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giovedì 7 gennaio 2010

Sindonologia: quando sbagliare è umano e perseverare è religioso - parte quinta


Delineata la figura di Dimitri Kouznetsov e rimandata ad altre più complete fonti la disamina sulla metodologia di Kouznetsov, rimane un ulteriore punto da affrontare: come l'hanno presa i sostenitori della veridicità della Sindone?
Bene, la cosa strabiliante è che praticamente in nessun sito pro sindone vi sono smentite ufficiali, ravvedimenti, correzioni. Kouznetsov continua ad essere citato, insieme a Garza Valdes e ad altri come se nulla fosse accaduto. Come nel più classico dei casi di tradimento, in tal caso al metodo scientifico, negare, negare e negare ancora.

Vediamo qualche esempio:
Il dibattito sul C-14 ha coinvolto tutti i gruppi di ricerca sulla Sindone esistenti al mondo e si è concretizzato in vari convegni internazionali. Recenti studi sperimentali (effettuati in questi anni da Leoncio A. Garza-Valdes a San Antonio (Texas) e da Dmitrij A. Kouznetsov e Andrej Ivanov a Mosca) hanno ulteriormente riaperto il dibattito scientifico sulla datazione del tessuto, fornendo risultati che sembrano provare una possibile non trascurabile contaminazione chimica e biologica del tessuto sindonico e rendendo indispensabile pertanto la realizzazione di un ulteriore ampio programma di ricerche e di nuovi esami allo scopo di studiare e valutare il problema dell’introduzione di un opportuno fattore di correzione alla data radiocarbonica del tessuto sindonico. (tratto da Santa Sindone - Sito ufficiale)
Oppure su Shroud.it dove non si cita Kouznetsov ma la sua teoria :
L'alta temperatura raggiunta durante l'incendio di Chambéry (la cassetta con la Sindone fu avvolta dalle fiamme nell'incendio del 4 dicembre 1532) può aver provocato scambi di isotopi che hanno portato ad un arricchimento di carbonio radioattivo, facendo risultare in proporzione più "giovane" il tessuto.
Ma anche qui:
(...) nel 1988 è stata effettuata, su un frammento della Sindone, la "prova di datazione" col metodo del Carbonio 14: i risultati assegnarono al tessuto una data tra il 1260 e il 1390 d.C. Questi risultati sono oggi messi in discussione all'interno della stessa comunità scientifica; studi sperimentali più recenti hanno poi riaperto la questione (...)
   O qui:
In quella sorta di frenesia collettiva seguita alle indagini del '78, una vera e propria libido sciendi, nessuno si era accorto che la radiodatazione era del tutto inattendibile su di un materiale, quale la Sindone, che nel corso dei secoli aveva affrontato due se non tre incendi con relativo spegnimento ad acqua, innumerevoli manipolazioni - una per tutte, l'opera di rammendo del 1532 -, numerosi viaggi ed ostensioni all'aperto con ovvii inquinamenti di ogni genere!
O qui:
1995 - Lo scienziato russo Dimitri Kouznetsov dimostra sperimentalmente che l’incendio del 1532 ha modificato la quantità di carbonio radioattivo presente nella Sindone, alterandone così la datazione, riconducibile al I sec. d. C.
O più copiosamente sul sito Contro la Leggenda Nera ( niente di meno!)
58. Ora, per quei pochi tra gli amici ascoltatori che eventualmente si fossero dimenticati (può succedere) che cosa era l’Unione Sovietica fino a qualche anno fa, è bene sapere che mai e poi mai il Premio Lenin sarebbe stato attribuito ad uno scienziato credente in Dio, perchè in quel Paese comunista anche la scienza rispondeva all’ideologia, non agli esperimenti e ai dati scientifici.


59. Questo scienziato si chiama Dimitri Kouznetsov, è ancora vivo e, naturalmente, educato in un Paese ateo e marxista non sapeva niente della Sindone.


60. Qualche anno fa, Kouznetsov viene invitato a prendere in esame la Sindone. Gli propongono il tema della Sindone proprio per la sua competenza negli studi che riguardano la datazione degli oggetti con il metodo del radiocarbonio, cioè con lo stesso metodo utilizzato dai laboratori che sopra ricordavamo.


