Non si parla di vite, uomini, donne, ma di "occupati". Siamo parte di "strutture produttive", siamo "capitale" umano.
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giovedì 8 marzo 2012
giovedì 25 novembre 2010
Violenze e Mutilazioni
25 Novembre - Giornata mondiale contro la violenza sulle donne - ![]() |
25 Novembre - Giornata mondiale contro la violenza sulle donne |
Le mutilazioni di cui parlo sono quelle agli organi genitali, una pratica aberrante che coinvolge un numero spropositato di donne e bambine, si stima tra i 100 e i 140 milioni.
Vi sono molteplici ragioni che portano a questo abominio, e vanno ricercate per lo più nell'ignoranza cui non esiste giustificazione culturale.
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Mappa della diffusione delle mutilazioni genitali femminili in Africa - ©OMS/ONU |
lunedì 31 maggio 2010
Gli eredi di Giuda
Tempo fa avevo visto questo video sul Blog "Il Censore" e l'avevo semplicemente commentato come esilarante, perché in fondo lo è, anche se ovviamente sarebbe stato opportuno analizzare i problemi, quanto mai reali che questo video satirico propone. Se ne potrebbero aggiungere molti altri, magari la statua di quattro metri che il Vescovo Pierro ha deciso di regalarsi ( con i soldi della diocesi...) per auto celebrarsi e via di questo passo.
Ieri sera a Report (qui il link della trasmissione, qui il testo), è stato trattato il tema dell'economia dello Stato del Vaticano e se ne sono viste delle belle.
Ieri sera a Report (qui il link della trasmissione, qui il testo), è stato trattato il tema dell'economia dello Stato del Vaticano e se ne sono viste delle belle.
mercoledì 24 marzo 2010
Teatro : oltre il silenzio
Si tratta del video promozionale del progetto "Oltre il Silenzio" dell'Associazione Culturale Li.Fra con la quale collaboro come fotografo. La Li.Fra è attualmente impegnata nella rappresentazione teatrale di "From Medea".
Altri link per chi fosse interessato:
Superando.it
Associazione Luca Coscioni
FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi).
lunedì 8 marzo 2010
(From) Medea
Ci sono alcune che a vederle così , fredde come i ghiacciai, sembrano bottiglie lanciate da una nave, ma senza un messaggio arrotolato dentro.
Ci sono quelle che gridano e quelle che di cui non ho mai sentito il suono della voce.
Ci sono quelle affettuose, che ti vengono vicino, che ti scaldano e hanno un buon profumo.
Ci sono quelle che non si lavano e ti passano davanti come correnti fredde, facendoti venire i brividi.
Ma tutte, tutte quante, sono le migliore amiche che io abbia avuto.
Guardo le cosce stanche, le borse sotto gli occhi, le mani....di donne così fragili da mettermi in soggezione, e penso che non esiste al mondo una roccia che un giorno non si sbriciola, dentro o fuori, sia che si veda, sia che non si veda.
E mi sorprendo ancora, di quanto possa essere ostinato e resistente il cuore di una donna.
Tratto dall'opera teatrale "From Medea" di Grazia Versani
Mi rendo conto sia un modo anomalo per festeggiare l'8 marzo (a proposito, un abbraccio a tutte le donne), quello di riportare alcune frasi tratte dall'opera teatrale From Medea, proposta dall'associazione culturale Li.Fra. Non fosse perché l'opera si incentra sulla vicenda di quattro donne, Marga, Vincenza, Eloisa e Rina, tutte colpevoli di infanticidio.
Un argomento forte, a tratti sconvolgente per la sua crudezza, sorretta dall'enfasi interpretativa delle attrici, bravissime, ma capace di sorprendere con momenti easy quasi a ricordare che al di là delle colpe, permane il diritto di continuare a vivere.
Un argomento forte, a tratti sconvolgente per la sua crudezza, sorretta dall'enfasi interpretativa delle attrici, bravissime, ma capace di sorprendere con momenti easy quasi a ricordare che al di là delle colpe, permane il diritto di continuare a vivere.
…ma cosa devo fare? Non ho ancora trent’anni. Non posso avere altri ricordi? devo vivere con quelli che ho? Mi fanno schifo quelli che ho.Più nessun amore per me? …Come se ne avessi avuto…Si, ne ho avuto.Da mia figlia. L’amavo più di quanto amassi me. Non uscivo mai senza controllare che fosse tutto a posto, che lei stesse bene. E lei stava bene, stava sempre bene. E quando l’ho spinta sott’acqua mentre le facevo il bagno, cosa credi? Volevo…si …io volevo che lei…
Vivendo l’opera, non può non sovvenire la differenza di approccio tra l’arte teatrale e le campagne sensazionalistiche dei media, ove tra titoloni e modellini si cerca di vendere il colpevole, totalmente incuranti del dramma vissuto dalla famiglia e dalla donna stessa.
L’opera infatti inizia introducendo le storie delle quattro donne e prosegue raccontandoci le quattro vite spezzate che si trascinano in un’atmosfera di finta normalità, molto, troppo simile a quella che in realtà circonda tutti noi.
Non voglio rivelare altro, il consiglio vivo è quello di andare a vedere l’opera, merita per i contenuti, per l’ottima regia e per la bravura delle attrici.
Personaggi
Personaggi
Vincenza, sembra la più forte, unica delle quattro aggrappata alla fede. Scrive ai due figli rimasti il suo devastante desiderio d'amore.
Eloisa è la più diretta e passionale, nascosta dietro un irritante cinismo, continua a negare di aver ucciso il proprio figlio, ma è tradita dalla propria nevrosi.
Rina è l'anima fragile, troppo giovane per capire o forse anche solo per accettare.
Marga è l'ultima arrivata, è una donna lucida e intelligente ma che non è mai stata in grado di provare sentimenti.
Va dato merito alla Li.Fra di aver pensato e realizzato un bellissimo progetto che va al di là dell’opera teatrale: alla prima, al teatro Fumagalli di Vighizzolo di Cantù infatti “From Medea” è stata titolata per i non udenti con degli schermi sapientemente inseriti nel palco, le cui scritte erano di colore diverso per ogni attrice.
Il progetto denominato “Oltre il silenzio” mira a rompere l’ennesima barriera che impedisce ai diversamente abili di accedere all’arte. Un plauso vanno a Lisa e Sara Girelli e a Francesco Montingelli per il lavoro fatto e per il grande cuore.
PS: le foto sono del sottoscritto.
PPS: auguri a tutte le donne.
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