Ad Expando

sabato 31 luglio 2010

Il viaggio


Quando una persona cara, o conosciuta, muore, la mente cerca di trovare dei momenti particolari in grado di condensare certi aspetti che ne caratterizzavano il carattere o, addirittura l'essenza.

Questa notte è mancato il padre di un Amico ( di quei pochi con la "A" maiuscola). Lo conoscevo: una persona per bene, intelligente, sicuramente con i suoi difetti, come tutti del resto, ma sotto alcuni aspetti, davvero eccezionale. 
Il mio ricordo più vivo, paradossalmente non è legato a incontri recenti, ma a quasi vent'anni fa. Andai in macchina a prendere Luca, il mio amico; a casa sua, il giorno di Natale, dopo pranzo. Dovevamo incontrarci con il resto della combriccola  a casa di Ale a finire la partitella di Dungeons&Dragons.
Nel tanto che il mio amico riempiva lo zainetto di schede, manuali e dadi, suo padre mi invitò a sedermi offrendomi da bere: facemmo una breve conversazione. Non ricordo nemmeno l'argomento, ma vivido rimane il ricordo della sensazione che, per la prima volta, un adulto mi trattasse come un suo pari, da adulto.
E' un ricordo spontaneo, e tutto sommato, mi sembra un ottimo ricordo.

Non glie l'ho mai detto, Signor Z. ma se lei potesse in qualche modo sentirmi vorrei esprimerle il mio "grazie".
E augurarle un buon viaggio.

mercoledì 28 luglio 2010

Fate tre passi indietro (con tanti auguri)


Si sa, per certe cose ci vuole del tempo.
Mi riferisco al tornare sui propri passi o, in altre parole, riconoscere i propri errori.
La Chiesa Romana lo fa, certo con i suoi tempi e i suoi modi, ma lo fa.
Bisogna dargliene atto.

Chiede scusa agli Ebrei per secoli di persecuzioni.
Non passò molto dacché il cristianesimo, uscito dall'idea di setta all'interno dell'ebraismo, divenne mandante di persecuzioni nei confronti di coloro che furono definiti deicidi, ovvero assassini di Dio. Furono i cristiani a massacrare gli ebrei, non appena protetti dalla legge di Roma, e furono gli stessi cristiani a costringere gli esuli in ghetti, ad additarli come causa di ogni disgrazia, malattia o quant'altro.
Furono loro a convertirli forzatamente pena la perdita di ogni diritto di cittadinanza.
Ed, infine, sebbene la Shoah possa essere ascritta alla deformazione pagana-nazionalista del Nazionalsocialismo, non si possono non vedere sullo sfondo i pregiudizi cristiani che, in definitiva, permisero di fatto all'orrore di perdurare e, infine, compiersi.

Chiede scusa per l'inquisizione, fenomeno di certo gonfiato a dismisura da taluni che hanno in odio la Chiesa, eppur reale, storico e ben al di là delle ridicole voci degli apologeti. 
Perché se invero ufficialmente l'Inquisizione non condannò e non uccise direttamente il numero abnorme che certi studiosi tendono ad attribuirle, di certo fu fautrice di quel clima di sospetto e superstizione che tante vittime provocò. Vittime magari giustiziate

martedì 27 luglio 2010

Per il vescovo meglio i pedofili che i gay

Ci siamo già occupati del vescovo emerito di Grosseto, l'altero monsignor Babini, e di molte sue uscite degne di un qualsiasi integralista islamico che egli tanto disprezza. Omofobico oltre ogni limite di decenza, antisemita convinto, seppur pavido, giacché balzato agli onori della cronaca smentì tutto (ma la testata che lo intervistò ribadì di essere pronta a rendere pubblici i nastri dell'intervista).
Ebbene, monsignor Babini punzecchiato  da Pontifex sul recente dossier di Panorama circa l'esistenza di preti gay, per così dire "attivi", (o se vogliamo, non casti), cosa risponde? 
Innanzitutto che:
certo, i giornali, pur di attaccare la chiesa, guazzano nello sterco
Mancherebbe un complemento di specificazione: guazzano nello sterco di Santa Madre Chiesa, che evidentemente non è così santa come vuole e cerca di apparire.

