Quante facce a lutto, tra gli osservatori. Non che si debba far festa, ma le presidenziali americane sono state una bella ventata di democrazia (Toni Capuozzo - FB)
Elezioni Usa 2016, questa è la democrazia bellezza (anche se non ti piace Trump) (Caterina Soffici - Fatto Quotidiano)
In questi giorni, molti si sono presi la briga di ricordare che Donald Trump è stato eletto con un sistema democratico. Ne ho lette davvero di tutti i colori, da coloro che ritengono una fortuna che Trump abbia vinto in quanto meno pericoloso della guerrafondaia Clinton, a coloro che si sono scagliati sui sostenitori della Clinton accusandoli di credersi superiori, a chi infine si è scagliato sui Media, non tanto perché hanno clamorosamente fallito il loro scopo primario, ovvero riportare la realtà, ma per la pretesa di questa di poter influenzare le masse (cosa peraltro non solo legittima ma intrinseca all'informazione).
Ora, come ho scritto e detto in altre sedi, lo scontro tra Clinton-Trump rappresenta di per sé una sconfitta della democrazia, non tanto una "ventata". In realtà non si può neppure parlare di democrazia vera, perché i due soggetti hanno ottenuto le candidature non in funzione di meriti personali, non grazie a doti particolari che li rendevano degni rappresentanti di un popolo, ma l'una era parte integrante dell'establishment, già moglie di ex presidente, pessima Segretaria di Stato e perdente nelle precedenti elezioni interne ai Democratici (dove fu sconfitta da Obama); l'altro invece è un ricco marpione completamente sconnesso dalla realtà, un misto tra Berlusconi e Briatore in salsa USA, malvisto persino dal suo partito. Ambedue i personaggi non sono quindi frutto di una selezione al meglio, ma il risultato dell'incapacità dei partiti tradizionali di presentare un candidato in grado di parlare alla gente passando valori tipici dello schieramento politico.
I tempi e i metodi di comunicazione sono cambiati, siamo nell'era dei cretini da tastiera, i cosiddetti webeti, come insegna uno dei pochi seri comunicatori del giornalismo nostrano.
Spiegare non conviene. Oggi il tutto funziona meglio se gridato più forte, indipendentemente dalla qualità delle parole, dalla qualità del messaggio e dalle intenzione in essi racchiusi.
Più si grida forte più l'eco, prodotto dal vuoto del cervello del cittadino beota, andrà lontano.
I tempi e i metodi di comunicazione sono cambiati, siamo nell'era dei cretini da tastiera, i cosiddetti webeti, come insegna uno dei pochi seri comunicatori del giornalismo nostrano.
Spiegare non conviene. Oggi il tutto funziona meglio se gridato più forte, indipendentemente dalla qualità delle parole, dalla qualità del messaggio e dalle intenzione in essi racchiusi.
Più si grida forte più l'eco, prodotto dal vuoto del cervello del cittadino beota, andrà lontano.
Perché chi parla di democrazia oggi prende una severa cantonata?
Presto detto: quello che resta della democrazia è solo la sua degenerazione, ovvero la dittatura della maggioranza, alla guida della quale ci sono loschi figuri, che spesso sento definire "populisti" ma che vorrei sottolineare trattasi di "demagoghi".
Ne siamo pieni anche in Italia: dal fu rottamatore (certo che anche chi si fida a dare in mano il Paese a uno che si definisce rottamatore...), ovvero l'attuale Presidente del Consiglio malato di "annuncite", a tre quarti dell'opposizione, passando da Grillo per arrivare a Salvini, con breve sosta per inchino a quel che resta del boss del centrodestra Berlusconi.
Tutta gente che non solo non ha mai dimostrato di saper fare qualcosa per il popolo, anzi semmai il contrario, ma che sopravvivono grazie alla stupidità dell'elettore.
