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mercoledì 23 febbraio 2011

I Perseguitati

Lo avevamo lasciato in ospedale dopo un tentato suicidio, il povero Prosperini, con l'augurio che potesse ritornare in salute presto e passata la giusta gogna, potesse vivere il resto dei suoi giorni nell'oblio mediatico. 
Purtroppo per il nostro domato difensore della fede pare non esserci pace e, a neppure un anno dal fattaccio, lo ritroviamo suo malgrado nelle prime pagine dei giornali coinvolto nello scandalo degli affitti a Milano.
Dalle carte risulta che il flagello dei centri sociali "occupasse" tre cespiti per un totale di 700 metri quadri, pagando un affitto simbolico di poco meno di 320 € al mese per ciascuno (media aritmetica). In pratica 1.37 €/mq al mese contro una prezzo di mercato tra 7 e 10 €/mq, facilmente deducibile da una veloce ricerca in internet sugli affitti della stessa zona.
Si ergeva martello, paladino, flagello ed ora senza corazza è finito per essere un perseguitato. Senza pudore prima e ridicolo anche adesso.

Ma a proposito di ridicolo è di qualche ora la notizia dell'azzeramento del Consiglio di Amministrazione del Pio Albergo Trivulzio. Nel documento firmato da cinque membri (presidente, vice e tre consiglieri) si parla di "gogna mediatica" che avrebbe spinto il suddetto Consiglio a dimettersi, pur riconoscendosi in formula auto assolutoria di avere lavorato in modo addirittura ineccepibile e di essere di fatto vittima di un "caso Boffo" (che nel frattempo è diventata l'ennesima locuzione abusata).
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Capisco l'autodifesa, meno l'auto assoluzione, anche perché i dati parlano chiaro: affitti risibili a Vips in zone dove l'affitto è mediamente molto, ma molto più alto, palazzine date in mano alla 'ndrangheta, ecc, mentre famiglie ed anziani bisognosi rimanevano in lista di attesa. E pensare che in occasione del centenario il presidente Emilio Tabucchi si lamentava che
il Pio Albergo Trivulzio è fatto dalla generosità dei milanesi, ma ultimamente mancano le piccole donazioni
Non avessero lasciato sfitti un centinaio di appartamenti e scarsamente fruttiferi altri per compiacere la corruzione, forse non ci sarebbero stati grossi problemi.
Ad ogni modo spetterà ai giudici dire l'ultima, e come sempre, speriamo che arrivino a dirla.

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