Ad Expando

mercoledì 10 febbraio 1999

Dedicato ad Ileana #4




Non son che rabbia, onore
O forse soltanto gelosia.

Ma se amore è amare
È spesso anche soffrire
È dire di tacere
È sognare
E giacere
O solo guardar le stelle
Insieme
Ed aspettare
Per morir di notte
E nostalgia
O per rider mesto
Alla tetra malinconia.

Ed io? Non ho da darti
Che queste mani
E questo cuore
E un fiume di troppe parole
Da versare dentro un bicchiere

Attimi spenti
Dilatati nel silenzio
In infinito

Non ho che sogni
Dentro un cassetto vecchio,
I miei ricordi,
Le mie fiabe
E il mio vuoto da riempire,
E infine te.

Ma, amore, tu
Sei solo mia.




Seregno, 10 febbraio 1999






martedì 27 gennaio 1998

Domani



Nel nero del mio cuore
Ora, dormono i giorni
Degli anni passati:
Echi di luce s’odon
Come risa lontane,
Tenui bagliori di suoni riposti
In scatole grigie
Di un ripostiglio di Nulla.

Sarà la rabbia o l’odio
O forse l’urlo folle
Di quest’amore folle
A sventrar le nubi,
A spiccare il balzo
Verso il coraggio,
O il volo
Verso il sorriso?

E mentre penso a questo
E penso a te,
Sì,
Invero io sorrido.
Domani avrò trent’anni
E sono vivo.



Seregno, 27 gennaio 1998






sabato 20 dicembre 1997

Venere di Beltane



Vestita di vento
E d’un velo d’incanto:
Sapore verde oceano,
Donna primeva
Selvaggia danza e fuoco
Cielo di primavera.


D’ansante respiro il languore
Come estasi di vitreo bagliore
Arde, mio sole, l’iride sognante.

E saliva
Sul corpo lasciva
Un onda vermiglia
Il calore
Il piacer delle dita
Il tremore

E ad ogni suono, corpo
Ad ogni senso, suono
Ed ogni scossa, cielo,
E terra,
E mare,
E fuoco,
Come l’immenso nell'immenso.



Seregno, 20 dicembre 1997






martedì 28 ottobre 1997

Terremoto (Canto per l'Umbria)



Tace ognuno
Ed ogni casa è cielo
E il vero , al respiro nero
Ormai cheto si avvolge
D’un manto di stelle.

Or non più e il vedere
Chiome d’alberi al freddo vento,
Ma è sentir tremare
E d’intorno,
La speme morire.


Diafana candela,
Anche oggi s’è spento il sole.
Polvere o nebbia?
Spettri tra le rovine.

E nel madido silenzio
Dolorosa, in ogni tenda,
Una lacrima trova dimora.



Seregno, 28 ottobre 1997






lunedì 25 agosto 1997

Eclissi



Ombre assopiscono
Il canto del sole sul grano
Più non si sente
Il sognante tepore,
Il dorato sapore,
e nell'aria
non suon di parola più s’ode.

È tempo di un tempo sfuggito via
Come un eterno memento:
siamo attimi di luce nel Mai.
Soffi nel vento, si respira soltanto
E ogni tanto s’alzan gli sguardi
Ma è solo bestemmia,
Un pugno,
Un momento.

Ma non vedete?
Solo l’aria non resiste al mio respiro
E se rimango vivo
È perché altro non mi resta
Che arrendermi alla vita.



Seregno, 25 agosto 1997







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