Ad Expando

lunedì 14 dicembre 2009

Nuova svolta nella saga "crocifisso" - Parte Terza


Siamo all'analisi dell'esiguo testo della legge. La prima cosa all'occhio è che per scrivere cinque miserrimi articoli di poche righe ciascuno, la cui qualità analizzeremo fra poco, c'è voluto l'unione dei cervelli di ben nove senatori.
Si parte con l'articolo 1 dove vengono spiegati i principi ispiranti la legge (art 1):
Il Crocifisso, emblema di valore universale della civilta` e della cultura cristiana, e`riconosciuto  quale elemento essenziale, costitutivo e percio` irrinunciabile del patrimonio storico, civile e culturale dell’Italia, indipendentemente da una specifica confessione religiosa.
Partiamo dal fatto che pretendere di scindere il crocifisso dalla religione è assurdo, come del resto è pretendere di imporre all'altrui sensibilità religiosa (indipendentemente da) il simbolo di una fede diversa come simbolo universale ha una logica a dir poco spiazzante. Mi chiedo poi se i suddetti nove cervelli sappiano il significato dell'aggettivo "essenziale". Anche perché davvero non vedo l'esigenza assoluta, del crocifisso in una sala di attesa di una stazione ferroviaria tanto per fare un esempio; ma proseguiamo con le finalità (art 2):
Nel rispetto degli articoli 7, 8 e 19 della Costituzione, la presente legge regolamenta l’esposizione del Crocifisso in tutti gli uffici pubblici al fine di testimoniare, facendone conoscere i simboli, il permanente richiamo della Repubblica italiana al proprio patrimonio storico-culturale, radicato nella civilta` e nella tradizione cristiana.

Occorre? Non sono abbastanza chiari gli articoli della Costituzione? Mi domando come reagirebbe certa gente se domani si pretendesse l'affissione di brani del Corano, o l'esposizione delle Statue del Budda, ma questo è un'altro discorso. Probabilmente si spingerebbero a vietare persino la costruzione di luoghi di culto. Ops, dimenticavo: lo hanno già proposto.
L'articolo 3:

In tutte le aule delle scuole di ogni ordine e grado, in tutte le universita` e accademie del sistema pubblico integrato di istruzione, negli uffici della pubblica amministrazione e degli enti locali territoriali, in tutte le aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunita` montane, in tutti i seggi elettorali, in tutti gli stabilimenti di detenzione e pena, negli uffici giudiziari e nei reparti delle aziende sanitarie e ospedaliere,in tutte le stazioni, le autostazioni, i porti e gli aeroporti, in tutte le sedi diplomatiche e consolari italiane e in tutti gli uffici pubblici italiani all’estero, e` fatto obbligo di esporre in luogo elevato e ben visibile a tutti l’immagine del Crocifisso (...).
Bontà loro non hanno messo i gabinetti pubblici. Come già detto, personalmente non ho idiosincrasie nei confronti del crocifisso, ma mi sentirei a disagio nell'espletare i bisogni fisiologici avendolo affisso dinnanzi.
Interessante anche il fatto che non solo vada affisso obbligatoriamente, ma persino in luogo elevato e ben visibile. Per chi non crede, una sorta di forca caudina. Nel pieno rispetto dei valori universali del Cristianesimo!
Ma ora il bello: le sanzioni (art. 4)

1. Chiunque rimuove, in violazione ai principi di cui all’articolo 1, l’emblema della Croce o del Crocifisso dal pubblico ufficio nel quale sia esposto o lo vilipende, e` punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da 500 a 1.000 euro.
2. Alla sanzione di cui al comma 1 soggiace altresì il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che rifiuti di ottemperare all'obbligo di cui all’articolo 3, comma 1, ovvero chiunque, investito di responsabilità nella pubblica amministrazione, ometta di ottemperare al suddetto obbligo o all'obbligo di vigilare affinche´ l’emblema della Croce o del Crocifisso sia esposto nei luoghi d’ufficio dei suoi sottoposti.
Siamo a livello del divieto di fumo negli ascensori. Anche peggio, visto che il fumo fa male.
Premetto che atteggiamenti di vilipendilo nei confronti di un simbolo, a maggior ragione se religioso, sono esecrabili e andrebbero giustamente puniti, in quanto frutto di maleducazione e ignoranza. Non concordo minimamente sul fatto che benché urti la sensibilità del singolo a questi sia imposta la vista in luoghi pubblici ove il simbolo è di fatto una presenza inutile e comunque non seriamente controllabile.

Concludendo mi pare che questa sia l'ennesima dimostrazione di quanto la religione, intesa come complesso di riti, simboli e credenze, sia di fatto il più pesante fallimento della ragione umana. Incredibili poi sono gli argomenti di questi improvvisati, spero, difensor fidei: il successo del Cristianesimo sulle vecchie religioni pagane fu dovuto molto probabilmente alla qualità ed ai contenuti del messaggio evangelico. Se tutto ciò che gli alfieri parlamentari della bimillenaria fede sanno tirare fuori a difesa di un loro simbolo sono queste quattro righe di pura e semplice imposizione coatta, allora il cristianesimo è messo proprio bene...

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...