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martedì 27 gennaio 2015

Perchè Tsipras fallirà


Fischia il vento e infuria la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir


Ecco, penserete voi, il solito tuttologo ci illuminerà con strabilianti tesi più o meno campate. 
Le solite chiacchiere di politica. 
Nulla di tutto ciò.
Per dirla tutta non credo neppure di avere elementi per poter giudicare in modo corretto e, il titolo, lo svelo sin da ora, altro non è che una provocazione.
Non so neppure se spero che Tsipras riesca o meno nei suoi intenti, almeno con le tattiche fino ad ora sbandierate in campagna elettorale.
Ciò che invece mi preme è prendere spunto su determinati comportamenti: al solito ciò che mi incuriosisce non sono le idee, ma l'uomo. E qui qualche dubbio mi sovviene.

domenica 20 gennaio 2013

Versus Voyager


Qualche giorno fa mi è arrivata la proposta di aderire ad una petizione on line, affinché la Rai smetta di produrre e trasmettere la nota trasmissione di intrattenimento "Voyager", condotta da Roberto Giacobbo.
Ho deciso di aderirvi, non tanto per mera convinzione che fosse opportuno far tacere una voce, anzi, a dirla tutta, dovessero chiuderla, davvero sarei dispiaciuto, almeno tanto quanto un autore di satira nostrano il giorno dopo la dipartita di Berlusconi.

venerdì 18 marzo 2011

Cristiani (fanatici) menagramo


Direste mai che una creatura con questo bel faccino non abbia nient'altro da fare che predire catastrofi, sangue, guerre e ogni forma di sciagura?
Io no, anche solo per rispetto.
Ma qualcuno che in lei crede, sì.

mercoledì 16 marzo 2011

Avvoltoi, sciacalli, iene ed allocchi

Io davvero non li capisco i complottisti: o sono tardi di natura e usano male quei pochi neuroni funzionanti o si dovrebbe pensare a una malattia degenerativa che colpisca il cervello.
Intendiamoci, penso che sia normale, nella vita, prendere abbagli, credere in cose sbagliate soprattutto quando queste non sono tangibili. L'esempio specifico che mi viene in mente è la religione: nessuno ha le prove di ciò in cui crede, però ci crede. Ed essendoci parecchie religioni la maggior parte ( se non tutte) sono balle.
Ma se nel metafisico la cosa può avere un senso, nel materiale è piuttosto da sciocchi pensare a teorie strampalate per giustificare avvenimenti, pur difficili da accettare come le tragedie. 
Da sciocchi se tutto va bene perché quando però l'odore del sangue si libra nell'aria, subito sulla tragedia si fiondano tre tipologie di persone: gli sciacalli, gli avvoltoi e gli allocchi e iene.

sabato 30 ottobre 2010

Occultatore

Ho da poco scoperto di essere un "occultatore". 
Per inciso, gli "Occultatori" sarebbero:
coloro che agiscono a danno della verità. Alcuni di essi hanno un certo credito presso il pubblico e prendono vantaggio da tale posizione per nascondere la verità dei fatti.



(tratto da Gli Occultatori)
Per la precisione sono stato annoverato tra gli "Enemies" dei Tanker Enemy, alias i fratelli Marcianò, due signori (per modo di dire), che sperano di poter vivere senza lavorare cavalcando l'idea che ci sia nel mondo una sorta di Ordine occulto che si adopera per sottomettere le popolazioni attraverso l'irrorazione di chissà quali sostanze rilasciate nelle scie degli aerei.



