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mercoledì 17 maggio 2017

War Report 201705.17



Oh, it’s kicking down your door
Kicking down your door
Oh, so what you waiting for
What you waiting for
Scream
Scream
Scream
Till they hear your scream
(Halestorm - Scream)


Ho voglia di urlare.

Ci sono momenti in cui vorrei che tutto finisse il prima possibile, momenti in cui tutto sembra inutile e mi assale una tremenda stanchezza.
Un po' come quando, assediato, stai per vedere il cancello crollare sotto i colpi di un ariete e sai che di là c'è un esercito sterminato contro il quale nulla puoi. 
"Che entrino - ti sussurri - e facciamola finita", ma contemporaneamente vorresti che il tempo si fermasse.
Poi, un attimo dopo, tremi al pensiero del nuovo colpo e attendi; poi tremi di nuovo perché il colpo è arrivato e come al rallentatore vedi le tue difese vacillare ma, incredibilmente, reggere ancora e ti domandi per quanto, ancora, terranno.
E poi ti sussurri "Che entrino".
Ancora.
Ed ancora.
Ed ancora. 
Ma non sei solo, anche se vorresti che il dolore fosse solo tuo. 
Anche se il fatto che non lo sia, un poco ti consola; e per questo ti odi.
E per questo, odi il fatto che non ti puoi arrendere. 
Che non puoi permettertelo.
Così, ancora (ed ancora, ed ancora) decidi di preparare le barricate, di puntellare il cancello e cerchi di capire se esistano altre difese nel mentre ti prepari a combattere casa per casa, piano per piano, stanza per stanza, fino all'ultima stilla di qualsiasi cosa e ti sussurri, ancora :"Che entrino".
E ti chiedi cosa e quanto ci sia dietro quel tuo sussurro.
Quando l'unico faro, nel mare in tempesta, è il tetro bagliore degli occhi della morte, quanta viltà c'è nel fuggire la luce e farsi tenebra per scavare con le unghie la tenebra o, se vogliamo, quanto coraggio c'è nell'esser Uomo e cercare dunque di vivere?
Sembra una domanda senza risposta, eppure la soluzione è semplice: il coraggio null'altro è che la forza derivante dall'ammissione della propria viltà (che altrimenti, sarebbe follia).
Ed allora, non è più un sussurro, ma un urlo imperioso, disarticolato, rabbioso.
Io sono pronto, per quanto uno possa esserlo; ed ho voglia di urlare.




L'ultima risonanza mostra una nuova lesione. 
Lui non si ferma.
Io neppure.










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