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giovedì 4 novembre 2010

L'alternativa


A Berlusconi non c'è alternativa.
Lo sento o lo leggo ovunque, per i più disparati motivi. 
Non c'è alternativa: se cade Berlusconi si va al voto.
Non c'è alternativa perché, se l'alternativa è questa sinistra allora meglio Berlusconi.
Non c'è alternativa perché in questo momento di crisi è meglio che ci sia stabilità di Governo.
E via dicendo.
Ma è davvero così?

Effettivamente, all'interno della destra non è semplice trovare l'alternativa, non certo nello sgangherato PdL: Fini è uscito dal partito ma pare non valga più del 7-8% e comunque difficilmente intorno a lui allo stato attuale potrà convergere una coalizione vincente, per il resto il Pdl è costituito, per la gran parte, da persone che debbono tutto al suo leader massimo, persino la propria esistenza politica. Così vivendo in simbiosi con il leader  codesti individui sono destinati a seguirne sia i trionfi (solo elettorali, purtroppo) che i tonfi. Si pensi ai vari Bondi, Capezzone, Brambilla, Santanchè, personaggi talmente inutili nel panorama politico che per lo più sono danno al loro stesso partito.
Qualcuno magari saprà riciclarsi, d'altra parte la Santanchè, attuale sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio che si diletta a difendere ovunque Berlusconi, non più tardi del 2008, parlava dell'attuale Premier in questi termini:
Le donne per andare in Parlamento lo possono fare solo con me. Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perchè Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali (tratto da danielasantanchè.com).
o ancora:
Berlusconi è ossessionato da me. Tanto non gliela do… 
Ovviamente a guardare bene le alternative nel partito ci sarebbero, si pensi a Letta o a Tremonti : rimane il dubbio (...) che Berlusconi possa accettare l'idea di mettersi da parte politicamente lasciando contemporaneamente inalterato l'impegno economico che fornisce carburante alla macchina da guerra elettorale.

Che non ci sia alternativa a sinistra, invece, è una cantilena ripetuta allo spasmo dagli organi di informazione schierati a destra, ma anche, incredibilmente dall'elettore medio di sinistra, che del pessimismo cosmico fa la sua stessa ragione di vita.
Personalmente, pur non essendo un sostenitore dell'attuale sinistra, la ritengo un'alternativa, per di più ovvia. 
Quanto possa essere valida, nel bene o nel male, però non si può ancora determinare, per lo meno non lo si può fare a prescindere come nelle elezioni passate.
Nell'ultima legislatura governata dalla sinistra, ad esempio, vi era un'accozzaglia improponibile di partiti con idee e ideali talmente diverse che solo la disperazione poteva tenere assieme. Infatti poi così è stato: per assurdo la disperazione ha permesso persino che si concretizzasse una vittoria elettorale, sebbene risicata. 
Ma venuta meno la disperazione il nulla si è rivelato come tale. 
Oggi la questione mi sembra obbiettivamente differente, sempre che non ricadano nell'errore di voler fare l'ennesima armata Brancaleone. Ad ogni modo è alternativa.
La Lega, dal canto suo, e questo è certo, non può essere in alcun modo un'alternativa: innanzitutto perché è radicata solo al Nord e poi perché, per quanto possa pesare in termini percentuali, di fatto da sola non raggiungerebbe alcuna maggioranza. In questo momento può al limite vantare di essere il partner ideale per fare una maggioranza.
Inoltre, confido che rimanga ancora nel popolo quel poco di saggezza, che eviti a questo Paese il dover essere rappresentato all'estero dai vari Calderoli, Borghezio, Trote e via dicendo.
Berlusconi sta toccando il fondo, persino Bossi, che diciamocela tutta, all'estero è impresentabile ha dichiarato di essere
un po' preoccupato anche per l'immagine internazionale, perché questo è un paese che deve vendere i titoli di Stato
ma a dirla tutta i Leghisti o se vogliamo i "Legaioli"  hanno di sicuro i mezzi e gli uomini per andare oltre. Il fondo naturalmente.