Poiché al demagogo non interessa il benessere della nazione, ma il suo, farà in modo di mantenere lo status quo, facendo finta di operare dei cambiamenti di facciata per giustificare la sua esistenza. A meno che, i cambiamenti, siano funzionali a sé stesso, ovvero alle lobbies che lo sostengono e che ne garantiscono la sopravvivenza politica.
Un esempio abbastanza chiarificatore potrebbe essere il recente operato dell'attuale governo di pseudo sinistra. Nella riforma del lavoro, ad esempio, il governo ha raccolto le istanze delle lobbies che prima sostenevano il centrodestra berlusconiano. Il percorso è stato abbastanza palese: incontri con la grande finanza mondiale, con confindustria, patto del Nazareno proprio con il leader del centrodestra, attacco alle organizzazioni sindacali, ed è sfociato con l'abolizione dell'art. 18 fatto passare come l'elemento a causa del quale l'economia del lavoro era bloccata (secondo voi un comportamento tipico di un leader di sinistra?).
Viceversa le altre riforme, dalla "buona scuola" ai cambiamenti, di facciata ma sostanzialmente fumosi e tutti da dimostrare, riguardanti la modifica della costituzione, non hanno portato né porteranno sostanziali novità. La scuola è e rimane al palo: mancano i finanziamenti (salvo per quelle private cattoliche, sarà un caso...), non sono state eliminate le condizioni per sciogliere il problema del nepotismo (questa è l'ultima in ordine cronologico) e dei baroni nelle Università, gli insegnanti assunti si ritrovano con un posto di lavoro dall'altra parte della penisola, presidi con maggiori poteri ma senza alcuna preparazione che sprecano risorse (esempio personale: nella scuola primaria frequentata da mia figlia è stato cassato il corso integrativo di inglese "per non fare differenze con altre scuole del comprensorio", ma si è provveduto a comprare sette clarini e un ukulele per implementare la direzione musicale scelta dalla preside, sic!).
La riforma costituzionale prevede risparmi irrisori e non va a colpire la vera piaga della politica, ovvero la pletora di funzionari che permangono nelle strutture pubbliche al di là della manifestata incapacità. Inoltre, come già detto, metà della riforma è legata a leggi che verranno definite dopo il voto referendario, il che se non è l'anticamera dell'ennesima truffa, è per lo meno singolare.
Un esempio abbastanza chiarificatore potrebbe essere il recente operato dell'attuale governo di pseudo sinistra. Nella riforma del lavoro, ad esempio, il governo ha raccolto le istanze delle lobbies che prima sostenevano il centrodestra berlusconiano. Il percorso è stato abbastanza palese: incontri con la grande finanza mondiale, con confindustria, patto del Nazareno proprio con il leader del centrodestra, attacco alle organizzazioni sindacali, ed è sfociato con l'abolizione dell'art. 18 fatto passare come l'elemento a causa del quale l'economia del lavoro era bloccata (secondo voi un comportamento tipico di un leader di sinistra?).
Viceversa le altre riforme, dalla "buona scuola" ai cambiamenti, di facciata ma sostanzialmente fumosi e tutti da dimostrare, riguardanti la modifica della costituzione, non hanno portato né porteranno sostanziali novità. La scuola è e rimane al palo: mancano i finanziamenti (salvo per quelle private cattoliche, sarà un caso...), non sono state eliminate le condizioni per sciogliere il problema del nepotismo (questa è l'ultima in ordine cronologico) e dei baroni nelle Università, gli insegnanti assunti si ritrovano con un posto di lavoro dall'altra parte della penisola, presidi con maggiori poteri ma senza alcuna preparazione che sprecano risorse (esempio personale: nella scuola primaria frequentata da mia figlia è stato cassato il corso integrativo di inglese "per non fare differenze con altre scuole del comprensorio", ma si è provveduto a comprare sette clarini e un ukulele per implementare la direzione musicale scelta dalla preside, sic!).