lunedì 26 luglio 2010

Ahmadinejad e la superstizione


Pover'uomo, Mahmud Ahmadinejad, presidente della Repubblica Islamica dell'Iran: una vita passata tra proclami insulsi e stupidate colossali, nel tentativo di superare ogni concorrente nella gara dell'uomo più antipatico della storia. D'altra parte poco ci si può aspettare da una mente ottenebrata dall'integralismo religioso, una deformazione mentale questa che non permette di vedere altra verità che quella immaginata.
Così, il Presidente Iraniano, che evidentemente non ha altro da fare, se la prende con l'Occidente, reo di sfruttare la superstizione. Da cosa desume tutto ciò?
Dal fatto che durante i Mondiali di calcio andavano per la maggiore le notizie sulle presunte capacità divinatorie del polpo Paul, aggiungendo che :
Chi crede in queste cose non può essere delle nazioni del mondo
Evidentemente basandosi sulle battute scambiate tra i leader europei circa la salvaguardia del polpo.

venerdì 23 luglio 2010

Calcio e religione

Comune di Milano
A volte mi chiedo se davvero qualcuno possa avere un cervello così scandalosamente limitato da attaccarsi ai simboli delle divise delle squadre di calcio per sollevare un problema religioso. Ricordo accadde qualche anno fa  all'Inter che, per festeggiare il centenario dalla fondazione, esibì una splendida maglia di riserva (non sono tifoso e tanto meno interista, ma quella maglietta era davvero bella) bianca con croce rossa, tratti dal simbolo del comune di Milano, città rappresentata nel calcio da due squadre, Milan e, per l'appunto Inter.
La croce rossa su fondo bianco risultava offensiva per alcuni tifosi turchi perché a detta loro ricordava i Crociati, i quali, a onor del vero,

giovedì 22 luglio 2010

Ufficio Deliri

Richieste di preventivo.

Uff.Tecnico: dovresti farmi un preventivo per il montaggio di questi arredi (indicando una pianta  in scala 1:500) considerando anche eventuali permessi a Reggio Emilia
Uff.Logistica: A Reggio dove? 
Uff.Tecnico : Più o meno lì (indicando la piantina di Reggio su Google map)
Uff.Logistica : Ah beh, allora è facile: costa "così".
Uff.Tecnico : Così quanto?
Uff.Logistica: Così. Se devo montare più o meno lì costa così, e se è più lì che là anche di più.

Sipario

Giocare con i dati

Con i dati e le percentuali si può dire di tutto e tutto il contrario. Basta decontestualizzare o alla peggio, fornire una chiave di lettura. Ne avevo già parlato tempo fa in altri articoli (La truffa delle percentuali e Decontestualizzazioni), ne riparlo oggi alla luce di due notizie lette sui quotidiani on line Avvenire e Corriere
Partiamo da quest'ultimo: l'articolo tratta in toni trionfalistici di un consistente aumento dl fatturato delle imprese italiane, un record, ben l'8,9% rispetto allo scorso anno. 
Intendiamoci è un dato che fa sperare, una probabile quanto auspicata inversione di tendenza, ma parlare di record o di forte crescita dopo un crollo deciso e costante dovuto alla crisi, è per lo meno fuori luogo. Insomma, se guadagno 20.000 € all'anno e aumento il mio introito del 100% risolvo molti problemi e posso condurre la mia vita con una certa tranquillità; se guadagno 3000 € all'anno e li raddoppio, rimango comunque in grosse difficoltà

martedì 20 luglio 2010

Per grazia ricevuta


Berlusconi donerà un milione di euro per salvare la Madonnina che a suo dire l'avrebbe "miracolato" nella celebre aggressione nel quale ironia del destino fu ferito proprio dal lancio di un modellino del Duomo di Milano.
Un ottima cosa: piuttosto che costruire finti vulcani lasciandoci nell'imbarazzo di scegliere tra la definizione di grottesco e quella di pacchiano, utilizzare le proprie ricchezze per ciò che di fatto è patrimonio comune e senz'altro cosa da lodare. Sia chiaro, c'è di mezzo molta retorica, la Madonnina non ha alcun bisogno di essere salvata. Come dice il direttore della Veneranda Fabbrica, l’ingegnere Benigno Mörlin Visconti Castiglione
«No, la Guglia non rischia di crollare...

venerdì 16 luglio 2010

Libri per l'estate

Libri per l'estate, non certo in senso dispregiativo (sotto l'ombrellone di solito si preferiscono letture easy). Tutt'altro!

