Appena ci si avvicina alla fine di ottobre, riscoppia l'assurda polemica su Halloween.
Personalmente sono sempre stato attratto dalle manifestazioni folkloristiche, le loro origini, il loro evolversi, il loro tramandarsi.
Capita assai di raro di poter assistere alla nascita di un "folklore", così vorrei fare alcune considerazioni su un tentativo di crearne uno parallelo ad Halloween: Holy Wings.
Il tutto, pare, nacque quattro anni or sono quando alcuni componenti di una chiesa evangelica decisero di "contendere" lo spazio ai demoni e di portare:
"la luce di Gesù nelle tenebre di questa ricorrenza indossando sul cappotto una maglia bianca con stampate delle ali e un versetto della Bibbia, ma soprattutto distribuendo messaggi d'amore e di speranza"
Tutto lecito, ovviamente, senonché, come spesso accade per la religione, non occorre molto per passare a denigrare, spesso partendo da pregiudizi e ignoranza, il credo altrui. Ed infatti, Jasmine Laurenti, l'ideatrice di questa manifestazione aggiunge subito dopo:
Holy Wings piace è un'idea che offre un ottimo pretesto per scendere nelle strade e predicare il Vangelo in una ricorrenza tanto "buia", spiritualmente parlando, quanto il Capodanno Celtico.
Per la serie: se non hai un nemico createlo. Immagino sarete tutti perfettamente al corrente dei milioni di adepti che nel Bel Paese hanno aderito all'antica religione celtica.
Antica religione di cui, per altro, non si sa un granché, essendo le fonti a disposizione ancora lacunose circa le reali credenze di una popolo, peraltro assai lontano da essere unitario, come quello celtico. Se ad esempio sappiamo che i loro sacerdoti si chiamavano druidi, ben poco sappiamo dei loro riti; comunque sia tali conoscenze sono per lo più conservate da pochi studiosi, mentre la fantasia, spesso maliziosa, di persone che si sono avvicinate per vari motivi a tali materie ha creato una sorta di mito assai lontano dalla verità, specie se avulso dal periodo storico di riferimento (i druidi facevano davvero sacrifici umani, ma ai loro tempi era pratica consolidata anche dei più conosciuti e, nell'immaginazione, evoluti Greci, leggasi l'Iliade; ma anche dei fenici e di altri popoli).
Ora cosa abbia di così spiritualmente oscuro Halloween poco si comprende. Giù l'etimologia della parola rivela in tutto l'origine cristiana (All Halllow eve , letteralmente "Vigilia di Ognissanti), e come già spiegato nel post "Zucche vuote" furono i cristiani a sovrapporre la loro festività al periodo che corrispondeva al calendario celtico. Le favolose creature del mondo celtico (fate e folletti) divennero così, per la nuova religione, demoni. In sostanza il Cristianesimo dapprima si è sovrapposto ad una festività ben più antica, quindi ne ha cambiato unilateralmente le caratteristiche piegando al nuovo credo la più antica mitologia e, creatosi il nemico, ha deciso di combatterlo!
(Holy Wings è) un'iniziativa informale per portare la luce del Vangelo alle persone che festeggiano la "notte delle streghe", inconsapevoli delle reali implicazioni spirituali di una tanto macabra festa d'importazione.
Già, come si fa a non comprendere quanto il divertimento di travestirsi da zombies o da streghe potrebbe influire nel piano spirituale...
Non vedete anche voi un futuro ove orde di bimbi si assoggettano a Satana perché indeboliti nello spirito dall'abuso di "dolcetto o scherzetto"?
E quanto alla macabra festa, che facciamo, impediamo ai nostri bimbi di travestirsi a Carnevale da fatina, da strega o persino da diavolo?
E quando(ri)metteremo all'indice le fiabe, così piene di streghe, orchi e magia di ogni genere?
Occultismo, magia, folklore, tradizione fanno tutte parte del nostro bagaglio culturale: è bello conoscerle, saperle valutare e distinguere. Comprendere dunque che neopaganesimo non è sinonimo di satanismo dovrebbe essere concetto assimilabile anche dalle menti più semplici, non fosse altro perché per essere adoratori di satana bisogna accettare l'esistenza della sua controparte cosa che ovviamente i neopagani rifiutano.
D'altra parte ogni religione si basa sulla certezza di essere l'unica vera, motivo per cui le altre sono aberrazioni o addirittura artifici dell'Avversario.
E' troppo sperare che un giorno ognuno possa accettare la spiritualità altrui senza demonizzarla se diversa, che si possa arrivare a giudicare un uomo per ciò che è e per ciò che fa e non per quello che ama festeggiare?
A leggere tra le righe di questi di cui sopra, evidentemente (e tristemente), sì.
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