domenica 30 luglio 2017
Dio non stacca la spina
mercoledì 26 luglio 2017
La vecchia scimmia sparla
Il degrado del giornalismo italiano ha come emblema la deriva intellettuale di un fu giornalista che non riesce più a scrivere nulla di vagamente decente: Eugenio Scalfari.
Mi riferisco all'ultimo articolo del fondatore del quotidiano La Repubblica comparso sull'Espresso e il titolo che ho scelto non vuole essere denigratorio in sè , ma una semplice presa in giro del concetto finale dell'articolo:
Ma procediamo con ordine:
Mi riferisco all'ultimo articolo del fondatore del quotidiano La Repubblica comparso sull'Espresso e il titolo che ho scelto non vuole essere denigratorio in sè , ma una semplice presa in giro del concetto finale dell'articolo:
Mi spiace che gli atei ricordino lo scimpanzé dal quale la nostra specie proviene.
per il quale voglio persino concedere il beneficio che si tratti di una malriuscita forma retorica, altrimenti bisognerebbe dare per scontato che Scalfari sia talmente ignorante da meritarsi appieno il disprezzo che dovrebbe suscitare una tale affermazione. Per vari motivi: innanzitutto perché, come ormai sanno anche i bambini, Darwin non disse che discendiamo dagli scimpanzé, ma che con essi abbiamo un progenitore in comune, cosa assai differente. In secondo luogo perché ci arriva costruendo un teorema delirante senza alcun supporto logico.
Ma procediamo con ordine:
Gli atei. Non so se è stata mai fatta un’indagine nazionale o internazionale sul loro numero attuale, ma penso che non siano molti. I semi-atei sono certamente molti di più, ma non possono definirsi tali. L’ateo è una persona che non crede in nessuna divinità, nessun creatore, nessuna potenza spirituale. Dopo la morte, per l’ateo, non c’è che il nulla. Da questo punto di vista sono assolutisti, in un certo senso si potrebbero definire clericali perché la loro verità la proclamano assoluta.
Qualche statistica per il vero esiste, forse troppo nascosta per un professionista del giornalismo: sto parlando di Wikipedia (!). Prima di differenziare atei e semi-atei per stabilire chi è in maggioranza sarebbe interessante capire cosa siano i "semi-atei" di cui vagheggia Scalfari (agnostici?) o sono simili a quell'accozzaglia che si definisce cristiana e che non ha mai letto di sua sponte una sola pagina del nuovo o dell'Antico Testamento? La stessa, che bisogna sposarsi in chiesa se no non è un vero matrimonio (modello sagra paesana), o che va a messa solo a Pasqua e Natale? O ancora quella dei ben più pericolosi militanti oltranzisti, nelle cui sette si nascondono le peggior schifezze mai concepite dall'evoluzione di un primate?
Etichette:
ateismo,
Giornalismo,
Morale,
religione,
Scalfari
martedì 25 luglio 2017
War Report 201707.25
E la candela la sta mai ferma
e la se möev cumè la memoria
anca el ràgn söe la balaüstra
ricàma el quadru de la sua storia
la ragnatela di mè pensèe
la ciàpa tütt quèll che rüva scià
ma tanti voolt la g'ha troppi böcc
e l'è tüta de rammendà...
(Pulenta e galina fregia - Davide Van De Sfroos)
At Home.
Anche stavolta è andata.
Anche se solo il viaggio, come passeggero, dal Besta a casa, 22 km per 45 minuti di traffico milanese, mi hanno ridotto peggio di come ero messo l'anno scorso dopo 730 km e 8 ore di guida per andare in vacanza al Parco Nazionale d'Abruzzo.
