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mercoledì 3 febbraio 2010

Le gambe corte di Berlusconi

Come si sa le bugie hanno le gambe corte, ed in Internet ancora di più. D'altra parte l'informazione in Internet è libera e se da una parte permette la libera circolazione di idiozie ed idioti (vedi qui, oppure qui), dall'altra ha il pregio di essere fatta anche da gente che scrive e lavora per mera passione, se non altro, non a libro paga del potente di turno.
Ecco quindi che quello che una volta non avrebbe avuto alcun seguito o addirittura sarebbe stato censurato, oggi circola velocemente. Così è per le notizie e per i commenti e ancor più per le immagini.
Vittima dei suoi leccapiedi e del culto della sua personalità spropositato, il nostro premier incappa nell'ennesima figuraccia planetaria, andando a ritoccare nel libro celebrativo "Noi amiamo Silvio" (dove probabilmente il "noi" è un plurale maiestatis, un po' come il Partito dell'Amore sembra più un Partito Onanista), la folla clonandola con qualche programma di fotoritocco, neppure tanto abilmente. Non è l'unico errore come evidenziato dalla foto qui sotto (originale qui).


Lapidario a tal proposito il sito Photoshop Disaster:
Oh Silvio. I have no problem with your mafia connections, your masonic lodge business, the tax fraud, the false accounting, the bribing of judges, embezzlement, seducing young girls, etc. We all do that kind of thing. But when you start pumping up your crowds with Photoshop you cross the line, mister.
Per la cronaca, oltre la folla clonata, c'è un evidente correzione sullo spigolo del parapetto del palco nonchè si avanzano seri dubbi sul posticcio "mazzolin di fiori" tenuto in mano dall'amato Silvio. Qualcuno mi ha fatto notare anche che in genere non si danno permessi di appendere striscioni sull'ala destra della Galleria: l'immagine però, almeno lì, non sembra taroccata.

Il merito dello scoop è da attribuirsi al blog "San Precario".
 

2 commenti:

Claudio Casonato ha detto...

Caro McG,
ci sono troppi sottintesi non provati in questo post.
Per esempio, che Berluska sapesse del libro, che abbia chiesto di taroccare una foto, e che in generale il 'mandante' sia lui.
Sue foto circondato da folle festanti ne esistono tante (pure troppe) da rendere necessario a lui di chiedere un taroccamento (ed in caso avrebbe gente più esperta a disposizione).

La cosa che a me da fastidio è che quando a taroccare le foto sono altri (vedi le foto dei partigiani a cui sono state concellate armi e bombe), non si grida allo scandalo.

Invece, per me, è uno scandalo aver taroccato questa foto, uguale allo scandalo dei taroccamenti di foto di altri indirizzi politici.

E adesso posto lo stesso da Attivissimo....

Continua così!

Unknown ha detto...

Se ho lasciato sottintendere che lui sapesse, evidentemente ho usato le parole sbagliate, anche se, almeno dalle parole dello stesso editore, pare addirittura che il taroccamento derivi da una sua precisa richiesta.

(vedi: http://tinyurl.com/y9xdegk)

Ciò che intendevo dire è che egli, è sia vittima che artefice del culto maniacale della propria personalità, e questo è un dato di fatto. Che i suoi leccapiedi (bada non chi vota per lui, ma chi lo rende ridicolmente un idolo) si adoperino per compiacerlo in questi modi o che sia lui a ordinarlo poco cambia rispetto a tale concetto, anzi sono entrambe prove.
Parimenti è un dato di fatto che la stampa estera non faccia sconti al nostro premier, che a gaffes ormai compete in solitaria solo con l'ex Presidente USA, Mr. Dabliu.
Questo al di là di un giudizio sull'operato del governo, di cui su molti argomenti rimango, pur non appartenendo ad alcun schieramento, molto, molto critico.

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