Lunedì sera sono venuti il Maestro Renato e la Maestra "Assistente" Serena.
Una bella sorpesa.
Ma non sono venuti da soli: mi hanno portato un piccolo riconoscimento per quanto fatto la scorsa annata.
Dopo un anno passato a regolarmi, e quindi soffrire, mi hanno reso omaggio dell'unica cosa che, sportivamente, mi mancava.
Non che me lo meritassi, ovviamente, non c'é diritto alla giusta ricompensa (non ci sono stati gli esami).
Però me lo prendo volentieri, anche perché il Maestro mi ha detto che c'è gente che la prende per sfinimento.
Non ci sono novità, o per lo meno, la malattia va avanti, ma in modo molto più lento.
Nel weekend ho recuperato il 50-60% del mie capacità mentali (quelle per cui avevo una cognizione reale del temine da utilizzare e non riuscivo ad esprimere tramite parole di senso compiuto), ed è in via di miglioramento.
Purtroppo il lato sx è sempre più debole, compreso il braccio e schiena.
Devo recuperarlo.
Vedremo cosa fare, gli strumenti non mi mancano.
Temo purtroppo che per Karate, non ci sia più nulla da fare; ma non dispero (la voglia è tanta!)
Nonostante sia da almeno sette giorni, con il cortisone tornati a quelli dell'operazione, che il cervello non si sblocca.
Parlo come fossi un "cretino", a cui non vengono fuori le parole.
In realtà, va a momenti: ma sono per lo più negativi.
Avrei dato tutto, per non vedere l'ultima parte di me, che rantola, nell'attesa di poter essere espressa; e invece, no. Tutto si fa duro, e se non posso lasciarmi andare all'ultima prova, è perché ormai tendo a scrivere, sempre con maggior fatica, più che ancora che a parlare.
E miei giorni si riempiono di tristi, quanto assurdi, silenzi.
Per fortuna c'è mia moglie a tirarmi su.
Anche il fisico non va bene.
Gamba sx, schiena e braccio sx, non sono un sostegno per tutto il giorno.
Devo riposare.
Prima di vedere se, la malattia, ha ripreso a camminare (ma è certo, non si sa bene a che velocità), devo vedere la radiologa.
Break of the day Light of the sun Keep this darkness away from my heart And guide me far on my way And watch over me through the day
(Power Simphony - The Song of Man)
Ieri, doccia fredda.
Pensavo che il recente problema, dovuto al fatto che faccio fatica a pronunciare pensieri (in realtà li penso, ma poi, non riesco sempre a definirli come vorrei), fosse in qualche modo legato alle recenti terapie (operazioni, chemioterapia, cyberknife).
Purtroppo, no.
C'è sempre una remota possibilità che il tutto sia dovuto all'edema (che è troppo recente, per poter essere riassorbito), e di conseguenza che il danno celebrale sia in qualche modo passeggero.
Ma potrebbe non essere così.
Il fatto è che, se non sono preparato (leggi: non ho preventivamente preparato il discorso), mi incarto e, ahimè, vado in confusione.
Questo è quanto scoperto ieri al colloquio con l'oncologa, dove raccontavo un progressivo peggiorare della situazione (sempre, pensando positivo, in attesa della risonanza magnetica di inizio ottobre), in particolare della gamba sx, del braccio sx e, per l'appunto, della capacità di esprimere i propri pensieri.
Questo, tra l'altro, ha fatto in modo di rimandare, l'inizio dell'attività sportiva, a tempi più consoni. Oggi la situazione è che mi muovo in modo sufficiente solo se mantengo un'attività motoria sotto la media, con punte di quasi normalità, che mi costano però, una fatica immensa.
Prossime visite: domani EEG, per vedere se posso guidare (esito prossima settimana), ed esami del sangue.
Continua la riabilitazione.
Più che altro, soffro del fastidio derivato dai cosiddetti "wafers" di chemioterapico, posizionati in sede di lesione.
Fatico a trovare la forma: ci sono giorni in cui tutto va bene e, altri, dove l'equilibrio non esiste e se mi reggo in piedi è per pura volontà.
In linea di massima, gli effetti dovrebbero svanire nel giro di un paio di mesi dall'intervento. Così mi hanno detto.
Stavo meglio i primi giorni post intervento, che ora.
Ho già ricominciato a lavorare, per ora tengo duro, ma la stanchezza si fa sentire.
Mi rendo conto che il linguaggio è stato in qualche modo danneggiato: sovente non mi vengono in mente le parole.
Le cose sono peggiorate rispetto agli strascichi della radioterapia che ho finito a gennaio.
Un secolo fa.
Spero sia solo un discorso di spossatezza, fisica e mentale, perché in fondo non mi pare di sragionare, anzi.
Il fatto di non avere energie, mi consente al massimo di affrontare un argomento alla volta (o qualcosa in più), il che, mi rende particolarmente lucido. Almeno su quello.
Ecco, qualche problemino con il cortisone continuo ad averlo.
Non è un farmaco con il quale vado d'accordo: fame chimica, nervosismo sono all'ordine del giorno.
Mercoledì ho l'esame con la nutrizionista. La vedo dura.
Fondamentalmente sono stabile, ma dovrei perdere peso.
A metà settembre ho l'elettroencefalogramma: se non ci sono controindicazioni, a fine mese dovrei poter iniziare a guidare, dopo l'anno di fermo a causa della crisi epilettica che ha fatto scoprire il tumore.
Ho altri esami in ballo, ma non so bene cosa cosa aspettarmi, né le conseguenze.
Vedremo.