Ciò farebbe del sottoscritto, se non un agente vero e proprio, un aspirante agente di questo Servizio supersegretissimo (di cui, beninteso, i Marcianò conoscono l'identità!)
Beh, dico io, se lo fossi davvero, proporrei ai miei superiori i classici metodi per far sparire i signori Marcianò, quelli raccontati in molti film e in molti libri del genere Spy: un finto incidente d'auto, montare un delitto o quello che meglio aggrada la paranoia dei due . Insomma, non perderei tempo a debunkare le loro scempiaggini (cosa che tra l'altro non faccio non avendo competenze tecniche, mi limito al più a commentare in qualche blog di debunker) quando si potrebbe risolvere il problema alla radice.


lunedì 18 ottobre 2010

Crop Circles & Sindone


In ogni trasmissione, sito, forum, blog che spaccia misteri, non può non esserci qualche cosa che abbia a che vedere con la Sindone. AltroGiornale  non è da meno, anzi, se vogliamo riesce ad essere di più
L'introduzione è da manuale: 
Nonostante vi siano prove in tutto il mondo, condizioni morfologiche ed energetiche speciali, fanno dell'Inghilterra un luogo particolarmente adatto alla manifestazione dei cerchi nel grano.
Già dalle prime otto parole, infatti, si può avere idea del livello di cialtronaggine di chi scrive: cosa vuol dire "ci sono prove in tutto il mondo"? Ma è l'intera frase che, a ben vedere, manca si senso.

venerdì 21 maggio 2010

Fatima, Pedofilia e Annozero

Lo scandalo pedofilia nella Chiesa Cattolica ha raggiunto probabilmente il suo apice ed è ormai talmente difficile da controllare (ne sono una riprova le infelici uscite di alti prelati), da costringere il Papa ad un intervento tanto richiesto quanto fortunatamente chiarificatore. Lo è a tal punto da far rivedere, per lo meno nell'essenza, le sue stesse parole sul tema del terzo segreto di Fatima. Infatti come si può leggere nel sito del Vaticano, l'allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Card. Joseph Ratzinger diceva che:
"Innanzitutto dobbiamo affermare con il Cardinale Sodano: « ... le vicende a cui fa riferimento la terza parte del « segreto » di Fatima sembrano ormai appartenere al passato ». Nella misura in cui singoli eventi vengono rappresentati, essi ormai appartengono al passato. Chi aveva atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla fine del mondo o sul futuro corso della storia, deve rimanere deluso. Fatima non ci offre tali appagamenti della nostra curiosità, come del resto in generale la fede cristiana non vuole e non può essere pastura per la nostra curiosità".
Invece oggi l'interpretazione dello stesso, divenuto nel frattempo Pontefice, pur muovendosi con estrema cautela diviene:
"Il soggetto è determinato dalle sue condizioni storiche, personali, temperamentali, e quindi traduce il grande impulso soprannaturale nelle sue possibilità di vedere, di immaginare, di esprimere, ma in queste espressioni, formate dal soggetto, si nasconde un contenuto che va oltre, più profondo, e solo nel corso della storia possiamo vedere tutta la profondità, che era - diciamo – “vestita” in questa visione possibile alle persone concrete. Così direi, anche qui, oltre questa grande visione della sofferenza del Papa, che possiamo in prima istanza riferire a Papa Giovanni Paolo II, sono indicate realtà del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano. Perciò è vero che oltre il momento indicato nella visione, si parla, si vede la necessità di una passione della Chiesa, che naturalmente si riflette nella persona del Papa, ma il Papa sta per la Chiesa e quindi sono sofferenze della Chiesa che si annunciano. Il Signore ci ha detto che la Chiesa sarebbe stata sempre sofferente, in modi diversi, fino alla fine del mondo. L’importante è che il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioè conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtù teologali: fede, speranza e carità. Così vediamo qui la vera e fondamentale risposta che la Chiesa deve dare, che noi, ogni singolo, dobbiamo dare in questa situazione. Quanto alle novità che possiamo oggi scoprire in questo messaggio, vi è anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Con una parola, dobbiamo ri-imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza e le virtù teologali".
Il discorso di Ratzinger è un ammissione di colpe senza se e senza ma, distante anni luce dalle tesi degli omuncoli che si preoccupano di stilare statistiche per vedere se la percentuale di pedofili tra i preti è maggiore o minore di quella di altri rappresentanti, diciamo così, della concorrenza, quasi che una percentuale minore potesse in qualche modo negare o per lo meno attenuare il caso e la sofferenza delle vittime.
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