Ad Expando

mercoledì 2 novembre 2011

Domande.

Come semplice cittadino, completamente ignaro delle dinamiche della finanza (ma mi chiedo se qualcuno possa dire di conoscerle realmente), mi sovvengono alcuni dubbi sull'attuale crisi economica.

  • Partiamo dalla Grecia, uno Paese in Stato vegetativo, a tutti gli effetti fallito (il tasso d'interesse applicato al debito sarebbe oltre il 20%: insostenibile) il cui tentennamento sugli aiuti ha favorito esattamente ciò che doveva essere l'obiettivo: evitare il contagio o, se vogliamo, l'effetto domino. Con un aggravante paradossale: ieri, a causa della scarsa lungimiranza dell'asse franco tedesco, sono stati bruciati centinaia di miliardi di € con i quali si poteva probabilmente, non tanto aiutare la Grecia, ma rifarla a nuovo. Ma siamo davvero certi che Sarkozy e Merkel siano tanto meglio dei nostri (a parte che Sarkozy mi pare un Berluschino d'oltralpe...) derelitti politici?
  • In Italia si parla del forte coinvolgimento di Germania e Francia, per mezzo delle principali banche, nell'affaire ellenico; contemporaneamente però, a subire declassamenti e sconquassamenti sono anche i nostri istituti di credito. Banche che, tra l'altro,  l'attuale governo già aiutò abbondantemente nella precedente ondata di crisi quando fallì Lehman Brothers nonostante lo stesso governo spergiurava che esse erano sempre sanissime e scarsamente coinvolte nei disastri di oltre oceano. Allo stesso tempo continuano a raccontarci che siamo un popolo di risparmiatori, sebbene cresca l'indebitamento nonché le paginate della stampa dedicate alle famiglie che non riescono più a risparmiare e che faticano a tirare a fine mese. Ma queste banche sono sane o no? E se lo sono, perché le imprese lamentano difficoltà di accesso al credito?
  • La Grecia ha deciso che sottoporrà a referendum le richieste dell'Europa in cambio degli aiuti. Qualche particolare: i greci hanno subito parecchio, decurtazione dello stipendio, perdita dei posti di lavoro e via dicendo. Ma gli aiuti li hanno già avuti e altri stanno arrivando. Il referendum invece lo faranno a gennaio: in sostanza ora prendono gli aiuti, calcolati per pagare i costi dello Stato fino a dicembre 2011 e a gennaio 2012 potrebbero anche dire: "Grazie tanto ma altri tagli non ne facciamo, piuttosto usciamo dall'Unione". Delle due l'una : o non ho capito nulla io (probabile) o in Europa c'è un epidemia di imbecilli.
  • Dimentichiamo per un attimo le supposte malefatte del Premier, fingiamo di credere che siano tutte invenzioni della stampa bolscevica e concentriamoci solo sull'aspetto prettamente politico e sull'atteggiamento tenuto da lui e dal suo governo nei confronti della crisi internazionale. Due anni fa la crisi era passata, se c'era era solo colpa dei pessimisti. La soluzione, parole sue era ricominciare a consumare. Allo stesso tempo però doveva aprire le casse della provvidenza sociale per far fronte ad una richiesta di cassa integrazione senza precedenti e si sa i cassaintegrati hanno qualche problema ad incrementare i consumi. Poi il peggio, che in realtà non avrebbe nemmeno dovuto esistere a detta di berlusconi,  sembrò passare, fino al terremoto greco e ai disastri estivi. Manovre, manovrine, risanamenti a conto zero, paventati condoni, patrimoniali e quant'altro. Poi l'annuncio che non c'era fretta di dare risposte ai mercati e all'Europa, che c'era tempo, che bisognava concentrarsi a fare leggi anti intercettazioni, salvo poi presentare in fretta e furia, giusto perché c'era tempo, una letterina informale con qualche promessa qua e là che mi sa tanto di "contratto con gli italiani", ovviamente inutile, e il successivo bisogno di fare un altra letterina per il G20 sempre in fretta e furia e sempre perché c'era tempo, con la speranza che serva a qualcosa altrimenti la prossima mi sa che la mandiamo direttamente a Babbo Natale e almeno lì di fretta non ce n'è. Visti il tempismo, la lungimiranza, la facoltà di discernere l'utile dal necessario, siamo proprio sicuri che un uomo del genere sia la figura giusta a cui demandare il governo della Nazione?
  • Tremonti è considerato (dai suoi) un genio con un pessimo carattere. Ma è un "genio"? Quello che voglio dire è che nel tagliare a destra e a manca senza soppesare nulla ma solo al fine di far quadrare il bilancio, questa è la sensazione mia e, pare, del resto del consiglio dei Ministri, può andare bene alla massaia, ma dal "super" Ministro dell'Economia qualcosa in più ci si dovrebbe aspettare. Soprattutto da un genio. E invece tagli, all'ambiente (e poi crollano le montagne), alla cultura che non da da mangiare (e poi crollano i siti archeologici), alla ricerca (e poi crolla l'occupazione giovanile): tagli, solo tagli. Tranne che alla politica, ed infatti crolla il paese.

1 commento:

brain_use ha detto...

E' un po' riassuntivo, ma hai toccato parecchi punti che danno da pensare.

Il più saliente (ed urgente) imho resta l'atteggiamento della Grecia.

Indignados, quaquaraqua e chiacchierifici assortiti hanno "convinto" la massaia di Lindos (versione ellenistica della più nota massaia di Voghera) di una serie di chiacchiere: siamo tutti vittime dei cattivi banchieri... gli illuminati, l'NWO e compagnia cantante.

La verità, a ben vedere è sempre e solo una: siamo vittime del crollo del muro (che ci proteggeva a un tempo dall'Orso Sovietico e dal lavoratore da pugno di riso cinese) e delle spese allegre degli ultimi anni.

E' inutile fingere che le responsabilità siano sempre dei "poteri forti": una classe politica miope ha fatto i suoi danni, ma altrettanti ce li siamo procurati con le nostre manine a suon di cellulari comprati a rate e vacanze alle Maldive pagate col mutuo... E a suon di nullafacenti mantenuti con le casse dello Stato.

Bene ha fatto la sciura Maria che ha approfittato dei famosi 15 anni 6 mesi e 1 giorno che bastavano fino a pochi anni fa (bastano tuttora, mi dicono - ma non ho verificato - in una regione autonoma, ma coi soldi dell'INPS!) per la "ben meritata" pensione.
Bene ha fatto in ottica privatistica.
Ma dal punto di vista del bene comune, le tante sciure Maria che l'hanno fatto sono respinsabili della situazione attuale non meno dei governi imbelli degli ultimi 40 anni.

Ma la gente preferisce non crederci e sperare che basti un gesto apparentemente salvifico: usciamo dall'Euro! Bando ai banchieri cattivi...

Il prossimo che mi dice che i venditori di verità complottisti non fanno danni lo prendo a sberle, giuro!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...