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venerdì 21 ottobre 2011

Sic transit gloria mundi? - parte 1

Il post contiene video e immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità


Il punto interrogativo, come vedrete, è d'obbligo, se non altro, perché bisognerebbe prima di tutto stabilire cosa sia questa "gloria mundi". La celebre locuzione latina, liberamente tratta dall'Imitatio Christi, in realtà mirerebbe a far meditare sulla caducità delle cose mondane e, a tal proposito, si spera che Berlusconi, il quale l'ha recentemente citata a commento della morte del suo caro amico Muammar Gheddafi, l'abbia fatto a seguito di una proficua riflessione.
Gloria, Gheddafi l'ha avuta, ai tempi, come comandante di una rivoluzione, ma poi l'ha insozzata annullandola, con l'instaurazione di una dittatura feroce, spesso connivente con ambienti terroristici.


Leggendo sul dizionario infatti dell lemma gloria troviamo come definizione :"altissimo onore, fama universale che si acquista per grandi virtù, opere insigni, meriti eccezionali"; sulla bistrattata Wikipedia gloria "indica fama e onore universalmente riconosciuti, ottenuti con il compimento di azioni insigni."



Almeno da un punto di vista occidentale, Gheddafi ha meritato, infatti, solo la fama, spesso e per lo più cattiva, mentre poco o niente di quell'onore che pare essere condizione basilare insieme alla prima per la gloria.

Non a caso, e in questo la Storia è spesso giudice implacabile, egli ha avuto una fine ingloriosa: pur combattendo, all'ultimo non ha avuto nemmeno il coraggio del martirio tanto evocato, implorando, pare, con un patetico
"Non sparare, che ti ho fatto?"
Poi catturato vivo sebbene ferito ha subito, per lo meno da quanto trapela, un'esecuzione sommaria, un colpo alla tempia. Quindi del suo cadavere è stato fatto scempio.


Pare sia il destino comune a molti despoti, l'accanimento sulla salma, una sorta di contrappasso al culto della personalità tipica dei dittatori. Noi stessi tramite la memoria di qualcuno che l'ha vissuto o più probabilmete attraverso libri,  ricordiamo la salma appesa alla pensilina di un distributore di Benito Mussolini, il duce degli Italiani, in piazzale Loreto a Milano, con tanto di folla che la ingiuriava e l'oltraggiava con sputi e percosse.
Stessa cosa capitò a Ceausescu in Romania, unico paese europeo dove il comunismo cadde tramite rivoluzione cruenta: era il giorno di Natale del 1989 quando dopo un processo sommario durato poco meno di un ora, fu giustiziato tramite fucilazione il tutto ripreso e mandato in onda.


Più recentemente è toccato anche al Rais irakeno Saddam Hussein, mentre le immagini video di un altro tiranno, ma di natura diversa, non sono trapelate, non fosse altro perché non ucciso da un popolo oppresso ma da un reparto d'élite dell'esercito USA.


Ma torniamo alla "Gloria Mundi". 
Vi sono molti modi di oltraggiare un cadavere dietro i quali possono esserci motivazioni estremamente differenti. Mi chiedo ad esempio se, nel caso di Gheddafi non sia da considerarsi oltraggioso il voltafaccia di alcuni nostri esponenti politici, come il manichino che abbiamo agli Esteri, che neppure un anno fa parlava del dittatore come di un "grande alleato" e che oggi ne definisce il giorno della morte come "una grande vittoria del popolo" o, come la macchietta che abbiamo alla Difesa che ai tentennamenti iniziali proclama che di quello scempio, bisogna "gioire". Chi? Noi italiani? E perché? E se c'è un perché come mai abbiamo fatto affari con quel personaggio? 
Misteri della politica o pochezza dei politici? 
Eppure c'è chi davvero gioisce e, a mio avviso, potrebbe essere interessante capirne i perché.

...continua

2 commenti:

Fabrizio Leone ha detto...

C'è un errore, Gheddaffi era il rais libico, quello irakeno era Saddam...

Lapsus immagino

Unknown ha detto...

Grazie, correggo

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