Viaggio all’Inferno – parte seconda
Gli studiosi sono ormai concordi nel definire l’evoluzione dell’aldilà cristiano un Work in Progress, ovvero una sorta di costruzione la in altre parole una vera e propria costruzione la cui durata abbraccia circa un millennio, durante il quale vengono definite dapprima le strutture del Paradiso, quindi quelle dell’Inferno e in seguito si procede con l’invenzione vera e propria del Purgatorio avvenuta nell’anno 1274 a seguito del Concilio di Lione.
Abbiamo visto quanto nella cultura paleocristiana l’immagine del demonio fosse praticamente assente e come questa compaia attorno all’anno mille. Mentre infatti l’aldilà cristiano agli albori tendeva a evidenziare il ritorno alla grazia e la promessa della resurrezione, verso la fine del millennio pare crescere l’ossessione del peccato. La presenza del male pare tangibile, reale, e si impersonifica nell’Avversario e nei suoi continui tentativi di allontanare l’uomo dalla grazia promessa. Si teme il Giudizio Divino e difatti i temi dell’Apocalisse (ma anche del libro di Daniele) e del Giudizio Universali fanno da padroni. Il Diavolo abbandona così la forma ferina e si antropomorfizza sebbene venga spesso rappresentato in forme grottesche quasi a sottolinearne
Qui sopra è riportato un particolare del Portale del Giudizio Universale dell’abbazia di Sainte Fey a Conques (1130 circa) che ben rappresenta il metodo utilizzato dalla Chiesa per spiegare ai fedeli ciò che aspettava a coloro che non seguivano la dottrina.
Il diavolo lo troviamo spesso, in questo periodo associato all’iconografia della cosiddetta “pesatura delle anime”, o Psicostasi, nella quale viene rappresentato vicino a S.Michele. In tali scene, l’arcangelo tiene in mano una bilancia con la quale pesa l’anima del defunto, pronta ad essere dilaniata o rapita se giudicata colpevole o condotta tra i beati se innocente. Interessante osservare che in tali casi il diavolo non rinunci a perdere l’anima ma spesso si aggrappi alla bilancia per sovvertire il giudizio, a sottolineare probabilmente la natura ingannatrice dello stesso, come possiamo osservare nella facciata della Cattedrale di S.Giorgio a Ferrara (immagine qui sopra), ma anche nella duplice scena della Morte del Giusto presso la Cattedrale di S.Pietro a Spoleto.
Vedi anche:
Viaggio all’Inferno
- Introduzione
- Lo Sheol
- Ba’al, Moloch e i Tophet
- La Gehenna
- Evoluzioni Infernali
- L’inferno islamico
- Dall’Ebraismo al Cristianesimo
Viaggio all'Inferno - seconda parte:
- Introduzione
- Diavoli - parte prima
- Diavoli - parte seconda
- Diavoli nell’arte
- Il volto del Diavolo – parte prima
- Il volto del Diavolo - parte seconda
- Il volto del Diavolo - parte terza: Leoni e Draghi
- Il volto del Diavolo - parte IV: a immagine dell'uomo
- Il volto del Diavolo - parte V: un povero diavolo
- Il voto del Diavolo - parte VI: brutto come un Rospo
Viaggio all'Inferno - terza parte:
Schede
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