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lunedì 15 febbraio 2010

Il Vaticano su San Remo: la Verità



Se pensate che voglia inserirmi nelle discussioni agiografiche vi sbagliate: non è di San Romolo detto "Remo" vescovo di Genova del VII secolo che voglio parlare, ma della cittadina ligure che da lui prese il nome e, più in particolare, della kermesse canora che si svolge ogni anno di questi tempi.
Conosciamo dunque i protagonisti: il primo è il cantautore Povia, giunto al successo grazie al tormentone "i Bambini fanno oh" e alla medesima canzone rielaborata con un altro titolo e un testo che parlava di piccioni (non me la ricordo e non ho voglia di andarla a cercare), nonché grazie anche alle polemiche continue che girano attorno alle sue canzoni come ad esempio quella dello scorso anno intitolata "Luca era gay" (neanche malaccio come canzone, a dispetto delle polemiche iniziali) che insieme a "Luca si buca ancora" e "stasera a casa di Luca" sono il trittico di canzoni che hanno triturato gli zebedei a tutti quelli che come me si chiamano, per l'appunto, Luca.

Quest'anno il cantautore milanese si impegna con una canzone dedicata ad Eluana Englaro, il cui testo è facilmente reperibile in rete. Mi astengo da giudicare Povia come artista, se come dicono alcuni sguazzi nella polemica per vendere o se effettivamente è un cantautore cosiddetto "impegnato": non lo conosco, né il suo genere musicale mi appassiona.
Il secondo e il Cardinal Josè Saraiva Martins del Pontificio Consiglio della Pastorale per la Salute, già balzato alle cronache quando in occasione di Chievo-Inter, giocata il giorno dell'Epifania a mezzogiorno e mezza, si lamentò del fatto che la partita si sarebbe sovrapposta alla messa con danno ai fedeli:



"Dunque ritengo che la partita giocata a quell'ora e trasmessa in Tv o radio, sia un effettivo ostacolo alla Messa. Mi auguro che nessun fedele sia danneggiato".
e ancora
"Il Papa non ha bisogno di pubblicità, é una bussola luminosa. Ma la trasmissione della partita quasi in contemporanea all'Angelus e con il famoso pre partita, può creare disagio tra chi intende vedere il papa e chi no e rischia di oscurare il Pontefice (...) Sono dalla parte della Curia veronese, assurdo anteporre il calcio alla Messa e al Papa".
 Il Cardinale in questione si pronuncia dunque sulla canzone di Povia con parole misurate, talmente misurate, da far facilmente immaginare quanto dietro ad esse si nasconde:
"Sappiamo bene che, grazie a Dio, in Italia c’è la massima libertà di espressione - anche artistica -, ma credo che sarebbe stato più saggio e prudente, da parte di Povia, non presentare al ‘Festival di Sanremo’ la canzone sulla vicenda della povera Eluana Englaro, un testo che rischia seriamente di essere interpretato come un inno all'eutanasia"
Ottima premessa, quel "sappiamo bene", sa di un misto di costernazione e di programma. Anche perché il testo non è  in alcun modo un inno all'eutanasia, ma più semplicemente un velato j'accuse nei confronti di queste persone che, per l'appunto, "sanno così bene" da essere convinti che la loro verità debba prevaricare la volontà del singolo.
"Non è mia intenzione insegnare il mestiere a nessuno né censurare Povia o la direzione artistica di Sanremo, ma chi può escludere che questo testo non lanci - volontariamente o meno - messaggi sbagliati a chi ha dei familiari nelle stesse condizioni di Eluana, tanto da condizionarli a favore dell’eutanasia?"
Messaggi sbagliati per chi? E perché sbagliati?  Perché vanno contro i principi etici della Chiesa?
Già, ma quali principi, di grazia, visto che la Santa Chiesa ha avuto nella sua storia principi etico-morali per tutto, anche per avallare stragi?
Quali sono i messaggi che il cardinale ha percepito come pericolosi?
Vediamo se indovino, riporto il testo e le evidenzio:
Mamma papà ora vi vorrei parlare, solamente dell’amore
L’amore che mi avete dato, per tutta la vita
E dirvi che continuerò a ispirarvi
Perché il vostro cuore è immenso
Perché il vostro cuore vola
Vola sopra le parole
Sopra tutte le persone

Sopra quella convinzione di avere la verità, la verità.

Padre, ora tienimi la mano
Tienila vicino al cuore e potrai sentire che ti amo
E mentre il mondo fa rumore
Mentre il mondo può vedere il sole
Non voglio più dormire in fondo al mare

Chiedo solamente di volare
Volare sopra le parole
Sopra tutte le persone
Sopra quella convinzione di avere la verità

Ora posso amare, ora
Ora posso correre e giocare

Ora volo sopra le parole
Sopra tutte le persone
Sopra quella convinzione di avere la verità

Mamma, che ne sanno del dolore
Di quello che si può provare
Per una disperata decisione

E di quando avevi tu vent’anni
Fatti di progetti e sogni in cui desideravi un figlio

Che cambiava la tua vita
E che stringevi forte al cuore
E poi vedevi camminare
E lentamente costruire la sua vita con dignità
Ora posso amare, ora
Ora posso correre e giocare
Ora volo sopra le parole
Sopra tutte le persone
Sopra quella convinzione di avere la verità
Mamma, papà, un giorno ci rincontreremo
E ci stringeremo forte e faremo tante cose
Quando sentirete un brivido che corre sulla vostra pelle
È lì che io sarò presente
La vostra bambina per sempre

Ora posso amare, ora
Ora posso correre e giocare
Ora volo sopra le parole
Sopra tutte le persone
Sopra quella convinzione di avere la verità
Ora posso amare, ora, ora.
Al di là delle licenze che si è preso Povia, dalla vicenda Englaro emerse la volontà della ragazza di non rimanere sospesa in quello che considerava una pseudo vita ("chiedo solamente di volare") indi per cui non si tratta di "inno all'Eutanasia", come vorrebbe far credere il Cardinale , ma semplicemente un riportare i fatti (a meno che il Cardinale non volesse imputare alla povera Eluana anche di apologia all'eutanasia).
Poi, come detto c'è tutto una velata accusa, "Mamma che ne sanno del dolore, di cosa si può provare per una disperata decisione ... e di quando avevi tu vent'anni ...di sogni in cui desideravi un figlio": l'accostamento logico non lascia scampo, è rivolto a chi non può avere figli eppure pretende di comprendere.
L'ossessivo ripetere di "ora" nel senso di adesso, è il punto focale che infastidisce il Cardinale, perché sottintende "ora che sono morta". Tuttavia, leggerci quello che ci legge il Cardinale è comunque una forzatura, anche perché il cantautore parla di volare sopra le parole, sopra tutte le persone (tutte, non alcune) e sopra la convinzione di tutti di avere la verità. 
La canzone coinvolge tutti dunque, con alcuni fondamentali distinguo: il padre di Eluana, giusto o sbagliato che fosse, ha semplicemente cercato di esaudire il desiderio di sua figlia, alcuni, io compreso, di far valere le proprie idee, altri tra cui Josè Saraiva Martins e soci di imporre la loro "verità". Guarda caso il titolo della canzone.

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