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domenica 15 agosto 2010

Uno strano senso del pudore

A volte ritornano, e d'altra parte come potrebbe essere altrimenti. 
Oggi è la volta del criminologo e psichiatra Francesco Bruno, noto oltre per le sue comparsate negli "eccellenti" programmi di approfondimento delle Tv nazionali (quelle basate sulla rissa tanto per intenderci), anche per la sua omofobia di stampo cattolico oltranzista.
Talmente oltranzista da essere smentito persino dal Presidente dell'Associazione Italiana Psichiatri e Psicologi  Cattolici Italiani. 
In effetti la credibilità professionale di codesto individuo è inversamente proporzionale alla sua presenza in Tv e visto che ormai può a tutti gli effetti considerarsi uno showman, è tutta un dire.
D'altra parte basta seguire una sua qualunque intervista per rendersi conto che il soggetto non è in grado di formulare un discorso di senso compiuto senza cadere in contraddizione logica con sé stesso. 
Uno stralcio esemplificativo: 
...l’omosessualità è una patologia che deriva da un grave disordine e da una mentalità deviata e talvolta viziosa, ecco credo che si possa parlare, senza offesa, di omosessualità come lebbra etica.
Perché mai in effetti uno tacciato di essere mentalmente disordinato e praticare una lebbra etica dovrebbe mai sentirsi offeso? Suvvia!
Ma veniamo all'argomento odierno.
Al criminologo viene chiesto un parere, scontato ovviamente vista l'ottusità dell'individuo, circa l'allontanamento di una coppia omosessuale da uno stabilimento balneare in quanto rei di essersi scambiati dei baci.
Vediamo un po' la risposta:
 " sin dai tempi di Adamo ed Eva, con la foglia di fico, era ben chiaro il senso del pudore, tanto che la sensibilità giuridica ha persino ritenuto di configurare un reato".
La prende alla lontana, il Dott. Bruno, andando a scomodare persino i miti! Ma per lui da buon credente i miti sono storia. Peccato per lui che è la realtà che lo smentisce. Il senso del pudore, infatti,  nasce all'interno di una cultura, con sensibilità differenti da popolo a popolo.