La riforma costituzionale prevede risparmi irrisori e non va a colpire la vera piaga della politica, ovvero la pletora di funzionari che permangono nelle strutture pubbliche al di là della manifestata incapacità. Inoltre, come già detto, metà della riforma è legata a leggi che verranno definite dopo il voto referendario, il che se non è l'anticamera dell'ennesima truffa, è per lo meno singolare.
Interessante fare anche un'analisi del MoVimento 5 Stelle perché, a mio avviso, Casaleggio, pace all'anima sua, era davvero un genio.
Egli ha di fatto anticipato i tempi comprendendo che la massa è costituita da una maggioranza di stupidi: dai cosiddetti analfabeti funzionali, ai cretini veri e propri, agli ingenui. Probabilmente ispirato dal Blog che aveva in gestione, dove un comico si permetteva di discutere (si fa per dire) su tutto lo scibile umano (dalle palline da mettere in lavatrice, ai pomodori antigelo, dalle nanoparticelle ai vaccini sino ai cellulari che cuociono le uova) con notevole seguito, deve avere intuito che poteva creare un movimento funzionale al suo tornaconto, dove il sopraccitato comico poteva fare da cassa di risonanza, i cretini avrebbero costituito la base, le macchiette sarebbero divenuti rimasti marionette al totale servizio del suo volere, non tanto del popolo che lo ha eletto, ma della sua società (con tanto di contratto!). Poi ovviamente con un po' di "sana" demagogia, avrebbe unito i beoti a scontenti e delusi (gli unici ad avere un motivo valido o per lo meno una giustificazione) e avrebbe avuto percentuali di consenso da far paura.
Letteralmente "da paura" visto che coloro che potrebbero governarci sono gli stessi che hanno questa capacita di analisi:
Emanuela Corda sulla strage di Nassirya:
Nessuno ricorda il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage. Quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come di una vittima, perché anch'egli fu vittima oltre che carnefice
Paolo Bernini "onorevole" deputato, ambientalista, animalista ma soprattutto complottista:
In America hanno già iniziato a mettere i microchip all'interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi, e quindi è un controllo di tutta la popolazione. (Complotto dei microchip per il controllo umano)
La versione ufficiale dell’11 settembre è stata smentita da tutti i punti di vista, è palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto. Detto all’americana: ‘it was an inside job’. Tradotto: fu un lavoro interno. (Complotto dell'11 settembre)
Carlo Sibilia deputato stralunato e "riferimento più ampio del M5S in particolare sul territorio e in Parlamento" dal vangelo secondo Beppe Grillo.
Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa... (tweet sul Complotto del mancato allunaggio)
Ha mai sentito parlare di signoraggio bancario Signor Letta? (..) Gli istituti privati stampano moneta cedendola in prestito e richiedendone restituzione con interesse per creare questa spirale di stritolamento che si chiama debito (Complotto del Signoraggio bancario)
Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti (Complotto dei 4 neuroni di Sibilia )
Monia Benini, deputata, Qui la lunga lista di corbellerie della rappresentante del popolo, io mi limito a riportarne una a caso giusto per diversificare:
Goldman Sachs e Jp Morgan finanziano i matrimoni gay. Per chi vuole ottenere una massiccia riduzione della popolazione, ovvero governi e banche potenti, anche le leggi sull'omosessualità hanno un peso enorme (complotto dello "Sterminio Segreto")
Tatiana Basilio, deputata che crede nelle sirene
Prove schiaccianti! Sei scienziati che stavano facendo studi l’hanno vista [la sirena], ma il NOAA [National Oceanic and Atmospheric Administration] nega tutto, gli sequestra il materiale e li caccia via! Perché? Di cos’hanno paura? Perché non ammettere un fatto tanto evidente? (Complotto delle Sirene)
Tiziana Cipriani deputata, confusa:
Si intravede un tentativo per indebolire il legame (già precario) del nascituro con la linea maschile e paterna. (...) Il cognome del padre spesso tramandava ai figli il mestiere dei padri, il saper fare, come preziosa eredità di appartenenza a un ruolo sociale. Ho il fondato sospetto che l’Ue stia sfruttando da anni la propaganda di genere non già per elevare la condizione della donna, ma per abbassare quella dell’uomo comune, per demolire la cultura patriarcale, oramai diventata scomoda e pericolosa per il sistema che si vuole implementare, funzionale al NWO (Nuovo Ordine Mondiale, ndr) ovviamente (Complotto del NWO sul... cognome da dare ai figli)
Senza contare le sceneggiate di Di Battista o le castronerie di Di Maio.