Adesso mi aspetta riposo forzato, almeno fino a lunedì (il doc mi ha prescritto riposo assoluto fino all'11 agosto, ma così rischio la depressione). L'idea è quella, se trovo posto, di iniziare subito la fisioterapia da metà settimana prossima, così da poter recuperare il più possibile in vista del previsto calo a seguito della chemioterapia. Partire da 40 per trovarmi a 20 mi sembra sciocco se posso portare il livello almeno a 60. Poi con settembre nuova risonanza di controllo per verificare un nuovo focolaio di dimensioni minime che tengo controllato da oltre 4 mesi ma che potrei decidere di eliminare con 3 sedute di Radiolaser, più propriamente detto Cyberknife. Adesso l'importante è che l'edema non arrivi a causarmi una crisi epilettica, visto che fra 2 mesi e qualche giorno termina l'anno di osservazione per poter riprendere a guidare.
Etichette:
Me
domenica 23 luglio 2017
War Report 201707. 23
Nonostante le previsioni pessimistiche, le cose stanno procedendo abbastanza bene e celermente. Se non ci saranno complicazioni, verrò dimesso martedì. Meglio specificare che tali dimissioni sono dovute più che alle condizioni ottimali, al fatto che abitando relativamente vicino all'istituto posso, di fatto, completare esami e medicazioni senza occupare il letto. Spero di poter accedere ad un buon programma di fisioterapia, perché sebbene finora il danno accumulato non è rilevante, presto, quando inizieranno a sciogliersi le capsule di chemio posizionate in sede di lesione, il conseguente edema invertira il trend. Nel frattempo ho cominciato ad allenarmi con le thera band (elastici per fisioterapia) con risultati discreti.
Etichette:
Me
sabato 22 luglio 2017
War Report 201707.22
Ogni promessa è un debito.
Rieccomi qui. L'operazione è andata bene. Rimossa la lesione senza causare particolari problemi motori, sebbene sia probabile che le cose peggiorino a breve a causa dell'azione delle caspsule di chemio posizionate in prossimità delle aree cicatriziali. L'importante è che non causino crisi epilettiche. Stamattina ho già ripreso a mangiare e se tutto va bene dovrei alzarmi. Mi duole la testa, ho persino dovuto assumere della morfina nell'immediato post operatorio. Adesso ho iniziato un ciclo pesante di cortisone per tenere sottocontrollo l' edema. Alla prossima!
Etichette:
Me
martedì 18 luglio 2017
War Report 201707.18
So many centuries,
so many Gods
We were the prisoners
of our own fantasy
But now we are marching
against these Gods
I’m the wizard,
I will change it all
(Blind Guardian - Valhalla)
Giovedì mattina ore 9.00 sarò ricoverato per nuovi esami in vista dell'operazione la quale, se tutto andrà bene, verrà effettuata il giorno successivo. Non c'è molto altro da aggiungere.
Da tempo sono pronto a non scoprirmi pronto e in un certo senso mi stupisco di esserlo più di quanto immaginassi, sebbene, al contempo, non posso che rammaricarmi di non esserlo a sufficienza.
Appena mi sveglierò, o meglio, appena sarò in grado di farlo scriverò ancora.
Nel frattempo, un doveroso saluto a tutti voi che mi leggete.
Etichette:
Me
mercoledì 12 luglio 2017
War Report 201707.12
La mattinata inizia con sveglia all'alba per evitare, almeno parzialmente, il traffico del capoluogo. Giunti al Besta, l'ospedale dove sono in cura, scopro, dopo l'accettazione, che potevo evitarmi il protocollo per la RM, perché in effetti la mia allergia alla penicillina (che stando ai ricordi di mia madre riguardanti la mia infanzia, mi procurerebbe un "terrificante" rush cutaneo, volgarmente detto "arrossamento a chiazze") non influirebbe con il liquido di contrasto. Questo per dire che i protocolli hanno un senso , ma anche no, soprattutto se seguiti pedissequamente senza un minimo di senso critico. Comunque sia, eseguo gli esami del sangue che risultano ottimi, a parte la glicemia, sballata dal cortisone assunto a digiuno per eseguire il suddetto protocollo. Poco male, ciò che conta, emocromo, globuli rossi, piastrine e soprattutto globuli bianchi sono nella norma. Anche questi ultimi, passati in 2 settimane da 4.8 a 3.2 a 5.3 (che il 3.2 sia un errore?).
