Ad Expando

venerdì 10 aprile 2009

Viaggio all'Inferno


“Per me si va nella città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia il mio alto fattore;
facemi la divina potestate,
la somma sapienza e ‘l primo amore.
Dinnanzi a me non furon cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”
Paura. E’ la parola d’ordine su cui si basa la Religione.
Certo per sostenere le masse c’è bisogno della speranza, della Provvidenza, ad esempio, o della Resurrezione. Ma per convincere a credere non vi è nulla di meglio che la Paura. Non a caso molti predicatori si avvalgono delle immagini terribili dell’Apocalisse, o delle parole infuocate di alcuni profeti. Non a caso ci si battezza per salvare la propria anima dal peccato. Perché più che l’eterea felicità del Paradiso, pressoché incomprensibile ai più, fa breccia nella mente dell’Uomo la Paura dei suplizi dell’Inferno. Già, ma cos’è l’Inferno? Dove esso è rivelato nelle sacre scritture? E’ sempre stato così, come si converrebbe se rivelato, o è frutto di un’evoluzione?
Ho deciso di intraprendere questo viaggio nell’aldilà, consapevole delle difficoltà dovute soprattutto al fatto di non avere nozioni così precise e accurate, sicché è possibile che vi possiate trovare errori o imprecisioni (segnalatemele e verranno corrette). Poco importa: ciò che per me è fondamentale è il discostarsi piano, piano, dalle false nozioni che permeano il sapere comune in materia di fede, quelle sì, sicuramente false. Perché è certo che tutti noi siamo stati educati a credere determinate cose, ci hanno fatto passare per nozioni dei dogmi senza senso. E noi ci siamo fidati perchè a dircelo erano maestri , professori, preti: tutta gente rispettabile e acculturata. Ci siamo fidati perchè non c'era nessuna voce fuori dal coro, perchè coloro che sapevano , parlavano tra di loro nella loro stretta cerchia (se per elitarismo, paura o altro non è dato di sapere). Abbiamo smesso di pensare pur di continuare a sperare, quasi la Speranza fosse legata al credere e non al sapere. Se anche così fosse, se davvero la Speranza non sta nel Conoscere, non mi resta che prenderne atto e lasciata "ogne speranza", immantinente, "intrare"...
Vedi anche:

Viaggio all’Inferno

Viaggio all'Inferno - seconda parte:

Viaggio all'Inferno - terza parte:

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