il padre le donasse lo specchio "tuttosò" che apparteneva alla fata del Monte Cristallo. La fata propose un patto: avrebbe concesso lo specchio solo se il Re avesse accettato di trasformarsi in una montagna. Non appena Misurina afferrò lo specchio Re Sorapis subì l'eterna trasformazione. Solo allora la bimba si disperò e presa da improvviso capogiro precipitò dall'alto assieme allo specchio. Dagli occhi, ormai quasi spenti di Sorapis, cominciarono a scendere delle calde lacrime che formarono il Lago di Misurina. Questa leggenda sulle origini del lago della "perla del Cadore", come è stata soprannominata Misurina, senza dubbio la località più rinomata e famosa del Comune di Auronzo. Il nome "Misurina", in ladino "Mesorina", deriverebbe dall'unione dei termini "Meso ai Rin", cioè "in mezzo ai ruscelli". 

Lago di MisurinaLago di Misurina 
 Lago di Misurina
Lago di Misurina
Lago di Misurina

Lago d'Antorno... e dintorni

Proseguendo verso le Tre Cime ci si può fermare al lago d'Antorno.
Intorno a questo piccolo specchio d'acqua, posto a quota 1866 m. s.l.m. e che grazie alla sua limpidezza riflette i boschi circostanti dal verde intenso ed i cieli blu di una montagna sempre limpida, si snoda un sentiero che corre fra una vegetazione caratteristica e rara.

Lago d'Antorno


Sui sentieri dei Fanes - Parte 2

I Monti Pallidi
Secondo la leggenda de “La Crepes Spavìdes” ovvero la leggenda dei Monti Pallidi, tra le nostre montagne viveva un principe buono, amato dal suo popolo. Egli però era molto triste; solo una cosa avrebbe potuto rallegrarlo: raggiungere la luna per conoscerne la principessa che gli era apparsa in sogno. Con l’aiuto di due saggi il suo desiderio si realizzò e, giunto sulla luna dove tutto era luminoso e splendente, incontrò la principessa e fu da lui subito riamato. Il suo soggiorno però fu breve, infatti i suoi occhi, feriti da quel chiarore così intenso, cominciarono a soffrire. Il principe dovette ritornare sulla terra con la sua sposa, e qui fu festeggiato dai suoi sudditi. Solo un mazzolino di fiori bianchi portò con se la principessa e ben presto questi ricoprirono gli alpeggi del regno: le Stelle Alpine. La loro felicità però fu breve, la principessa si ammalò di malinconia: i colori erano così forti sulla terra e le montagne così cupe… per non morire dovette ritornare dal re suo padre.
I nani silvani, numerosi in questi luoghi, vennero in aiuto al principe sempre più disperato per questa forzata separazione. Una notte di luna piena salirono sulle cime più alte di queste montagne e, sotto la direzione del loro re, incominciarono a fare strani movimenti con le mani e le braccia e ben presto tra loro apparvero grossi gomitoli splendenti: avevano filato i raggi di luna! Poco prima dell’alba, i nani silvani srotolarono i gomitoli lungo le ripide pareti delle montagne che furono ben presto ricoperte da un chiarore meraviglioso che avvolse tutto il regno. La principessa della luna poté ritornare tra i Monti Pallidi dove visse felice con il principe.
Passo Gardena
Passo Gardena
Passo Sella
Passo Sella Passo GardenaPasso Pordoi 

lunedì 14 settembre 2009

Sui sentieri dei Fanes – parte 1

Fanes è il nome di un antico popolo di cui parlano le leggende Ladine, per chi volesse approfondire consiglio il bellissimo e accurato sito Il Regno dei Fanes curato da Adriano Vanin dove si trova anche un importante bibliografia e da cui sono tratte le descrizioni in corsivo dei vari luoghi (ho volutamente lasciato attivi alcuni link che rimandano al sito). Questo nome è divenuto poi un toponimo: l'Alpe di Fanes è infatti un imponente quanto bellissimo catino dolomitico i cui margini scendono a strapiombo verso la Val Badia. La zona fa parte del Parco Regionale del Fanes Senes Braies, una zona incantevole che ho, sommariamente visitato (con una bimba piccola e tre ernie più di tanto non mi è stato possibile),  durante le vacanze estive, una delle più belle della mia vita.
Lo scopo di questa introduzione è semplicemente quello di pubblicare alcune fotografie che ho scattato durante la vacanza, sperando di poter trasmettere a voi lo spirito di quei luoghi magnifici, o anche solo un immagine (cliccare sull’immagine per ingrandire).

San Vigilio di Marebbe - Panorama

Lago di Braies
"Ogni anno, in una notte di luna, la regina e Lujanta fanno in barca il giro del lago di Braies, uscendo dalla porta di roccia che ha dato il nome ladino (Sass dla Porta) alla Croda del Becco. Esse attendono che il nipote della regina ritorni con le frecce infallibili. Ma questi non arriva mai. E un giorno scocca la “grande ora”: dai monti risuonano le trombe d’argento. Ma non c’è nessuno a rispondere al loro appello. La regina le ascolta per l’ultima volta, poi scende a dormire per sempre sul fondo del lago. Ma un giorno arriverà il “tempo promesso” in cui tutti risorgeranno per vivere in pace".
 
Lago di Braies
Lago di BraiesLago di Braies
Lago di Braies

Senes
Costituiscono un grande altopiano carsificato, a quote comprese tra i 2000 ed i 2300 metri, che si estende tra il monte Sella di Sennes, ad ovest, ed il gruppo della Croda Rossa, ad est. Il lato settentrionale è delimitato da una serie di rilievi, tra cui spicca la Croda del Becco, strapiombanti sulla val Foresta ed il lago di Braies; quello meridionale dalla val dai Tamersc - val di Rudo - Pederù.

Parco Senes Fanes BraiesParco Senes Fanes Braies
Parco Senes Fanes Braies
Parco Senes Fanes Braies

Fanes
Strano a dirsi, le alpi di Fanes non sono direttamente menzionate come sito di particolari avvenimenti della leggenda, anche se è pressochè certo che facessero parte del territorio di caccia o di pascolo dei Fanes stessi. I nomi delle alpi, grande e piccola, sono legati all'importanza economica degli alpeggi e delle relative malghe.

Fanes - Rifugio
Fanes - Vista dal rifugio Fanes
Parco Senes Fanes Braies
Parco Senes Fanes Braies
Parco Senes Fanes BraiesParco Senes Fanes Braies

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