"La verità, il diritto, la dignità di uomini e donne non contano. Centinaia di frasi, prese a caso da migliaia di ore di intercettazioni, il cui contenuto non solo non è verificato ma che in molti casi è ambiguo e contraddittorio, sono state date in pasto all’opinione pubblica con il solo intento di provocare choc, indignazione, destabilizzazione politica"
"Leggendo le carte, adesso è chiaro che cosa è successo. Un potere (...) ha semplicemente spiato per mesi un altro potere".
"Su questa accozzaglia di parole è stato montato un processo che ricorda quello dell’inquisizione. Il giudizio morale si trasforma in accusa penale. Da parte di magistrati e uomini dell’informazione che rivendicano la libertà di fare di notte nei loro letti ciò che meglio credono senza guardoni di Stato tra i piedi. Questa non è giustizia, è spazzatura e pure della peggiore".Queste frasi sono tratte da un articolo di giornale, anzi, per la precisione da un editoriale. Si presuppone che in queste parole vi siano le linee guida dell'etica di quel quotidiano, che in esse siano specchio della morale del Direttore che di fatto le scrive.
Le accuse sono pesanti, pesantissime e tanto più lo sono tanto più la persona che le muove deve essere una persona linda, pura.
Ma chi sarebbe questo esempio di etica giornalistica?
Alessandro Sallusti!
Il Direttore de Il Giornale e, quelle sono parole prese dal suo editoriale di oggi.
Sallusti, lo stesso che insieme al suo compare Feltri aveva, senza alcun riscontro, infangato il direttore di Avvenire, Dino Boffo e che per attaccare Fini, il "grande Nemico" non aveva esitato a a coinvolgerne l'intera famiglia inseguendo cucine per l'Europa. Insomma uno che non può parlare da alcun pulpito, anzi.
Giusto per ricordare ai distratti, ambedue le campagne diffamatorie finirono in archiviazione.
Interessante invece che l'articolo di Sallusti su internet porti nell'indirizzo "Porno spioni di Stato" che se da un lato da degli spioni ai magistrati, dall'altra non fa che avallare le chiacchiere che ciò che essi spiavano non fosse proprio una cosa tanto pura sulla quale potersi permettere di giurare sulla testa dei propri figli...
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