Tears, a tidal-wave of tears
Light that slowly disappears
Wait, before you close the curtain
There’s still another game to play
And life is beautiful that way
(Beautiful that way)
Attendere è la parola d'ordine.
Attendere, perché non si capisce cosa stia succedendo: normale reazione alla radioterapia? Cellule impazzite che non si fermano? Troppo presto per capire, per cambiare terapia, per operare ancora, per alzare bandiera bianca.
In altre parole:
La nuova lesione c'è ed è più profonda dell'altra anche se più piccola.
I radioterapisti sostengono che sia troppo presto per poter fare qualcosa, anche perché potrebbe trattarsi di un rimasuglio o, di un evento causato dalla radioterapia (cosa questo significhi non lo so, sembra però che sia meno grave). Ad ogni modo un ulteriore trattamento radioterapico sarebbe di sicuro controproducente.
I neurochirurghi, dal canto loro, sostengono che la lesione sia troppo piccola e poiché la lesione è profonda questa volta non si parlerebbe più di rischi di danni collaterali, ma di certezze. Quindi convengono che sia il caso di aspettare anche se non escludono un futuro intervento.
Gli oncologi ritengono che la nuova lesione sia, appunto, una nuova lesione, ma non convengono sul fatto di mantenere o cambiare la terapia, quindi preferiscono attendere.
Fra un mese nuova risonanza e si vedrà.
Quindi: attendere.
Certo più facile che a dirsi che a farsi, quando la clessidra continua incurante a svuotarsi.
Se il gioco è vedere quanto resiste la mia sanità mentale però, allora il gioco è appena cominciato.
Altre news in breve:
Problema della caviglia quasi del tutto risolto (un grazie particolare a Diana ed Andrea).
Gli allenamenti continuano, discretamente (...)
Gli amici non mancano mai.
C'è una pallida luce e il tempo volge al peggio, però nel week end migliora.
Nelle notti senza luna, si vedono meglio le stelle.
1 commento:
Nelle notti senza luna, si vedono meglio le stelle.
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