Bisognerebbe vietare lo studio della Chimica e della Fisica, perché è possibile attraverso la conoscenza di queste due materie, creare armi di distruzione di massa. Alla stessa stregua dovremmo evitare di permettere a coppie portatrici di malattie genetiche di procedere con le moderne tecniche mediche di procreazione assistita per evitare di finire nel baratro dell'eugenetica.
Vi chiederete se sono completamente impazzito.
No, ovviamente, la mia è una provocazione.
Purtroppo la provocazione riguarda solo la prima frase, l'altra è una triste realtà inserita nelle linee guide di un'illuminata dallo Spirito Santo, la pia Eugenia Roccella.
Linee guida dettate come ultimo atto del governo di cui la Roccella è sottosegretario alla Salute uscente, una sorta di colpo di mano volta a cancellare le interpretazioni dei vari tribunali (10 per la precisione) di quella che a tutti gli effetti è una legge, a mio modesto parere, scritta male in quanto volutamente ambigua.
Come mio solito non mi addentrerò nello specifiche tecniche di una materia che, non essendo medico, conosco solo in modo relativo, tuttavia cercherò di fare qualche considerazione critica.
Le nuove linee guida ribadiscono il concetto di divieto della diagnosi pre impianto degli embrioni, come detto in barba all'interpretazione data da vari tribunali, i quali in modo decisamente più umano e più logico, viste le tecniche a disposizione attualmente (c'è persino la possibilità di diagnosi dell'ovocita per alcuni casi), hanno stabilito l'utilità di una verifica dell'embrione in quelle coppie portatrici sani di malattie genetiche (talassemia, fibrosi cistica, ecc).
La procreazione assistita è dunque vietata proprio a coloro che ne hanno più bisogno al di fuori, ovviamente, delle coppie sterili o delle coppie che hanno problemi a portare a termine il concepimento (infertilità). Di fatto tali linee condannano le coppie portatrici sane di malattie genetiche a rinunciare ad avere una prole, o a giocare alla roulette la salute di un eventuale figlio, giacche vi è una possibilità su 4 che il bimbo nasca malato, una che nasca sano e 2 che nasca portatore sano.
Siamo, considerando che la scienza medica ha i mezzi per ovviare a tutto ciò, al puro sadismo.
Quale morale può richiedere determinate norme?
Quella religiosa per cui l'uomo non dovrebbe sostituirsi al volere di Dio?
A questa si può controbattere almeno in tre modi:
- Se Dio è stato così fesso da lasciare l'albero della conoscenza a portata di mano e ha lasciato, benché onnipotente ed onnisciente, che l'Uomo ne cogliesse il frutto, allora benché creatore, era già inferiore all'uomo e di fatto immeritevole che la sua voce sia presa in considerazione.
- Se Dio ha donato all'uomo l'intelligenza perchè mai questi non dovrebbe sfruttarla per migliorare la sua condizione?
- Se Dio non vuole che interagiamo sulle sue volontà, abilmente e univocamente interpretate dalla Chiesa, perché i fedeli non si abbandonano alla provvidenza, anziché riempire le sale d'aspetto di medici e pronto soccorsi?
E' forse , allora, dettata dalla Ragione?
Evidentemente no, perché ragione esigerebbe che avendo la conoscenza di prevenire malattie genetiche la si mettesse in pratica e sarà la Ragione stessa a prevenire derive, giacché è implicito che l'adattamento all'ambiente di una specifica razza, in tal caso quella Umana, passa attraverso l'Evoluzione che non può essere fermata in nessun caso.
Ora, se il tentativo di evitare derive eugenetiche passa per queste linee, di provocazione in provocazione, sulla falsariga dell'introduzione, mi permetto di consigliare al prossimo Primo Ministro di sciogliere il Partito Radicale, prima che altri ex, oltre la stessa Roccella ma anche Rutelli, Stracquadanio, Capezzone e chi più ne ha più ne metta, possano infestare della loro inettitudine il già più che scadente livello della politica del Paese.
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