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mercoledì 21 marzo 2012

Oh, Formigoni


Egregio Presidente Formigoni,
Lei è un coglione.
No, non voglio offenderla!
Si informi: la parola assume vari significati e, seppur nell'accezione dialettale sia termine piuttosto volgare, io mi riferisco al piatto tipico del West americano, una prelibatezza che le consiglio fritta e ammorbidita, nel sapore, in salsa cocktail. Insomma era un modo come un altro per dirle che io la considero una persona buona. Come un coglione (di toro), appunto.
Insomma, non penso sia reato dare del buono a qualcuno, men che meno a lei, che anzi sono certo gradirà.
Nello stesso tempo non vorrei che lei trascurasse il significato che nello slang ispanico assume il termine cojones, ulteriore complimento da farsi solo a uomini veri.
Non vorrà mica fermarsi al milanese, spero. Non Lei, uomo di mondo!
Sarebbe da stupidi.
Che poi, nemmeno "stupido" può essere proprio considerato un'offesa: quante mamme teneramente danno ai loro pargoli degli stupidotti o degli stupidini. E' una forma di amorevole rimprovero, un termine spesso usato con una infinita  tenerezza.
E io le voglio così bene , caro Presidente che non riesco a trattenermi dal darle anche dello stupidino. Se lo fa o se naturalmente dovesse farlo.
Nel descriverla poi, non posso esimermi da definirla deficiente.
Non sgrani gli occhi, dico proprio deficiente ma, ovvio, nel senso letterale "di mancante di qualcosa". Nessuno è perfetto e certo anche lei sarà deficiente di qualche cosa, magari di vista, giacché per leggere noto che inforca gli occhiali. Anzi, conoscendo la sua innata modestia, immagino lei sia convinto di deficitare di molte altre cose, insomma, di essere un discreto deficiente.
Che nessuno pensi che intendo darle del deficiente come sinonimo di asino.
Che poi, a dirla tutta, il ciuccio tanto vituperato, fu la cavalcatura di Cristo nella sua entrata trionfale a Gerusalemme, come predisse il profeta Zaccaria, e fu tra i primi viventi a veder nascere lo stesso redentore, come descrivono i vangeli apocrifi. Posizioni invidiabili.
In fondo sono certo che lei, da "bravo" cojones sarà almeno un po' testardo, caratteristica principale di questo equino. Dandole dell'asino, sono convinto, le farei un ulteriore complimento!
Ma...ho detto bravo? Per Giove! Non volevo offenderla: non le darei mai deliberatamente del bravo: il rischio che lei lo confonda con la figura del bravo manzoniano è assai alta, vista la sua formazione culturale.
La prego di perdonarmi se l'ho fatto e, certo di una sua cristiana comprensione, le auguro di cuore di andare a cagare (Ogni qual volta le scappa, beninteso: la salute prima di tutto ed è quello, e non altro, che le mie parole, volevano augurare).

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