Ad Expando

venerdì 17 novembre 1995

Amico (Dedicato a Claudio B.)



Sussulta il cuore
Al ciel che trema,
Tra le lacrime
Presenza.
Mi prendi per mano
E la notte scema

Amico
In questa stanza buia
Come un pensiero triste
Grazie a Dio ci sei tu



Seregno (MI), 17 novembre 1995







giovedì 9 novembre 1995

Il Giullare



Canti più non ho
Per le pallide stelle
Luci fatue 
Di certezze taciute. 

È il passato 
Il segreto 
L’inerzia del vivere mio; 
Il presente è morire. 

Non l’ho forse udita? 

Puttana 
La morte mi chiama 
Con voce suadente. 
Devo forse negarmi 
S’io altro non sono 
Del vento tra i rami 
Un sospiro 
Ambascia, talvolta 
Di tetra novella, 
O abbraccio 
Di amico consiglio? 

Ah! Che triste menzogna: 
Se vero è aria 
Del mio spirto l’essenza, 
Perché dunque anelare il ritorno 
Del titano figliuol di Giapeto 
Che nel cuore, crogiolo, deponga 
Infine 
La bramata scintilla? 

Canti più non ho 
Per la pallida luna 
E mi spengo 
Divorato 
Dalle fauci notturne. 

Io, giullare 
A voi rendo lo scettro 
E silenzio è il mio inchino. 

Seregno, 9 Novembre 1995







APPUNTI DI VIAGGIO
Sono passati così tanti anni che non ricordo più nemmeno l'esatto motivo per cui scrissi queste parole, di certo, doveva essere un momento particolarmente buio. Il 21 settembre 2006 la dedicai ad una donna (nikname "Voce"), peraltro sconosciuta, di cui seguivo le vicende nel suo blog, ormai chiuso. Le sue vicende mi avevano colpito: il suo desiderio di divenire madre anche se al momento senza partner, la malattia che glie lo impediva, i viaggi della speranza in Spagna per l'inseminazione. Il tutto riportato sul blog con uno stile impeccabile, pieno di una passione che trasudava una sincera e bellissima umanità.
Le parole che usai per la dedica: 
Per una Voce sconosciuta, perchè a volte scrivere davvero esorcizza il nostro male. Perché rileggendo si vivificano le memorie; perché le nostre pagine sono volti, grida e  immagini di attimi che anche se di disperazione e odio, illustrano e cantano  l'inestimabile valore della vita. Perché solo chi si è perduto nella tenebra può avere la forza di dipingere il volto del buio.

giovedì 12 ottobre 1995

Magnificat



Vivi danzando 
Anima mia 
Lodando i fiori 
Degli attimi presenti,
Perché ascolta: 

C’è di nuovo il Canto 
E musiche di nuovo 
Attorno al fuoco; 

Son elfi e fate 
E lei la fata mia 
Nel sonno 
Di magico risplende. 

Magnifica il suo volto 
Mia poesia 
E sospira i tremiti 
Di ansiosa voluttà 
Che percorron la sua pelle 
Di vergine 
Riflesso d’Eden. 

Gli occhi suoi son scrigno 
Di scintillar d’oro e di stelle 
E nel suo crine 
Prigioniera 
V’è una tenebra mirabile. 
Rendete gloria a vita nova 
E tale vita sia nuovo canto 
Per lodare tutto 
E il sole, 
Che immenso le riluce in viso. 

Gloria alle ombre 
Gingilli misteriosi 
al suo mistico fascino, 
e gloria a questa notte 
placida e accogliente 
di filastrocche e sogni, 
Suoi ricordi in una culla. 

Lodati siano il vento, 
Nutrimento arcano, 
E il silenzio 
Che mi da spazi immensurabili 
Perché io la possa amare. 

Lodato sia il giardino, 
festa di colori, 
l’autunno 
e l’albero proibito.

Rendete grazie 
pensieri miei tutti 
a colei che Edera 
a voi s’avvinghia, 
energia di selve antiche 
ad antiche pietre di una torre 
sempre più solingo stendardo 
di evi ormai velati. 

Verserò in lei 
La vita, 
Calice Divino, 
Fulgida Dea, 
che l’Eterno annulla al solo gesto 
ed Infinito soave ricrea 
col suo unico 
delicatissimo 
sguardo del risveglio. 



Seregno, 12 ottobre 1995 







lunedì 11 settembre 1995

Muqdisho



La terra è impregnata di sangue
E di sangue trasuda ogni casa
Ed ogni via ha una voce che langue
A ogni porta una donna che trema


Seregno, 11 settembre 1995









domenica 10 settembre 1995

Morgana (Dedicato ad Ileana)


Arde
Il fuoco di Samaine
E della luna, imago
È il volto tuo
Morgana la Fata,
Capelli di cielo notturno.

