Ad Expando

venerdì 15 febbraio 2002

Viltà



Un altro giorno
Stanco
Si accascia.

Dio,
Fa che divenga notte.

Rimembranze
Si susseguono nella mente
Ma son pensieri di vacuità:
Non v’è molto di vero in un ricordo
Solo sapori dolciastri,
Filtrati,
Confezioni di felicità virtuale.

Così,
Solo,
Mi accosto alla tenebra,
Inerme,
Per dimenticare la nostra miseria.

La viltà dell’indifferenza
E’ il piatto
Su cui viene servito
Ogni nostro dolore.

Avessimo almeno il coraggio di amare





Seregno, 15 febbraio 2002






giovedì 14 febbraio 2002

L’albero della Vita (in memoria del 11 settembre)




.
Ridondanze
nell'infinito,
Cogliemmo la mela.

Ed ecco,
l’Uomo nel pianto,
Sorpreso a guardare nel cielo
Il frutto dell’odio.

Un sospiro 
Sospeso,
Schiantato,
Nel grigio 
Di questi giorni d’asfalto.

“Moriranno di rimpianti
Come ogni uomo,
Come ogni ricordo 
Ricordato dall'uomo”.

E noi a guardare.

Come sogni
Di torri cadute
Rimanemmo lì
A respirare la morte,

Anime spezzate
Spazzate dal vento.


Seregno, 14 febbraio 2002






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