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lunedì 28 febbraio 2011

Complottismi d'annata

Qualcuno si sarà chiesto perché nei blog roll del Pensatoio alla voce "Religione e dintorni" siano accomunati siti di una certa serietà e altri come Pontifex, che di serietà ha ben poco. La risposta è piuttosto banale: mi piace osservare  i salti mortali che compiono codesti neo crociati e misurarne le immense capacità di sputar veleno su tutto ciò che, a loro avviso, non è cattolico.
Poiché in questo periodo sono, intento nell'osservare la degenerazione imperante nella politica nazionale, in barba ai miei propositi di limitarne la presenza sul sito, deve venirmi naturale trovare, anche dove in genere non si cerca, appigli di ogni genere.
Da buoni cattolici del XVII secolo, perché è evidente che lì sono rimasti a livello di mentalità, i nostri autori di Pontifex sono giunti alla conclusione che piuttosto che i "comunisti" (prego leggere la parola a voce alta, roca, marcando bene la prima sillaba e sospirando le altre) è meglio accettare qualcuno che li avversi anche se moralmente non compatibile. Se mi si permette l'iperbole, quasi un patto col diavolo giacché, è abbastanza palese che non stiano abboccando a qualche sirena berlusconiana, ma che abbiano invece inteso che per sopravvivere al Premier non resta che alzare i toni. E da questo punto di vista i temi etici cascano a fagiolo.
Ma come fanno a sostenere Berlusconi quelli di Pontifex?
Tirano in ballo niente poco di meno che un fantomatico documento del 1915 intitolato "Regole Comuniste per la rivoluzione" che ha tutti i crismi del riciclone in stile"Protocolli dei savi di Sion" o di qualche altro documento, come “Chi comanda in America” che da anni gira per internet e di cui prima o poi mi occuperò.
Cosa ci dicono sul documento quelli di Pontifex? Riporto:
Il testo venne pubblicato sul periodico in lingua inglese “Moral Re-Armament” nell'edizione di febbraio 1946, ma fu subito oggetto di critiche e innumerevoli controversie in relazione alla sua autenticità. Solo nel 1954, l’attorney general della Florida, George A. Brautigam, dopo studi approfonditi, dichiarò l’autenticità del documento rinvenuto.
Peccato che la storia delle "Regole", non finisce nel 1954. Alcuni studiosi hanno fatto notare ad esempio, che il modo di esprimersi dell'opuscolo non sarebbe compatibile con la lingua utilizzata nel 1919, o nno avrebbero senso per l'epoca (si citano come esempi le diciture "Sexy books", "interested in sex", "registration of all firearms").
Nel 1970 il NY Times faceva notare come nessuna biblioteca universitaria, né l'Archivio Nazionale, nè la Biblioteca del Congresso, possedevano questo documento. Come a dire, se fosse vero sarebbe stato, in piena guerra fredda, sicuramente preso in considerazione e dunque fonte di studio.
Successivamente, a metà degli anni 80 un famoso editorialista del Chicago Tribune, Bob Greene dopo aver fatto analizzare il testo presso da esperti dell'Università di Chicago arrivò a bollare il tutto come un falso assoluto  che univa tutte le paure dell'America.
Ma vediamo le linee programmatiche che avrebbero dovuto attuare i comunisti per conquistare l'America:

