Ovviamente, c'è poco da ridire, almeno se si considera che si sta parlando di un capo religioso e che questo è un punto imprescindibile per mantenere il potere e l'identità. Joseph Ratzinger possiede una mente sopraffina, dubitarne sarebbe un grossolano errore. Nel suo discorso alla Plenaria della Pontificia Commissione Biblica egli sottolinea che "essendo la Sacra Scrittura ispirata, c'è un sommo principio di retta interpretazione senza il quale gli scritti sacri resterebbero lettera morta: la Sacra Scrittura deve 'essere letta e interpretata con l'aiuto dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta".
In poche parole è inutile studiare la Scrittura per quello che dice, perché vi è una sorta di messaggio in codice che solo coloro che sono illuminati dallo Spirito divino possono interpretare. Ma si badi, anche lo Spirito pare abbia le sue limitazioni, tanto che "soltanto il contesto ecclesiale permette alla Sacra Scrittura di essere compresa".
Non v'è dunque possibilità di comprendere i Testi se non attraverso il filtro della Chiesa cattolica del resto, insiste il pontefice essi "non sono stati dati ai singoli ricercatori per soddisfare la loro curiosità o per fornire loro degli argomenti di studio e di ricerca”, bensì sono stati affidati “alla comunità dei credenti, alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di fede e di carità".
Sul filo del rasoio! Cosa significherà mai questa affermazione? Che non si deve cercare nei Libri Sacri una verità storica perché non ve n'è che una pallida traccia mascherata dai miti? O forse che non si può pretendere di carpire il viatico spirituale se non attraverso gli insegnamenti di coloro che illuminati dallo Spirito (?) hanno dedicato la loro vita allo studio del Nuovo e dell'Antico Testamento (riaffermando, come dicevo, la propria insostituibilità)?
Certo è che, inizialmente, il Rabbi non si circondò di grandi menti, ma di semplici, ed è per questo che risulta difficile capire come si possa essere arrivati ad avere una sovrastruttura di tali dimensioni, tra l'altro per carpire chi sa quali significati nascosti in un testo che non è certo complesso come, ad esempio la Comedia di Alighieri
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