Sir Ernest Shackleton |
Dopo un paio d'ore di attesa in una sala a -18° gradi centigradi con venti che avrebbero piegato anche Shackleton (ma regolare il condizionatore no? C'era gente con felpe e golfino o, come il sottoscritto, con peli rizzati modello felino incazzato) arriva il colloquio con l'assistente del neurochirurgo che mi spiega dettagliatamente l'intervento, le possibili complicazioni, le differenze con la prima operazione.
Innanzi tutto la lesione tumorale. L'idea è quella di eliminarla del tutto perché, per fortuna (ogni tanto mi fa sorridere usare ancora questa parola), il tumore si è sviluppato in area pre-motoria. Di norma, l'asportazione prevederebbe anche un intervento su una zona di 5mm a margine del tumore, dove potrebbero annidarsi cellule tumorali isolate; purtroppo potrà essere fatta solo in parte poiché, sebbene la lesione sia in area pre-motoria, la zona di sicurezza da eliminare ricadrebbe, in parte, in quella motoria. Chiaramente si tratta di intervenire su cellule che hanno appena acquisito informazioni (e non del tutto visti i deficit), eliminandole. Quindi al risveglio le condizioni di "ripartenza" saranno peggiori di quelle della prima operazione. Ci sarebbe anche la possibilità di lasciare nelle zone cicatriziali delle capsule degradabili di chemio a rilascio lento che stanno dando ottimi risultati sulla cura del tumore ma, di contro, raddoppiano i tempi di recupero perché andrebbero ad aumentare l'edema. Possibili complicazioni sono, a parte il sanguinamento interno che è un pericolo tipico di qualunque operazione, la mancata tenuta di una membrana che se non si rimargina (ed essendo già stata aperta il pericolo è maggiore) potrebbe causare uno sversamento del liquido cerebrale. Nessun serio problema, se il liquido è poco: si riassorbirà nel giro di un mese circa. Altrimenti bisogna riaprire.
A tal proposito ci sarà quasi sicuramente la sostituzione dell'osso sezionato con un polimero plastico perché è probabile che dovranno allargare il foro per poter lavorare in sicurezza. E comunque, attualmente, l'osso si è rimarginato con vari bitorzoli e un secondo distacco comporterebbe una ulteriore cicatrizzazione, la quale, oltre che poco estetica, sarebbe anche poco funzionale.
Il pomeriggio è proseguito con Tac e RM di contrasto, i cui esiti non mi sono noti, e un mezzo bisticcio con un infermiera di stampo Rottenmeier che pretendeva di insegnarmi la strada per raggiungere la zona degli esami radiografici, nonostante cercassi di spiegarle che l'ospedale lo conosco come le mie tasche e che comunque a terra c'è una segnaletica a prova di babbeo. Risultato: per fare 40 metri, 5 minuti di spiegazione! Infine colloquio con l'anestesista, una ventina di firme su consensi informati vari e poi a casa.
Fine settimana prossima, se non ci saranno emergenze (mie o di altri), è previsto il ricovero e l'operazione a seguire.
Nel frattempo ho fatto l'esame di riconferma della cintura marrone. Purtroppo la gamba sinistra non va più e se in kumite libero, tattica, fantasia e metà corpo possono dire ancora la loro, nelle prove "comandate" (tipo : uno attacca con tecnica di pugno, l'altro para e contrattacca), deficit motorio e stanchezza, hanno inficiato non poco il risultato, anche se poi la riconferma alla fine c'è stata.
Diciamo che la mia parte destra se la meritava, quella sinistra no.
Alla fine, forse, è prevalso il 氣 (KI): se fosse così sarei doppiamente felice.