  1. Corrupt the young: get them away from religion. Get them interested in sex. Make them superficial; destroy their ruggedness. (corrompere la gioventù, allontanarla dalla religione, interessarla al sesso, renderla superficiale, distruggere la loro forza)
  2. Get control of all means of publicity. Get peoples’ minds off their government by focusing their attention on athletics, sexy books, plays and other trivialities. (prendere il controllo di tutti i mezzi di pubblicità, quindi distogliere la mente della gente dagli affari di governo focalizzando la loro attenzione sull’atletica, sui libri di sesso, su commedie e film immorali)
  3. Divide people into hostile groups by constantly harping on controversial matters of no importance. (dividere la gente in gruppi ostili tenendoli costantemente impegnati in questioni controverse di nessuna importanza)
  4. Destroy the peoples’ faith in their natural leaders by holding the latter up to contempt, ridicule and . (speak against, condemnatory utterances)  (distruggere la fede del popolo nei loro leader naturali facendoli cadere in disgrazia attraverso il disprezzo e il ridicolo)
  5. Always preach true democracy; but seize power as fast and as ruthlessly as possible. (parlare sempre di democrazia, ma conquistare il potere nella maniera più rapida e brutale possibile)
  6. By encouraging government extravagance, destroy its credit; produce fear of inflation, rising prices and general discontent. (incoraggiare le stravaganze del governo, così da distruggere il suo credito, produrre anni di inflazione aumentando i prezzi dei generi alimentari di prima necessità e lo scontento generale)
  7. Foment strikes in vital industries; encourage civil disorders and foster a lenient and soft attitude on the part of government toward these disorders. (promuovere scioperi non necessari nelle industrie vitali, incitare i disordini civili e incoraggiare un atteggiamento morbido del governo verso questi disordini)
  8. By special argument cause a breakdown of the old moral virtues; honesty, sobriety, continence, faith in the pledged word, ruggedness. (causare il decadimento dei vecchi valori morali, l’onestà, la sobrietà, l’autocontrollo, la fede nel mondo promesso, l’inflessibilità)
  9. Cause the registration of all firearms on some pretext with a view of confiscation of them and leaving the population helpless. (causare la consegna delle armi da fuoco in base a qualche pretesto, con l’obbiettivo di confiscarle lasciando così la popolazione impotente).
Al di là del fatto che nella fretta l'autore dell'articolo, tal Don Marcello Stanzione, trasforma i 9 punti in un decalogo dividendo a caso il punto 2 in due parti, queste linee sono talmente vaghe da poter essere lette in qualunque modo. Anzi a ben vedere potrebbero adattarsi piuttosto bene proprio allo stesso Berlusconi. Proviamo a giocare a fare i complottisti:

  1. Sul primo punto potremmo dire che le reti Mediaset furono le prime a sdoganare in prima serata, rivolgendosi tra l'altro alle fasce più giovani, costumi e atteggiamenti osé. Chi non ricorda Drive in, con ragazze semi vestite, seni strizzati in push up e riprese da dietro sul bel sedere di Lory del Santo. Le sue reti trasmettono costantemente trasmissioni trash come reality show, gossip in tutte le salse e trasmissioni di  approfondimento condotte da starlette, giornalisticamente parlando, poco preparate (per fare un eufemismo).
  2. Berlusconi è proprietario di Publitalia 80, la principale concessionaria di pubblicità del paese, è presidente di una delle squadre italiane di calcio più amate e vincenti, cosa che ha contribuito a costruire il suo"mito".
  3. Basta vedere gli argomenti proposti dalle sue TV, nonché, ben più grave i toni e soprattutto gli argomenti tenuti dalla sua politica: parlando di cose ad orologeria, tutte le volte che il Premier si è trovato in difficoltà sono venuti fuori temi etici o comunque meno importanti dei problemi contingenti.
  4. Molto spesso l'azione politica di Berlusconi nasce non dai contenuti ma dalla delegittimazione dell'avversario o dalla sua demonizzazione attraverso la stampa controllata (di proprietà o compiacente).
  5. La discesa in campo di Berlusconi è stata brutale, non tanto nei metodi (non ha certo fatto un colpo di stato) , ma per gli investimenti massicci volti a creare il culto della sua persona.
  6. Spesso ha accusato la Sinistra al potere di aver prodotto danni attraverso riforme poco intelligenti, per poi riprodurle identiche una volta arrivato al governo. Anche nei confronti di altri poteri ha adottato spesso la politica di diffusione di dati tendenziosi o palesemente inventati (vedi intercettazioni).
  7. Questo punto non può effettivamente essere adattato a Berlusconi senza forzature particolari. Di certo alcuni atteggiamenti del leader e i suoi toni sopra le righe non hanno favorito di certo l'ordine.
  8. Potrebbe essere a detta dell'opposizione il riassunto del Berlusconesimo: arricchito attraverso corruzione, totale mancanza di sobrietà (vulcani finti, ostentazione della proprietà come surrogato dell'essere) e autocontrollo (interventi televisivi rabbiosi), mancanza di inflessibilità per favorire i propri interessi (depenalizzazione dei reati, accorciamento dei termini di prescrizione, ecc).
  9. Non applicabile in Italia dove non è permessa se non previa autorizzazione il possesso di armi da fuoco.
Cavolacci! Se non fosse per i punti 7 e 9 finirei per crederci!
Scherzi a parte: qualcuno può dimostrare seriamente che il comunismo si sia affermato in qualche Stato attraverso una serie così insulsa e inapplicabile di direttive?

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