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giovedì 7 novembre 1991

Confuso



Ho appeso
la vita
al chiodo
di un attimo ignoto
nell'alba gelida
di fruscii
del vento di novembre.
Qui, sulla panchina del parco

Seregno, 7 Novembre 1991



Appunti di viaggio

Vi sono attimi nella vita ove tutto appare confuso e persino meditare causa dolore od angoscia. Sono attimi dove nessuna risposta sembra valere, dove nessuna parola merita di essere pronunciata. Attimi in cui ci sembra di essere divorati da dentro. Che sia la cosa migliore o più semplicemente un’inconsapevole autodifesa ci fermiamo e sospesi nel tempo lasciamo che esso ci scivoli via, consapevoli che prima o poi accadrà qualche cosa di risolutivo o che una decisione verrà presa.
Fosse anche solo lasciare al vento freddo una vecchia panchina del parco.

Il Sogno di un Poeta


Il sogno di un poeta 
È rubare al petto un respiro 
E lasciarlo vibrare 

Sospeso 

Tra un palpito 
E l’altro 
Del cuore.

E’ succhiarne l’alma,
L’essenza,
Senza lasciarlo morire 
Ed anzi adornarlo 
Come una sposa 
Del profumo 
Dei fiori di maggio. 

Concedi 
Un sospiro 

Profondo 

Senti… 
Risuona l’aere 
Di roboante rintocco 

Trepido e tremante 
Ridonda di nuovo 
Un nuovo respiro 

Res -
         spiro 


Hai sentito 
L’oscuro e silente segreto 
Simulacro lo accogli 
E sorrido. 


Bargnano (BS), 5 maggio 1991 



Confuso



Ho appeso
la vita
al chiodo
di un attimo ignoto
nell'alba gelida
di fruscii
del vento di novembre.
Qui, sulla panchina del parco

Seregno, 7 Novembre 1991



Appunti di viaggio

Vi sono attimi nella vita ove tutto appare confuso e persino meditare causa dolore od angoscia. Sono attimi dove nessuna risposta sembra valere, dove nessuna parola merita di essere pronunciata. Attimi in cui ci sembra di essere divorati da dentro. Che sia la cosa migliore o più semplicemente un’inconsapevole autodifesa ci fermiamo e sospesi nel tempo lasciamo che esso ci scivoli via, consapevoli che prima o poi accadrà qualche cosa di risolutivo o che una decisione verrà presa.
Fosse anche solo lasciare al vento freddo una vecchia panchina del parco.

lunedì 7 ottobre 1991

7 Ottobre 1991



Rimbomba assurdo
Nella mia mente
L’acre silenzio
Della solitudine.

Non resta
Che la luce spenta
Di due zaffiri opachi
Che si chiudono
Come fiori al tramonto
E muoiono
In un infinito scintillio d’acque.

Piove.


Seregno (MI), 7 ottobre 1991








mercoledì 21 agosto 1991

Figlio della Notte


Larva l’ego
Sommesso attende
Mentre scosso
Lo spirito
L’urlo suo tende
Che vuole al più presto partire.

La vita mi lascia
In un attimo inatteso:
Non vedo più i miei sogni
Son morti?

In bilico su un precipizio
Son poi caduti.

Figlio della notte
Sono stato ucciso ancora
Dall'albore riflesso
Nella rugiada
Sugli steli d’erba.


Seregno (MI), 21 agosto 1991





venerdì 15 marzo 1991

Morire




Rinchiuso
Nel profondo
Incessante
Respiro
Dell’universo accanto.

Il mio corpo
È l’eco del canto
Della natura
Che circonda questa villa antica.
La notte artificiale
Amplifica
L’onda travolgente
Dell’unisono dimensionale:

Vortice indecifrabile d’emozioni
Mi spezza un respiro
E rivivo.



Bargnano (BS), 15 marzo 1991







venerdì 1 febbraio 1991

Inderno di Baghdad




E la notte
S’accorse
Di nuovo
Dell’uomo

Etereo singulto
Del cielo

Migliaia di luci
Come stelle cadenti
Accesero l’etra
Di un orrido fuoco.

La radio tuonava: 
VITTORIA !

Tempesta di morte
Consumava vendetta.

D’orrore
Nel silenzio spezzato
Quella notte
Il mio pianto
S’aggiunse al tuo
Donna irachena
E le lacrime amare
Accarezzarono
Tuo figlio cadavere ,
E la sua piccola bocca
Distrutta
In un ghigno , 
irrigidita al tuo seno.

E’ Delirio


Bargnano (BS), 1 febbraio 1991




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