61. Kouznetsov viene a sapere, studiando la Sindone, che il Sacro Lino aveva subito un evento traumatico, il famoso incendio di Chambery, nell’anno 1532. E per lui questo è un indizio estremamente importante.


62. Kouznetsov ha fatto questo esperimento: ha preso un pezzo di lino sicuramente datato, con il metodo del radiocarbonio, agli anni 750-840 dopo Cristo. Ha sottoposto questo lino alle stesse condizioni cui è stata sottoposta la Sindone e ha provato a ridatarlo: e i risultati erano totalmente falsati, proprio perchè le condizioni di calore e umidità che si sviluppano durante l’incendio modificano la quantità di carboniol4.


63. Non solo. Quando il lino viene lavorato e trasformato in tessuto, modifica la quantità di C14 presente. Ora, la Sindone è proprio un lenzuolo di lino lavorato in tessuto. Ma gli scienziati dei laboratori, stando a Kouznetsov, si sono dimenticati di calcolare questa variazione e ora si capisce bene perchè il loro verdetto datava la Sindone ad un periodo compreso tra il 1260 e il 1390.


64. Ecco dunque svelato il clamoroso errore.


65. Non solo. Il professor Kouznetsov ha fatto un altro esperimento: ha studiato i risultati della datazione della Sindone pubblicati dai laboratori, ha calcolato le modifiche di carbonio che sono intervenute sul Sacro Lino a causa dell’incendio e ha ricavato che la Sindone non può avere meno di 19 secoli, quindi deve risalire all’epoca di Gesù Cristo.
Non chiedetemi il perché della numerazione.

Persino nel sito del Consiglio Regionale del Piemonte:
(...) Tra questi lo scienziato russo Dimitri Kouznetsov il quale, negli anni successivi, dimostra sperimentalmente che l’incendio del 1532 ha modificato la quantità di carbonio radioattivo presente nella Sindone, alterandone così la datazione che va invece ricondotta al I sec. d.C. Contemporaneamente lo scienziato statunitense Leoncio Garza Valdés ha verificato la presenza di un complesso biologico composto da funghi e batteri che ricopre i fili sindonici come una patina e che non è eliminabile con i normali sistemi di pulizia. Usando un trattamento a base di enzimi particolari, si riesce a rimuovere questo inquinante e ciò permette di ricondurre la datazione della Sindone al I sec. d.C (...).

marinelli Unica voce fuori dal coro la sindonologa Emanuela Marinelli che dichiara:
(...) E veniamo al "caso Kouznetsov". Nel giugno del 1993 il biologo russo Dmitri A. Kouznetsov, specializzato in chimica archeologica (sic), annunciò di aver verificato sperimentalmente l'arricchimento di radiocarbonio in tessuti antichi, ricostruendo condizioni simili a quelle dell'incendio in cui la sindone si trovò nel 1532.

Negli anni successivi pubblicò alcuni articoli a riguardo.
La sua spiegazione dei motivi che avrebbero falsato il risultato della datazione della Sindone suscitò il comprensibile entusiasmo dei sindonologi. Una delle riviste scientifiche in cui apparve uno di questi lavori, il prestigioso Journal of Archeological Science, pubblicò però nello stesso numero anche un articolo a Di A.J. Timothy Jull, Douglas J. Donahue e Paul E. Damon, tre ricercatori che avevano firmato l'articolo di Nature sulla datazione della Sindone; essi mettevano in dubbio i risultati di Kouznetsov. Nel frattempo alcune vicende personali poco limpide gettarono un'ombra su di lui. Negli anni seguenti diversi scienziati provarono a ripetere gli esperimenti di Kouznetsov, senza ottenere risultati analoghi. Pertanto la sua teoria è stata accantonata.
Insomma, di tempo ne è passato e così come Emanuela Marinelli si è ricreduta, sebbene con un certo pudore (dall'intervista non traspare minimamente che Koutnetsov fosse un millantatore) sul ricercatore ex vincitore del premio Lenin.
A proposito, come riporta Gian Marco Rinaldi nel sito La Sindone di Torino, ci si dimentica sempre di specificare che questo fantomatico premio Lenin altro non sia che il premio "Lenin Komsomol" un premio che veniva dato a giovani letterati, scienziati, ingegneri di eta inferiore ai 33 anni iscritti al Partito Comunista Sovietico.

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