Premetto: non conosco la suora, né la famiglia che si sente discriminata in quanto atea. Le notizie vengono filtrate dai media la cui qualità, in Italia è quella che è, oppure sono solo di parte (lettera della famiglia pubblicata sul sito della UAAR - Associazione Atei Agnostici e Razionalisti).
Detto questo, voglio prendere spunto dalla notizia per un ragionamento più generale: trovo abbastanza assurde molte cose in questo paese, una delle quali, ad esempio, che un'istituzione che fa capo a uno stato estero, la curia, possa decidere chi insegnerà nel nostro paese. Gli insegnanti di religione, dove religione in Italia, per via del Concordato significa Cattolica, sono in gran parte indicati dal vescovo (benché pagati dallo Stato) e se per qualunque motivo lo stesso dovesse ritenere l'insegnante non più idoneo, lo Stato lo converte all'insegnamento di altra materia (in genere umanistica) a scapito delle graduatorie.
Dato per scontato che tale anomalia andrebbe per lo meno sistemata, bisognerebbe ricordare che se l'abito fa il monaco, almeno in questi tempi dove l'apparenza è tutto, a fare l'insegnante sono il suo sapere e non di meno la sua capacità di tramandarlo. In linea di massima, quindi, non dovrebbero esserci pregiudizi e francamente questa idiosincrasia nei confronti del crocifisso o di chi lo porta sta assumendo aspetti ridicoli e contraddittori. E lo dico da non cristiano.
E ovvio che se un insegnante che al contempo è un religioso, dovesse passare tesi o nozioni che fossero in contrasto con il sapere, allora qui il giudizio dovrebbe essere implacabile.
Mi spiego facendo un esempio: quando in Scienze si studia la teoria dell'evoluzione, in genere si mettono in evidenza le idee di Darwin e di Lamarck sottolineando quanto quest'ultimo ebbe l'intuizione giusta ma solo il primo espresse una teoria che poi si rivelò corretta. Inserire che Lamark fosse il primo scienziato a portare la scienza fuori dal Creazionismo, spiegando cosa questo significhi, sarebbe una nozione interessante. Altra cosa sarebbe invece proporre il Creazionismo come una teoria alternativa, magari sottolineando che essa è raccontata nei dettagli dai libri sacri e quindi è "più vera".
Questa contrapposizione di principio invece, ribadisco, è ridicola.
La chiesa con tutti i difetti che ha è stata una delle più grandi promotrici della cultura e da scuole cattoliche sono usciti alcune delle menti più geniali dell'Umanità.
Basti pensare a Cartesio, Joyce, Voltaire la cui formazione culturale fu affidata ai Gesuiti, anche se come sottolineano gli stessi religiosi nel loro sito:
non sempre questi ex alunni parlano della Compagnia in tono lusinghiero per noi, ma si sa, noi cerchiamo di formare le coscienze alla libertà e quindi accettiamo anche le critiche, se ci sono.Forse, sarebbe il caso che si lasciasse la trincea dei principi e si iniziasse davvero a cercare il rispetto, o al limite al tolleranza.
Nessun commento:
Posta un commento