La stessa cosa funziona con la Lega, che è passata dal "celodurismo" di stampo Bossiano ai collegamenti mirabolanti di Matteo Salvini, uno che non ha mai fatto nulla in vita sua se non campare sulle spalle di beoti. Qui sotto tre esempi recenti di quanto detto sopra, ovvero, cosa c'entrano l'aggressione di un tunisino, la maleducazione o finanche il vandalismo di immigrati, o ancora, il giudizio della Bodrini sulle politiche di Donald Trump, con il referendum del 4 dicembre?
Qui invece una chicca del Salvini pensiero :
Prima c'erano i posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte. Adesso si può pensare a posti o vagoni riservati ai milanesi
Ritornando sul tema, dicevo, non si può più realmente parlare di democrazia, ma di dittatura della maggioranza, purtroppo costituita da stupidi: da qui il titolo provocatorio di Stupidocrazia.
Fino a qualche anno fa lo stupido poteva uscirsene con la sua idea balzana, ma in linea di massima, tale idea, non aveva grande eco poiché la sua circolazione, lenta, permetteva di essere intercettata e smentita in tempi corretti. Oggi, con internet, qualsiasi idea ha una cassa di risonanza tale che permette di acquisire un numero considerevole di adepti in pochissimo tempo e poco conta che ci sia una controinformazione correttiva; per almeno tre motivi: il primo velocità con cui circola l'idea è rapidissima e quindi le possibilità di arginare il danno è limitata; in secondo luogo, l'imbecille in genere si accosta alla notizia in modo fideistico e non razionale, quindi sosterrà sempre e comunque la sua ragione al posto di usare la ragione; terzo c'è un problema comunicativo che si può notare ad esempio nelle varie pagine complottiste e avevo trattato marginalmente in questo articolo, ma anche nelle pagine di coloro che tentano di fare informazione. Nella stragrande maggioranza dei casi i complottisti parlano ai complottisti e i debunkers ad altri debunkers: sono circoli fondamentalmente chiusi e spesso autoreferenziali, non in grado di spostare in modo sostanziale gli equilibri (vedere in proposito questo video qui sotto in modo particolare dal minuto 28'50", anche se consiglio vivamente l'intera visione).
Soluzioni?
Difficile dirlo, anche inutile da un certo punto di vista. Si potrebbe pensare ad una patente di voto da concedere solo a chi si dimostra meritevole (eliminando ad esempio chi ritiene il voto una farsa giacché la stupidità in tal caso, non è solo espressione di un opinione, ma anche la negazione dell'espressione della stessa, ossia il voto : molta gente che si scandalizza dell'esito delle votazioni spesso si bea di non andare a votare), ma rimarrebbe il problema di quali i parametri da adottare e di chi dovrebbe controllare.
Come spesso accade se ci saranno cambiamenti sarà una scintilla a determinare lo scoppio e gli esiti saranno imprevedibili.
Oppure rimarremo in questo stato.
Ma almeno che non mi si venga a parlare che si tratta ancora di democrazia!