Etichette:
Me
lunedì 10 luglio 2017
venerdì 7 luglio 2017
War Report 201707.07
Se viene la sera compagno non avrai,
da solo farai la tua strada...
Sarà solo allora che da te verrà il lupo,
verrà per portarti paura.
Se non lo fuggirai
fratello ti sarà,
è lui che davvero conosce
il passo segreto che il monte ferisce,
per il tuo capo il riparo sicuro
A. Branduardi
Questa mattina non era cominciata nel migliore dei modi: gli esami ematici, obbligatori prima di iniziare la terapia, segnavano un calo assolutamente imprevisto dei globuli bianchi, passati da 4.8 a 3.2 in nemmeno due settimane (il calo era previsto , non così consistente). Dopo aver parlato con l'oncologa abbiamo però deciso di non attendere oltre e di iniziare la terapia in endovena, riducendo al limite le pastiglie in supporto (da 5 a 4).
Ho poi avuto modo di parlare con il neurochirurgo, il quale a differenza di un mese fa, in consulto con la dottoressa che mi segue, ora auspica un nuovo intervento.
Come c'era da immaginare i rischi dell'operazione sono piuttosto pesanti: in caso di riuscita la possibilità di danni permanenti sarà superiore alla volta scorsa (rischio di emiparalisi al 50%, superiore per la parte relativa alla gamba), ma c'è da dire che è stato decisamente più assicurante. L'area di sviluppo della lesione interessa l'area premotoria, non quella motoria, quindi i danni certi (quelli sopraccitati sono quelli possibili) interesseranno più che altro la precisione del movimento (non è un caso che si sia sensibilmente deteriorata nelle ultime settimane), sul quale, in condizione di salute buona, ho già dimostrato di saperci lavorare. In sostanza, salvo complicazioni particolari, anche questa volta dovrei poter uscire con le mie gambe (forse, probabilmente con il bastone).
Il neurochirurgo ci ha tenuto a precisare che le indicazioni fornite vanno intese come di massima: c'è gente che vive senza mezzo cervello, così come c'è gente che muore, o viene segnata, da operazioni relativamente semplici (e la mia non lo sarebbe). Tuttavia, ho avuto l'impressione di una persona estremamente competente (altrimenti, non farebbe il chirurgo in un centro di alta specializzazione), e molto disponibile.
Sono fiducioso.
Etichette:
Me
domenica 2 luglio 2017
War Report 201707.02
There in the middle of the circle he stands,
Searching, seeking.
With just one touch of his trembling hand,
The answer will be found.
Daylight waits while the old man sings,
Heaven help me!
And then like the rush of a thousand wings,
It shines upon the one.
And the day has just begun.
Rainbows The temple of the king
L'ultima risonanza magnetica mostra il raddoppio della massa tumorale: la lesione primaria è passata da 10 a 21 mm, quella secondaria che fino a due mesi fa non c'era ha raggiunto i 9 mm. Le due masse ora si toccano. E' evidente che la terapia chemioterapica ha avuto successo solo fino a quando ha lavorato con la radioteapia. O non ha avuto successo per nulla.
Alternative poche.
Il 7 luglio mi sottoporrò ad un ciclo di chemioterapia combinato che prevede un chemioterapico in endovena e uno per os, più un altro da assumere uno al giorno per 15gg. Intanto i neurochirurghi hanno valutato, a differenza del mese scorso, che ci sono gli estremi per un intervento.
Ne parlerò con loro il 7 luglio. Gli effetti collaterali di una nuova operazione mi sono noti per la maggior parte: assai probabile, se non addirittura certa, perdita della mobilità del lato sx. Probabilmente finirò in sedia a rotelle. Il mondo diverrà un po' più piccolo.
Le incognite sono tante, anche perché temo di non poter giovare del supporto della radioterapia.
Vedremo: le mura si possono riconquistare, le brecce sanarsi e il mastio è ancora intatto.
La guerra non è finita.
Etichette:
Me
Iscriviti a:
Post (Atom)