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sabato 31 luglio 2010

Il viaggio


Quando una persona cara, o conosciuta, muore, la mente cerca di trovare dei momenti particolari in grado di condensare certi aspetti che ne caratterizzavano il carattere o, addirittura l'essenza.

Questa notte è mancato il padre di un Amico ( di quei pochi con la "A" maiuscola). Lo conoscevo: una persona per bene, intelligente, sicuramente con i suoi difetti, come tutti del resto, ma sotto alcuni aspetti, davvero eccezionale. 
Il mio ricordo più vivo, paradossalmente non è legato a incontri recenti, ma a quasi vent'anni fa. Andai in macchina a prendere Luca, il mio amico; a casa sua, il giorno di Natale, dopo pranzo. Dovevamo incontrarci con il resto della combriccola  a casa di Ale a finire la partitella di Dungeons&Dragons.
Nel tanto che il mio amico riempiva lo zainetto di schede, manuali e dadi, suo padre mi invitò a sedermi offrendomi da bere: facemmo una breve conversazione. Non ricordo nemmeno l'argomento, ma vivido rimane il ricordo della sensazione che, per la prima volta, un adulto mi trattasse come un suo pari, da adulto.
E' un ricordo spontaneo, e tutto sommato, mi sembra un ottimo ricordo.

Non glie l'ho mai detto, Signor Z. ma se lei potesse in qualche modo sentirmi vorrei esprimerle il mio "grazie".
E augurarle un buon viaggio.

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