Ad Expando

martedì 23 novembre 2010

Gli attributi del Presidente


Inizialmente avrei voluto intitolare il post "I coglioni del presidente", ma negli ultimi tempi ho ceduto un po' troppo alla volgarità e quindi ho deciso di auto moderarmi.
In fondo il titolo sarebbe parso immediatamente offensivo ai leali elettori del Presidente del Consiglio, che amano informarsi attraverso i titoli, meglio se beceri come quello che mi apprestavo ad usare, che poi, diciamocela tutta, è la normalità nei testi sacri de Il Giornale e di Libero, le due testate devote al leader del PdL.
Bondi che pensa ai casi umani
Ad altri, invece, il titolo avrebbe fatto venire in mente qualche ministro del governo, come quello che non sapeva che gli avevano pagato un appartamento vista Colosseo, storia vecchia, o come quell'altro che dopo aver accettato ogni taglio al portafoglio ha pensato bene di destinare all'ex marito della moglie una quota di ciò che rimaneva adducendo come scusa che si trattava di una caso umano e privato.
Brillantemente risolto con i soldi pubblici.
Ah, il partito dell'amore!
Comunque sia, i titoli, scelti e cassati si riferiscono più semplicemente al recente restauro voluto da Berlusconi sulle statue di raffiguranti Marco Aurelio e la moglie Faustina sotto le spoglie di Marte e Venere, gruppo marmoreo del II sec d.C. cui sono state attaccate mani e pene, posticci, con una discutibilissima opera di restaurazione.
Gli strenui difensori del premier, non accettano che venga criticato il loro leader in alcun modo e quindi si spingono nella difesa sino a denudare la propria forma mentis, ottenendo il non invidiabile  risultato di apparire tra il banale e il grottesco.
Innanzitutto affermano, non vi è alcuno stupro dell'arte, giacché ogni aggiunta posticcia è facilmente eliminabile  senza rovinare le statue: in altre parole, trattasi di parrucchino e non un trapianto.
Scusa banale perché se il Presidente voleva due statue posticce poteva pagare uno scultore perché le rifacesse senza per forza far apparire come falso un capolavoro del II sec. 
O se proprio lo infastidivano le menomazioni, sceglier altre statue, ad esempio.

I palesi "falsi" del Caesar Palace
Insomma il fatto che egli ricorra a vari trucchi nel patetico tentativo di sfuggire all'incedere del tempo, non è condizione sufficiente per contravvenire alle regole sul restauro, che prevedono invece che sia chiaro ciò che è moderno da ciò che non lo è, pena l'annullamento dell'abisso che separa un'opera d'arte originale, ad esempio, dal suo rifacimento kitsch di un Ceasar Palace qualunque (ove, oltre alle statue animate esistono peraltro delle riproduzioni di statue menomate). 

Molto interessante e inaspettatamente ironica la disamina fatta da Marcello Veneziani su Il Giornale:
Questo remake delle statue ha un alto valore psicologico, spiega la personalità di Berlusconi più di ogni altra sofisticata analisi politica. Spiega i suoi difetti e le sue virtù, le sue fissazioni e la sua generosità. Per cominciare, Marte e Venere non sono casuali. Berlusconi è il fondatore del partito dell’amore ed è anche il primo, fervido aderente, come è noto. Ma allo stesso tempo nessuno come lui è in guerra permanente, suscita odii e conflitti in ogni campo, compresi quelli d’interesse ed è un guerriero elettorale come pochi. Insomma Marte e Venere sono i suoi numi tutelari.
Ecco finalmente svelato il vero significato del partito dell'Amore, ove la parola amore non è dunque intesa come sentimento puro, ma incarnata nella Venere, assume piuttosto il significato di passione lussuriosa. Idem vale per l'altro "nume tutelare" ovvero non l'astuta Atena, divinità guerriera amante della strategia e delle sottigliezze, bensì Marte, furiosa divinità assetata di sangue.
Un bel quadretto.
Altra difesa a pro del Presidente del Consiglio riguarda la storia: anche i Cardinali nel '600, epoca barocca, facevano restaurare le statue con innesti. Persino qualche Papa.
E quale migliore difesa se non quella di dire che seppur schifose sono operazioni compiute anche da altri?
A quando i roghi allora?
Veneziani comunque tra le tante sottolinea una verità inconfutabile, quando afferma che
Di lui i posteri diranno che ebbe una forte identità.
In fondo i molti sostenitori amano Berlusconi incondizionatamente, esaltandone i pochi trionfi, sorvolando sulle molte vergogne e se possibile negare cambiando versioni, trovando assurde giustificazioni o addirittura esaltando le numerose castronerie, come fossero cose di cui andare fieri.
Così tra i commenti alla notizia si legge che lui sì, capisce, unico e insuperabile, che non si può presentare l'Italia con delle statue in rovina.
Meglio, anziché essere orgogliosi del passato, falsificare, giacché di certo non di restauro, nello specifico, si tratta.
Questo è ciò che ci spetta, e con mani nuove e un bel pene in mostra (Bossi forse l'avrebbe preferito duro), attendiamo la prossima sperando che restaurando Pompei le parole di Veneziani non risultino profetiche. Infatti,
Fosse per lui, a Pompei riaprirebbero i lupanari e i massaggi.



Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...