Un'incarnazione, per dire il vero, persino un po' botulinica visto che il personaggio soggetto del post è la signora poco onorevole Carlucci Gabriella la quale, prendendo come suo solito un fatto a caso, ne trae una morale, sempre a caso, distorcendo sia l'avvenimento che il senso.
Prendendo spunto dalla recente morte della pop star Amy Winehouse per abuso di droga e alcol, la nostra (...) parlamentare si è scagliata contro gli avversari politici con uno slogan che rasenta l'idiozia:
Se vince la sinistra ci saranno tanti casi Winehouse
Questa idea deriverebbe dal seguente ragionamento:
Noi ci siamo sempre battuti, anche quando eravamo in minoranza, contro la legalizzazione delle droghe, contro le stanze del buco che voleva, nel 2006-2008, l'allora ministro delle politiche sociali Ferrero del centrosinistra. Si tratta delle stanze messe a disposizione dello stato sul modello di quelle di qualche cantone svizzero. Con la stanza del buco lo stato ti dice ti puoi drogare, implicitamente ammette che tu ti possa drogare. Lo stato invece deve dirti di non drogarti perché rischi la morte. Con la legalizzazione ci sarebbero migliaia di casi come quello della Winehouse.
Il suddetto genio della politica italiana, dimentica qualche piccolo particolare: innanzitutto la disgraziata pop star era evidentemente un soggetto debole e psicologicamente instabile. Varie testate l'hanno ritratta dapprima sovrappeso, poi estremamente magra (per ammissione della stessa cantante si trattava di bulimia prima e anoressia poi), poi con vari tagli compatibili con autolesionismo (sebbene la cantante le imputasse ad un incidente), quindi ne segnalarono l'abuso di cocaina, crack e infine alcol.
In secondo luogo la morte è avvenuta a Londra, Inghilterra, dove per la droga vigono leggi ancora più restrittive di quelle italiane (è sempre previsto l'arresto anche in caso di minorenni e di dose cosiddetta "personale") e, dove l'alcol viene somministrato o venduto solo dopo che si è accertata la maggiore età del consumatore. E via dicendo.
In pratica il tutto è accaduto in un paese di gran lunga più "proibizionista" del nostro.
Senza prendere le parti di nessuno, andrebbe ricordato poi alla nostra aquila che l'unica legge davvero restrittiva sulle droghe, dotata di un minimo di buon senso (tanto è vero che funziona), è stata la legge antifumo sotto il governo Amato, voluta dal professor Veronesi.
Chissà come mai certi ragionamenti (...) non li fece quando la sua parte politica decise di depenalizzare i reati di falso in bilancio o, attraverso condoni di varia natura, permise la legalizzazione di abusi edilizi ed evasioni fiscali
Peccato, era un po' che la Carlucci sembrava rinchiusa in un doveroso silenzio: si sperava avesse compreso, ma evidentemente questo verbo non gli si confà per niente.
2 commenti:
In effetti, dovremmo cominciare a stilare una top ten delle idiozie dei nostri politicanti.
Non so bene quale parte politica vincerebbe, anche se la recente migrazione del buon (?) scilipoti verso il lato destro dell'emiciclo mi fa pensare che i giochi si possano chiudere lì.
Scilipoti è insuperabile, non c'è che dire. La bagarre però, è appena dietro.
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