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giovedì 25 novembre 2010

Violenze e Mutilazioni

25 Novembre
- Giornata mondiale contro la violenza sulle donne -

25 Novembre - Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Ci sono argomenti che ti rimangono nel cuore, uno di questi, per me è il dramma delle mutilazioni inferte alle donne. Ne avevo già parlato nel post titolato "La Maledizione di nascere Donna".
Le mutilazioni di cui parlo sono quelle agli organi genitali, una pratica aberrante che coinvolge un numero spropositato di donne e bambine, si stima tra i 100 e i 140 milioni.

Mappa della diffusione delle mutilazioni genitali femminili in Africa - ©OMS/ONU
Vi sono molteplici ragioni che portano a questo abominio, e vanno ricercate per lo più nell'ignoranza cui non esiste giustificazione culturale.
A meno che non si voglia assoggettare la cultura alla deliberata violenza. In alcuni casi infatti tali mutilazioni vengono concepite a causa di stupide superstizioni , o perché semplicemente vi sono uomini che vedono nell'organo sessuale femminile qualche cosa di brutto, a cui occorre mettere mano per correggere. In altri casi si pensa sia voluta da Dio stesso, più precisamente da Allah, cosa per altro totalmente falsa. C'è chi la vede come necessario rito di iniziazione per accedere all'età adulta e chi, infine, nell'abisso della propria stupidità, come pratica sanitaria al fine di favorire la fertilità. 
Cosa quest'ultima, talmente falsa da essere vero il contrario!
Strumenti per le mutilazioni genitali femminili
 ©UNICEF Niger/G.Pirozzi
Esistono vari tipi di pratiche mutilatorie, come già citate nel succitato precedente post; ad ogni modo, da fonti Unicef, circa il 90% delle infibulazioni sono di tipo escissorio, ovvero si tagliano parti del organo ( in genere il clitoride). L'infibulazione vera e propria riguarda il restringimento dell'orifizio vaginale, spesso accompagnata dall'escissione del clitoride e riguarda il 10% dei casi. 
Se già la mutilazione di per sé dovrebbe essere inconcepibile, a peggiorare la situazione sono gli strumenti usati, grezzi, spesso non sterilizzati e quindi fonte essi stessi di infezioni finanche mortali.
Allo shock dovuto all'intensissimo dolore (l'apparato genitale possiede un numero elevatissimo di terminazioni nervose), a quello emorragico (parimenti, vi sono un numero elevatissimo di capillari), immediati insorgono poi una serie di problemi, sia di carattere psicologico che fisico, come ad esempio
(...)la formazione di ascessi, calcoli e cisti, la crescita abnorme del tessuto cicatriziale, infezioni e ostruzioni croniche del tratto urinario e della pelvi, forti dolori nelle mestruazioni e nei rapporti sessuali, maggiore vulnerabilità all'infezione da HIV/AIDS, epatite e altre malattie veicolate dal sangue, infertilità, incontinenza, maggiore rischio di mortalità materna per travaglio chiuso o emorragia al momento del parto (tratto dal sito dell'Unicef)
Molto toccante, sull'argomento , le parole di Emma Bonino alla trasmissione "Vieni via con me" di cui sotto il video.


Non da meno gli altri interventi, per ricordare a tutti, a noi uomini specialmente, quanto anche nel "civile" occidente, la donna venga mutilata, magari non nel corpo, ma nella sua dignità, da una visione stupida e nello specifico maschilista della società. Una visione fatta di corpi, di bellezza da vendere o comprare o come  unica arma per sfondare, di veicolo per proporre, di angosce di chi violenza in silenzio subisce, di padri padroni, di vigliacchi e stupratori, di maternità imposte o negate, al meglio sottopagate.
Non son certo che le donne possano essere o siano meglio degli uomini.
Certo non riuscirebbero ad essere peggio.

1 commento:

Claudio Casonato ha detto...

Numeri orripilanti....

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