Fino a qualche anno fa lo stupido poteva uscirsene con la sua idea balzana, ma in linea di massima, tale idea, non aveva grande eco poiché la sua circolazione, lenta, permetteva di essere intercettata e smentita in tempi corretti. Oggi, con internet, qualsiasi idea ha una cassa di risonanza tale che permette di acquisire un numero considerevole di adepti in pochissimo tempo e poco conta che ci sia una controinformazione correttiva; per almeno tre motivi: il primo velocità con cui circola l'idea è rapidissima e quindi le possibilità di arginare il danno è limitata; in secondo luogo, l'imbecille in genere si accosta alla notizia in modo fideistico e non razionale, quindi sosterrà sempre e comunque la sua ragione al posto di usare la ragione; terzo c'è un problema comunicativo che si può notare ad esempio nelle varie pagine complottiste e avevo trattato marginalmente in questo articolo, ma anche nelle pagine di coloro che tentano di fare informazione. Nella stragrande maggioranza dei casi i complottisti parlano ai complottisti e i debunkers ad altri debunkers: sono circoli fondamentalmente chiusi e spesso autoreferenziali, non in grado di spostare in modo sostanziale gli equilibri (vedere in proposito questo video qui sotto in modo particolare dal minuto 28'50", anche se consiglio vivamente l'intera visione).
Soluzioni?
Difficile dirlo, anche inutile da un certo punto di vista. Si potrebbe pensare ad una patente di voto da concedere solo a chi si dimostra meritevole (eliminando ad esempio chi ritiene il voto una farsa giacché la stupidità in tal caso, non è solo espressione di un opinione, ma anche la negazione dell'espressione della stessa, ossia il voto : molta gente che si scandalizza dell'esito delle votazioni spesso si bea di non andare a votare), ma rimarrebbe il problema di quali i parametri da adottare e di chi dovrebbe controllare.
Come spesso accade se ci saranno cambiamenti sarà una scintilla a determinare lo scoppio e gli esiti saranno imprevedibili.
Oppure rimarremo in questo stato.
Ma almeno che non mi si venga a parlare che si tratta ancora di democrazia!
Dello stesso argomento:
3 commenti:
risultato dell'incapacità dei partiti tradizionali di presentare un candidato
Esatto. E' stato anche il mio commento: "ma non hanno trovato proprio nessun altro su 300 milioni di americani...?"
Si potrebbe pensare ad una patente di voto
Anche questa è una mia vecchia idea.
Tacciata di tendenze dittatoriali da parte di tutti quelli a cui l'ho esposta.
Eppure, per guidare, occorre un documento che certifichi le nostre competenze. Perché per votare no?
E' sempre difficile accettare un taglio delle libertà, tuttavia troppo spesso e da troppo tempo c'è chi abusa di queste libertà, dimentico che per godere appieno di un diritto occorrerebbe assolvere al dovere (sebbene nel caso del voto, chissà perché non c'è obbligatorietà). Personalmente non ritengo accettabile che il non voto determini la vittoria o la sconfitta di uno schieramento. Parimenti sono stufo di gente che vota senza capirci nulla, ma solo perché tizio o caio, che il più delle volte è in politica da decenni senza mai aver combinato nulla, spara annunci, o promesse, o minacce, o porcherie, che per l'appunto sono pane per cretini.
A me hanno fatto notare che se la maggioranza delle persone ha un idea è probabile che sia la mia quella sbagliata. Al di là della risposta, che preferisco non essere una mosca (miliardi di mosche mangiano merda possibile che si sbaglino tutte?), io tendo ad argomentare il motivo delle mie scelte e sono disposto a rivederle nel caso le ragioni altrui si dimostrassero più valide, mentre spesso (non sempre per fortuna), quando chiedo di spiegare le ragioni altrui trovo, al meglio, una sconcertante approssimazione. Il che mi fa andare in bestia, visto che alla fine la maggioranza, che sia approssimativa, stupida o peggio, comunque vince.
alla fine la maggioranza, che sia approssimativa, stupida o peggio, comunque vince
Infatti la democrazia sta dimostrando tutti i suoi limiti.
Col "patentino" (del tutto gratuito e soggetto solo a un minimo test di competenza) otterresti un elettorato più cosciente e, di conseguenza, dei candidati costretti a fare i conti con la qualità delle loro affermazioni e delle loro promesse.
Il risultato finale difficilmente potrebbe essere peggiore di quello che vien fuori dalle elezioni a suffragio universale.
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