Sfiorarti vorrei
Con leggera carezza di vento
Io libero prigioniero
Dei tuoi occhi soavi.

( è volere di Dio
la tua pelle rugiada?)

e così, mio cuore
nulla v'è
se non di te riflesso
e fuoco di poesia
ardo di te.


Seregno (MI), 10 settembre 1995









domenica 3 settembre 1995

L'illusione dell'anima mia



Maree silenti del cielo
Addensano nuvole inquiete
E s'adombrano i pascoli verdi
E s'affanna il respiro dei monti
Mentre godo della pace agognata
E sospiro i segreti
Desideri d'azzurro.

Piove.
La pioggia accompagna
La musica di un rivo argentato:
E' soave il suon che ne nasce
E vi rimango rapito
Che mi par di pulsare col mondo
O di esser del mondo vestito.

Poi in un eco di luce,
Misero uomo, comprendo:

Tutto è illusione,
E questo tutto-poesia
E' sol l'illusione dell'anima mia.


Chiesa V. (SO), 3 settembre 1995












giovedì 10 agosto 1995

Relitto



Ispiratemi,
O furie
Dell'empia follia.
La forza che cerco
E' il delirio.

Annichilito è il mio io
Ed io più non sopporto.

Qual è dunque il destino
Del bimbo
Che ha perduto la strada?

Nel labirinto
Dove ogni virtù è corrotta
L'unica luce che guida
È il freddo bagliore
Degli occhi della Morte.

Ma, forse vile,
Da quel lume rifuggo
E selvaggio,
Ritorno tenebra
A scavar con le unghie la tenebra,
Che son uomo
E mi tocca di vivere.


Seregno (MI), 10 agosto 1995





domenica 6 agosto 1995

Novilunio sul Lago



'Sì dolce è languire
Alla brezza
Che sussurra leggera
Tra i flutti ove il sole s'affoga
Mentre il cielo si riveste di sera.

Ma d'incanto l'incanto ritorna
Nei sospiri di luce di un'onda
Dove odo di parole nascoste
Dove trovo i pensieri taciuti
Dove vedo e rivedo il suo viso
Su cui la mia vita si è infranta
Come su scogli di dolore.

Così,
Per un attimo siedo,
Confuso,
Nell'infinito,
Spiegando le vele
Alla mia nave di malinconia.

Dubbi e pensieri s'allontanano
Inerti
Dietro una scia di notturno silenzio,
E mi rimane
Inattesa poesia
Il riverbero delle stelle
Dentro lo specchio incantato
Di questo lago di meraviglie.


Como, 6 agosto 1995






domenica 25 giugno 1995

Metamorfosi



Quel suono,
Respiro di vento
Di nuovo ridonda
Nel candido cielo
Ed io
Lento
Divento nel bosco.

Bagliore di placida fiamma
Illumina tenue il sentiero
Ove io ero
Tra ombre di salici e ontani
Nel profumo di candide rose,
Ed il canto di un tordo in amore
Riecheggia
Tra le madide foglie
Tenere e verdi
E tra l'erba.

Fiamma e vento
Un ruscello
L'energia della terra
L'indomita linfa dell'essere
E' nel mio sangue
Ed io sono il mondo.



Seregno (MI), 23 giugno 1995









giovedì 25 maggio 1995

Fata




Notte di bagliori
E ombre
Di croci silenti.

Soffusi aliti
Mi trapassano
Sull'antico viale
Della città arborea.

Il crepitio vivo
Di foglie morte
A quei venti sussurra:
La Morte viva
Osserva
La Vita morire
E divenire canto
Tra i rami di un cedro
E danza
Nei tuoi passi di fata.

Il mistero della notte
Allontana il dolore
E alla luce del tuo viso
Di felicità
Io sono un dio.



Rumo (TN), 25 maggio 1995







Profumo di fiori del Mattino



Crepuscolo di solitudine.

Ed io
Finalmente
Odo
L’Immensità Che Respira
Dentro di me, scandire
Il tuo nome d’amore.

Ora attendo un mattino di luce
E colore
Per di nuovo svanire
Nel tuo caldo e inebriante
Dolcissimo
Profumare di fiore.


Rumo (Tn), 25 maggio 1995








sabato 20 maggio 1995

Abeer



Invano la notte ho invocato
Che tenebrosa occultasse
Il mio io al cuore
Al velo maliardo che acceca
Gli occhi
Di nuovi dolori

Ma poi sei giunta
Tu
Vibrar d’arpe lontane
Musica di Faeria
Armonia di languidi sogni.
E immemore ormai
Io mi riscopro, primavera,
Ad annegare nel tuo inebriante
Profumo
Di Fiore del mattino.



Jeddah, 20 marzo 1995










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