Eppure la sensazione è che quella del bipolarismo sia una delle più grosse prese in giro degli ultimi vent'anni.
Per definizione ne esistono due tipi, quello cosiddetto bipartitico e quello pluripartitico, basato cioè sulle coalizioni.
La presa in giro sta nel fatto che questo "benedetto" (sic) bipolarismo, quello che viene sbandierato come uno dei principali punti di svolta tra la prima e la seconda Repubblica, è di fatto, una truffa colossale.
Se vogliamo ben vedere, al di là delle definizioni, anche nella cosiddetta Prima Repubblica, vi era una sorta di bipolarismo: il Pentapartito (DC, PSI, PSDI, PLI e PRI) contro il PCI. Poi esistevano una serie di listarelle con qualche deputato che si appoggiava ora al governo ora all'opposizione in quello che verrà definito un mercimonio di voti.
Se vogliamo ben vedere, al di là delle definizioni, anche nella cosiddetta Prima Repubblica, vi era una sorta di bipolarismo: il Pentapartito (DC, PSI, PSDI, PLI e PRI) contro il PCI. Poi esistevano una serie di listarelle con qualche deputato che si appoggiava ora al governo ora all'opposizione in quello che verrà definito un mercimonio di voti.
Nella sostanza la situazione non è cambiata.