La Bibbia secondo Me
Indice |
Cap 1: La Genesi |
Cap 2: Adamo ed Eva |
Cap 3: Il Diluvio Universale |
Cap 4: Il Principe d’Egitto |
Cap 5: I 10 Comandamenti |
Destò dunque Mosè, che nel frattempo stava sognando di separare anche le terre, dando origine al Grand Canyon, e gli ordinò di salire sulla montagna, dove decise di accoglierlo sotto forma di temporale (non prima di aver scoperto che l'abito di "roveto ardente" gli era divenuto un poco stretto).
Mosè vedendo il cielo plumbeo e temporalesco si preoccupò non poco: gli erano giunte voci che Zeus in Grecia amava fecondare le Ninfee sotto forma di pioggerellina dorata e temeva fosse divenuta una moda.
Timoroso e zoppicante giunse infine alla cima: le vesciche gli dolevano in modo bestiale, e capirete, non è facile arrampicarsi per i monti con dei semplici sandali. Comunque, mentre si stava ancora domandando quando la Asolo avrebbe inventato gli scarponcini da montagna e soprattutto perché il Signore degli eserciti, d'Israele, di Abramo, Isacco, Giacobbe, ecc aveva scelto la vetta e non la mezza costa, questi lo destò con una voce tonante (e d'altra parte era vestito da temporale)
"Preparati Mosè perché ora io ti detterò i miei comandamenti!" disse dunque il Signore
Mosè, obbediente tirò fuori dalla saccoccia un bel rotolo di papiro che aveva fregato al Faraone mentre questi si era distratto a causa della piaga delle cavallette, ma il Signore lo redarguì immediatamente.
"No -disse il Signore - La mia Legge non verrà scritta su un semplice papiro, io la inciderò sulla pietra!"
Detto fatto, il Signore degli eserciti, d'Israele, di Abramo, Isacco, Giacobbe, ecc iniziò a scagliare fulmini e saette su due pezzi di granito lì vicino, incidendoci i celebri comandamenti.
Mosè perplesso per tutto quello spreco di effetti speciali, guardò dunque le due tavole, aspettandosi chissà quale lista. Vedendo solo dieci comandamenti ci rimase piuttosto male.
"Tutto qui? Cribbio potevo impararli a memoria, lo farebbero anche i bimbi in terza elementare!" disse con aria di sufficienza.
"Ah si? - rispose il Signore degli eserciti, d'Israele, di Abramo, Isacco, Giacobbe, ecc inviperito - provami allora la tua memoria: elencami i nomi dei sette nani"
Mosè, sicuro di se partì deciso "Come no? Allora: Brontolo, Mammolo , Dotto , Pisolo......Eolo....." ma quivi si interruppe imprecando: come spesso accade al genere umano, li aveva dimenticati.
Il Signore degli eserciti, d'Israele, di Abramo, Isacco, Giacobbe, ecc allora disse irridendolo:
"In verità , in verità ti dico: se non ricordi i nomi dei sette nani non potrai sostenere di poter imparare a memoria i 10 comandamenti"
"Ma come diavolo....ehm...come cavolo... parli?" ribatté Mosè
"Lascia stare...sai, è mio figlio.. è lo slang dei giovani..." disse annoiato il Signore, sparando qualche fulmine.
Mosè attese qualche istante poi disse:
"Vabbè... allora dico a tutto il popolo di salire qui sulla montagna a dare una lettura alla legge, affinché la possano apprendere"
"NO!- tuonò il Signore- Tu Mosè ti caricherai le due steli sulle spalle e le porterai all'accampamento"
"Ma ....peseranno un quintale l'una!!!" obbiettò il pover'uomo, pensando a quanto sarebbe stato meglio avere come fratello Panoramix e la sua pozione, piuttosto che quel debosciato di Aronne.
Ma il buon Dio degli eserciti d'Israele, di Abramo, Isacco, Giacobbe, ecc non ne volle sapere, e costrinse il Mosè a scendere dall'odiato monte con in spalla due quintali di tavole di granito.
Nel frattempo, a valle, il popolo prediletto, che iniziava a chiedersi cosa avesse fatto di male per essere appunto prediletto: non ne poteva davvero più di manna. Tutti furono assaliti dal desiderio di mangiare una bella bistecca chianina, e fu così forte il desiderio che alla fine idealizzarono il desiderio a tal punto da materializzarlo, fondendo i propri gioielli in un idolo d'oro a forma di vitello (ma c'è chi dice che se avessero potuto l'avrebbero fatto almeno grande come un manzo).
Mosè al fine giunse dai suoi confratelli, ingobbito e stremato.
Questi gli chiesero fin dove si fosse spinto e lui con la bocca impastata e con il fiato corto, indicando la vetta disse biascicando: "Sin ...a ...ì", intendendo "Sino a lì", ma essendo quello un popolo di dura cervice capirono "Sinai" e con quel nome chiamarono la montagna.
Ripreso fiato, Mosè domandò cosa ci faceva tutta quella gente nei pressi della tenda dei sacerdoti e Aronne suo fratello, gli svelò la storia del Vitello d'Oro.
Non vi sto a raccontare l'incazzatura di Mosè, che aveva fatto tutta quella fatica per portare le tavole, pare comunque che urlò come un forsennato "Io li ammazzo", cosa che tra l'altro fece davvero, ammazzandone oltre tremila in una sola notte, stabilendo un record rimasto insuperato nei secoli.
Dall'alto dei cieli il buon Dio degli Eserciti, d'Israele, di Abramo, Isacco, Giacobbe, ecc guardò la scena un poco irritato commentando tra sé:
"E diceva di volerli imparare a memoria: neanche il tempo di scendere a valle e si è già scordato il non uccidere"...
2 commenti:
ahahahahahhhah rido!! bravo :)
Grazie! :P
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