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giovedì 16 febbraio 2012

Pubblica "d'istruzione"


Se qualcuno di voi pensava seriamente che tutta la Gelmini fosse causa prima delle castronerie del Ministero della Pubblica Istruzione, dovrà ricredersi: anche il governo dei "professoroni" non è da meno.
Dopo la manifestazione di ignoranza abissale, di cui sopra, ora il Ministero si scontra frontalmente con le traduzioni.
Così nel sito BANDI del MIUR ne compare uno interessantissimo il cui titolo del progetto è il seguente:
"Dalla pecora al pecorino'"tracciabilità e rintracciabilità di filiera nel settore lattiero caseario toscano
Nulla da eccepire, direte voi, senonché in nostri ministeriali come traducono il tutto? Presto detto:
"From sheep to Doggy Style" traceability of milk chain in Tuscany
Anche tradotto letteralmente, supponendo una conoscenza nulla dell'ars amatoria,  qualche sospetto doveva pur venire. Ed invece, niente.
Mi verrebbe da chiedere come siano messi questi ministeriali, ma temo davvero le possibili risposte...

AGGIORNAMENTO:

Sul sito del Ministero è arrivata la giustificazione. Deboluccia, a mio modesto parere, ma se non altro molto più simpatica della reazione avuta ai tempi del Tunnel Gelmini.:

Cari amici della rete, ultimamente vi abbiamo intrattenuto con alcuni errori involontariamente comici, tra i quali: 
  1. Il portale “Scuola in chiaro” che includeva fra i comuni italiani alcune località, tra cui Caporetto, che non lo sono più da decenni; 
  2.  Da ultimo - per ora… - una traduzione maccheronica dall’italiano all’inglese, dagli effetti esilaranti, di un bando di ricerca relativo al formaggio pecorino. 
 Non potete nemmeno immaginarvi quanto sia grande ed estesa la struttura amministrativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Sono grandi numeri: oltre 10 mila scuole, quasi 1 milione di insegnanti, circa 8 milioni di studenti, migliaia di dirigenti, centinaia di migliaia di personale non docente e amministrativo, uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Senza contare gli atenei, i professori universitari, gli enti di ricerca, i ricercatori e, anche in questo caso, tutto il personale delle amministrazioni. Non sbagliare mai è quasi impossibile. Per questo vi ringraziamo dell’attenzione e dell’affetto con il quale quotidianamente leggete e scrutinate le migliaia di pagine e documenti pubblicati da questa amministrazione. Grazie alle vostre segnalazioni siamo venuti a conoscenza anche noi di errori, alcuni dei quali decisamente surreali. Si tratta di un lavoro prezioso che ci aiuta a correggerci e a migliorare. Vi invitiamo a continuare a farlo e, se vorrete, l’ufficio stampa e il sito sono a disposizione per le vostre segnalazioni.

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