Per quanto riguarda il fatto che non ci possa essere alternativa causa la crisi, questa tra tutte è la più stupida delle ipotesi: finora il governo si è dovuto destreggiare tra un emergenza e l'altra ma di fatto del proprio programma elettorale non ha messo in atto nulla.
Peggio. Non solo non ha ancora fatto nulla di concreto ma come criterio vuole partire dalla giustizia, che sebbene importante, nella situazione contingente, dovrebbe passare in secondo piano a favore di un piano di sviluppo serio.
Il perché la priorità sia la giustizia l'opportunità di limitare la libertà di stampa, non c'è bisogno di spiegarlo.
Quindi semmai, proprio perché c'è la crisi e il governo non sembra reattivo che sarebbe meglio trovare un alternativa prima che sia troppo tardi.

Veniamo al dunque.
C'è o non c'è un alternativa a Berlusconi?
Potremmo disquisire a lungo, ma io rifiuto l'idea che in tutto il Paese non ci sia qualcosa di meglio. Accettare una cosa del genere mi è impossibile anzi, rilanciando, mi pare non sia poi così illecito domandarsi cosa rimanga nel Paese di peggio.
Opinioni, naturalmente.

4 commenti:

Claudio Casonato ha detto...

Si, alternative credibili a sinistra ne esistono, ma non in grado di vincere se non unendosi. E' che poi, essendo per molti aspetti in contrasto tra di loro, se si uniscono possono anche vincere, ma poi non potrebbero governare.

Sull'operato dell'attuale governo ci sono molte lacune (lista luuunga), ma anche buone cose. I complimenti (da FMI, da UE, da agenzie di rating) alla politica economica ed i risultati ottenuti nella lotta alla criminalità organizzata dovrebbero essere evidenti.

Unknown ha detto...

Non intendo negare quanto di buono pare sia stato fatto dall'attuale governo, ma soffermandomi sugli esempi da te proposti, ci sarebbero alcune considerazioni da fare, specie sulla politica di rigore economico. Se la linea attuata da Tremonti (chiudere a doppia mandata il denaro e negare ogni spesa) sta dando alcuni risultati che soddisfano i contabili, è vero anche che sta paralizzando ad esempio,la Ricerca, la costruzione di infrastrutture e via dicendo.
Spesso si arriva al ridicolo: un sindaco di un comune della provincia di Como, non può assumere nessuno all'Ufficio tecnico perché la precedente gestione ha sforato il patto di Stabilità; poiché il precedente tecnico è andato in pensione tutte le attività urbanistiche comunali sono state sospese in attesa che il prefetto, o chi per esso, conceda la deroga (notizia tratta dal Giornale del comune).
Idem per la lotta alle mafie: notevole impegno e discreti risultati sui ricercati da prima pagina. Ma non sono convinto che decapitando qualche testa di un'idra si possa abbattere il mostro: di fatto se ad esempio le grandi opere da noi costano sempre 5-6 volte che nel resto d'Europa (dove tra l'altro la manodopera costa di più!) un motivo ci sarà.
Comunque sia, ci tengo a precisare che le mie sono elucubrazioni ed opinioni personali e sono anche personalmente consapevole di quanto sia semplice criticare e difficile fare.

talligalli blog ha detto...

Non so se hai notato nell'ultima puntata di ballaro' come Lupi rispondendo alla Bindi con il viso chiaramente impaurito dice: Con chi lo sostituisci? Lo sguardo era di evidente paura nello stesso nulla entropico che loro stessi hanno creato. Ormai non solo i sassi se ne sono accorti che e' una mina vagante, ma anche il suo stesso enturage che ormai non sa piu' dove sbattere la testa.

Unknown ha detto...

@talligalli
Raramente guardo la TV. Esiste la puntata registrata?

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