Donne Africane

Probabilmente tale sensibilità è derivata anche da determinate esigenze, ad esempio di carattere climatico. Nelle aree tropicali del pianeta il senso del pudore è assai differente rispetto a quello sviluppato nelle zone temperate o fredde o ancorché torride, dove coprirsi diventa vitale.
Indios dellAmazzonia
Nelle prime la nudità è tutt'altro che reato, a meno che non vi siano tabù introdotti da religioni e quindi culture esterne.
Persino dalle nostre parti il senso del pudore ha gradazioni diverse, basti pensare alla nudità dei bambini: gli infanti non provano vergogna della propria nudità né gli adulti sono infastiditi nel vedere un bimbo, ad esempio in spiaggia  senza costume. O, altro esempio, non credo che vi siano molte persone che evitino di acquistare una rivista solo perché vi sono all'interno articoli o pubblicità dove compaiono dei nudi. O ancora, a parte gli idioti, ormai nessuno si scandalizza più nel vedere una donna allattare al seno.
Va da sé, poi, che quei fessi di Adamo ed Eva sono miti inventati da qualche parte nell'area mediorientale e rielaborati dagli Ebrei a cavallo tra il VI e il V secolo AC, con buona pace del Dott Bruno. Al quale sarebbe interessante chiedere il nesso tra il pudore della nudità e quello del bacio.
Comunque il criminologo continua:
 "Ora, con il passar degli anni questa idea si é affievolita e siamo arrivati ad una società che vede come normali cose che in altre circostanze non lo erano. Non dico che sia giusto o sbagliato, ma lo svolgimento é quello. Se dunque prima il bacio tra due fidanzati etero era considerato oltraggioso, oggi non lo é e credo che sia giusto, purché sia limitato a questo e non ad altre intemperanze che offendono sia loro che chi li sta a guardare, loro malgrado"
Dani della Nuova Guinea Indonesiana
Ecco servita la contraddizione. Una volta in effetti persino scambiarsi uno sguardo poteva risultare impudico. In molte società fortemente condizionate dall'aspetto religioso, uomini e donne vivono in stanze separate proprio per evitare qualunque tipo di promiscuità. Ricordo mia madre commentare un po' risentita il fatto che due adolescenti si scambiassero baci sulla panchina di un parco. Trent'anni fa. Ora, probabilmente non li noterebbe nemmeno. La società muta, e con lei molte cose che prima erano sacre perdono di significato o ne assumono di nuovi. Spesso,ciò che prima era morale oggi è diventato bigottismo.
Tuttavia non si può ragionare come fa il Dr. Bruno pensando di congelare il tempo al presente. Altrimenti si rischia di diventare come lo stesso criminologo: vecchi, in senso di mentalità.
Premesso che anche io mi sento a disagio nell'assistere ad un bacio omosessuale, considero tale impaccio una mia tara. Tara che verrà superata dalle generazioni future, come la mia ha superato il moralismo che prevedeva la repressione dei sentimenti nel nome di un ipocrisia vera e propria.
Spencer Tunick
Ovvio, noi allora, come i gay oggi, esagerammo in alcune manifestazioni: è l'elementare spirito di ribellione, che negli omosessuali spesso si mischia, o meglio si somma,  con una componente esibizionista che urterebbe a prescindere.
Oggi, per usare un eufemismo, oltraggioso potrebbe essere il metodo di ragionamento , se così vogliamo definirlo, del Dr. Bruno:
(Il Bacio Gay) in una sfilata folkloristica, perché di quello si tratta, come il Gay Pride sarebbe ritenuto normale visto il contesto nel quale ci sta da aspettarselo, ma in un luogo normale, in una situazione normale come una trattoria di famiglia o una spiaggia frequentata da gente serena, quella manifestazione turba ed é giusto.
(...) Ecco, gli scienziati della Organizzazione Mondiale della sanità dovrebbero prendere atto di queste cose invece di parlare da soloni. Se la gente ha reazioni simili significa che ritiene la pratica omosessuale una cosa contraria alla natura
Se la gente ha reazioni simili è perché l'omosessualità palese è per di più una novità che peraltro cozza con una serie di tabù inculcati dalla religione nei secoli. Di fronte alla novità si rimane spiazzati, bisogna avere tempo di digerirla. Ma evidentemente il criminologo showman si crede al di sopra di tutti i medici dell'OMS, poverino, è un genio incompreso.

Ma il pudico psichiatra, tanto ligio alla morale cattolica cosa ha fatto per sbloccare alcuni suoi pazienti agevolandoli emotivamente?
Fino a circa quindici anni fa mandavo alcuni pazienti afflitti da blocchi psicologici da alcune prostitute per fare in modo che conoscessero il sesso e la sfera femminile.
Senza offesa per le donne naturalmente.
Oggi non posso piu' prescrivere questo tipo di cure per due motivi: in primo luogo non ci sono piu' questo tipo di professioniste che stabiliscono con il partner un rapporto di tipo familiare, poi sono cambiati i giovani.
Per Giove! Da dove verrà mai l'idea che le prostitute stabilivano con il cliente un rapporto di tipo familiare ? Quale tipo di esperienza personale dava al Dr Bruno questa certezza?
La normalita' e' andare con le prostitute, chi non c'e' mai andato secondo me non e' normale. Sia chiaro oggi lo rifarei nonostante il DDL Carfagna 
Ecco cari amici lettori, se volete essere normali non cercate una persona da amare e che vi ami, andate a puttane.
Insieme al senso del pudore di questo showman.

Un uomo, una morale.

Fonti :
Pontifex
Italpress (Rai Community)

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