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martedì 14 marzo 2017

War Report 201703.14

Settimana scorsa ho effettuato la risonanza magnetica per verificare, a 45 giorni circa dal termine del ciclo radio-chemioterapico, se lo stesso abbia sortito qualche effetto.
Non che mi aspetti o mi aspettassi notizie positive  infatti, sebbene l'ottimismo sia considerato il profumo della vita esiste un limite oltre il quale (limite detto "ottimismo di Polyanna" od "ottimismo ottuso"), i miasmi della decomposizione delle sinapsi cerebrali finirebbe per coprire qualunque celestiale effluvio.
La mia malattia non prevede guarigione e all'ottimismo ottuso ho da sempre preferito una cinica osservazione del mio stato a cui far seguito una spietata determinazione stemperata semmai da un po' di autoironia.
Terminando l'auto celebrativa divagazione e ritornando all'esito della risonanza, l'unica cosa da dire è che non si capisce un granché: la lesione principale sembra essersi ridotta, il che sarebbe una buona notizia; una macchia che non risponde al contrasto sembra essersi allargata cosa che invece non parrebbe una buona ed infine, una terza macchia è comparsa, il che potrebbe essere una pessima notizia o solo la conseguenza della radioterapia (edema non ancora assorbito).
Cambia poco in termini pratici, giovedì come previsto inizierò il terzo ciclo di chemio a dosaggio ancora più alto e macchie e lesioni andranno monitorate in seguito.
Per intanto proseguo il tentativo di recuperare e correggere alcune disfunzioni motorie e quello meno riuscito di tenere sotto controllo il peso (qualcuno mi deve spiegare perché in 5 giorni a 1500 calorie perdo 200 gr e in un weekend dove sgarro salendo a 2500, metto su 1 kg e mezzo): ormai sono sul baratro dei 95 kg.

Il morale è ottimo, soprattutto per il fatto di aver potuto passare un bellissimo weekend a Roma con mia moglie, mia figlia e con i vecchi "Brothers".




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