Orizzonte
degli eventi,
ove il
tempo scorre,
attendo interminato
il
termine di ogni me.
Non v’è
preghiera,
nessuna
brezza,
alcun
sovrumano silenzio
ove
naufragare ‘sì dolce nell'eterno vuoto
Dolore è il
sussurro
che si
ripete nella quiete
e Paura
è il grido.
Ma
ancora vivo
alzo il
mento e sfido
Uomo
son nato,
Uomo
son divenuto,
da Uomo
ho amato,
sofferto,
perduto.
Ma non
meno che un dio
lascerò
all'albore
il respiro,
il respiro,
e invitto
l’ultima lacrima:
una
stella.
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