Ad Expando

giovedì 12 ottobre 1995

Magnificat



Vivi danzando 
Anima mia 
Lodando i fiori 
Degli attimi presenti,
Perché ascolta: 

C’è di nuovo il Canto 
E musiche di nuovo 
Attorno al fuoco; 

Son elfi e fate 
E lei la fata mia 
Nel sonno 
Di magico risplende. 

Magnifica il suo volto 
Mia poesia 
E sospira i tremiti 
Di ansiosa voluttà 
Che percorron la sua pelle 
Di vergine 
Riflesso d’Eden. 

Gli occhi suoi son scrigno 
Di scintillar d’oro e di stelle 
E nel suo crine 
Prigioniera 
V’è una tenebra mirabile. 
Rendete gloria a vita nova 
E tale vita sia nuovo canto 
Per lodare tutto 
E il sole, 
Che immenso le riluce in viso. 

Gloria alle ombre 
Gingilli misteriosi 
al suo mistico fascino, 
e gloria a questa notte 
placida e accogliente 
di filastrocche e sogni, 
Suoi ricordi in una culla. 

Lodati siano il vento, 
Nutrimento arcano, 
E il silenzio 
Che mi da spazi immensurabili 
Perché io la possa amare. 

Lodato sia il giardino, 
festa di colori, 
l’autunno 
e l’albero proibito.

Rendete grazie 
pensieri miei tutti 
a colei che Edera 
a voi s’avvinghia, 
energia di selve antiche 
ad antiche pietre di una torre 
sempre più solingo stendardo 
di evi ormai velati. 

Verserò in lei 
La vita, 
Calice Divino, 
Fulgida Dea, 
che l’Eterno annulla al solo gesto 
ed Infinito soave ricrea 
col suo unico 
delicatissimo 
sguardo del risveglio. 



Seregno, 12 ottobre 1995 







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