Partiamo con "I templari e le Reliquie" di Antonio Lombatti. Inutile fare una previsione: sono di parte. Mi aspetto di sicuro un libro asciutto nello stile, di quelli che senza molti fronzoli arrivano al dunque, con tanta, tanta storia e quel pizzico di sarcasmo sull'immane paccottiglia che rimane appiccicata ai Cavalieri del Tempio. 

Frase a caso:
La realtà è che non sappiamo molto, perché, come ripetuto negli statuti templari, le operazioni interne erano coperte da segreto e ai membri era vietato parlarne pubblicamente. Ciò è pienamente comprensibile nel medioevo : anche le corporazioni avevano dei loro statuti nei quali si prevedevano pene severe "per gli artigiani con la lingua lunga" .
Ogni anno, rileggo un libro tra quelli che mi sono piaciuti di più. Alcuni pensano che sia una cosa stupida, io so di sicuro che è una delle cose migliori. Certo, non si ha l'eventuale suspense che ha caratterizzato la prima, ogni esito è conosciuto, tuttavia la seconda lettura da modo di apprezzare ciò che non è stato colto nella prima, traditi, in un certo senso, dalle emozioni degli avvenimenti. Il libro che andrò a rileggere quest'anno è Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien, quello che nella mente dell'autore doveva essere il suo capolavoro, uno work in progress durato tutta la vita e oltre, continuato e terminato dal figlio Christopher. La storia prima e la critica poi suggellarono invece il successo de Il Signore degli Anelli, cosa che condivido, sebbene vi siano, nel Silmarillion, vette di epica che Tolkien non seppe ripetere in altri, pur mantenendosi sempre su livelli eccelsi. 

Frase a caso:
"Volle dunque che i cuori degli Uomini indagassero di là dal mondo, e in questo mai trovassero pace; ma che avessero la facoltà di plasmare la propria vita, tra le potenze e i casi del mondo..."


Eloisa e Abelardo e la loro ardente passione nella Parigi del XII secolo. 
"Perché la sublimazione si dovrebbe raggiungere soltanto annichilendo i sensi e il sentimento d'amore che si prova verso un'altra persona?"
Ragione e Religione, due vite: Eloisa è una colta fanciulla e Abelardo il suo maestro, nonché uno dei maggiori studiosi dell'Epoca. Ma oltre ad essere una grande studioso è anche un chierico. Di qui la struggente vicenda che traspare da uno scambio epistolare di cui ancora oggi i critici e gli storici ne dibattono l'autenticità.

Credo avrò tempo almeno per un altro libro: si accettano consigli.

mercoledì 14 luglio 2010

Il celibato ci distingue dagli animali (sic!)

 
"Il sesso rende gli uomini uguali a tutti gli altri animali. Io sono un uomo che sostiene dei determinati principi morali. Il celibato è qualcosa che mi distingue nettamente dagli altri animali"
A dirlo non è qualche squinternato vescovo emerito, ma il Dalai Lama. Nutro una certa simpatia per quell'uomo pacifico, capo di un popolo sottomesso dall'arroganza di un governo straniero. Tuttavia non posso non ragionare su un'affermazione che reputo totalmente assurda. Ovvio, il mio è un punto di vista, non ho la pretesa che hanno i leader religiosi di avere la verità rivelata, quella per intenderci con la "V" maiuscola; non mi esimo però dal ragionarci sopra e cercare di analizzare la questione, per così dire, a modo mio.
La prima affermazione è a mio avviso una banalità, non nel senso che è errata, tutt'altro, ma proprio nel significato che il Dalai Lama sembra voler dare alla parola "animale", ovvero "essere inferiore" nonché in sé stessa. Innanzitutto, perché l'uomo è un animale e come tutti gli esseri viventi, animali compresi, istintivamente è portato all'autoconservazione e alla riproduzione. Quest'ultima funzione necessita, per le specie animali, di opportuni comportamenti che possono ricondursi al sostantivo "sesso". In altre parole, fare sesso è stato per lungo tempo l'unico modo per riprodursi e, al di là delle scoperte della medicina,

martedì 13 luglio 2010

Nuovo Dizionario Italiano


Edito da Mondadori, differisce su precise indicazioni dell'esecutivo nel significato abitualmente assegnato ad alcuni lemmi:

  • EroeDal lat. hero¯e(m), dal gr. héro¯s -o¯os. 1Nella civiltà berlusconiana, figura mitica, essere eccezionale al quale la comunità attribuisce imprese prodigiose come pulire le stalle di Augia Arcore. 2 - Chi dà prova di straordinario coraggio e abnegazione, assumendo atteggiamenti omertosi per coprire personaggi di spicco.
  • Amore: Dal lat. amo¯re(m) 1affetto intenso, sentimento di profonda tenerezza o devozione che permette a chi lo prova di poter offendere la controparte mantenendo il diritto di non essere a propria volta  vilipeso.
  • Democrazia: Dal fr. démocratie, che è dal gr. dìmokratía, comp. di dêmos 'popolo' e -kratía '-crazia' 1 - forma di governo in cui la sovranità che apparterrebbe al popolo viene esercitata mediante rappresentanti imposti da partiti appartenenti ad una casta simil-religiosa. Una volta delegati, tali rappresentanti non possono più venire criticati.
  • LibertàDal lat. liberta¯te(m), deriv. di li¯ber 'libero' 1 - l'essere libero,  assenza di costrizione indipendentemente dalla quantità di reati commessi.
  • AssoluzioneDal lat. absolutio¯ne(m)1  - l'assolvere, l'essere assolto 2 -  (dir.) sentenza pronunciata dai quotidiani Libero e Il Giornale 3 -  sentenza pronunciata dal giudice penale in istruttoria a seguito di depenalizzazioni o di accorciamento dei tempi di prescrizione. 
  • Garantismo: derivato da Garante: 1- concezione politica e giuridica che attribuisce rilievo primario alle garanzie dei diritti e delle impunità individuali di alcuni cittadini, specie se ministri, nei confronti dell'autorità deviate e comuniste dello stato.
Questi sono quelli che ho individuato da una rapida lettura. Chi ne trovasse altri è pregato di comunicarmelo.

Emozioni (non) calcistiche

Vincente del Bosque Gonzales
Il calcio è uno sport troppo miliardario e quindi in vendita per poter ancora emozionare fino in fondo. Che emoziona infatti, raramente è un gesto tecnico e atletico: al limite, è la vittoria in se stessa che emoziona, in quanto vincono i colori della propria bandiera.

Il mondiale sudafricano può essere considerato, in un certo senso, una riprova di quanto sopra esposto. Le partite, con le dovute eccezioni, sono state mediamente "bruttine", dettate più dalla paura di perdere che dalla voglia di vincere. La stessa finale, vinta dalla Spagna non ha offerto un grande spettacolo: tanto fraseggio degli abili palleggiatori spagnoli, azioni di rimessa condite con vergognosi falli da parte degli Orange, il tutto illuminato saltuariamente da qualche azione veramente pericolosa. Se la Spagna ha vinto meritatamente è semplicemente perché ha tenuto in mano le redini della partita, ma se avesse vinto l'Olanda, il merito sarebbe stato il cinismo con il quale la nazionale dei Paesi Bassi avrebbe sfruttato almeno una delle due occasioni. D'altra parte anche lo scorso mondiale il merito dell'Italia campione fu quello di non perdere la testa e di vincere ai rigori una partita dominata dai Francesi.

Perché dunque emozioni (non) calcistiche? Perché a mio avviso la più bella immagine del mondiale è stata data dall'allenatore dei neo campioni, Vicente del Bosque, e nella sua paterna e umanissima richiesta di far alzare al figlio Alvaro, affetto dalla sindrome di Down, la Coppa del Mondo.
Quel gesto, quasi normale, in un solo colpo è riuscito a commuovere un'intera nazione e a far ritornare il calcio uno sport con dei valori, dando un significato più profondo al titolo di Campione del Mondo.

lunedì 12 luglio 2010

Vivremo fino a 120 anni

Don Berlusconi e Don Verzè
Vivremo in media centovent'anni, parola di Don Verzè già novantenne ma soprattutto fondatore e attuale Presidente dell'Ospedale San Raffaele:
"(...)torneremo a vivere fino a 120 anni. Credo  a ciò che è stato scritto su Matusalemme".
Che di anni ne visse 969, ma tant'è, e comunque quel che conta non sono gli anni ma la qualità degli stessi. Se devo arrivare a 120 anni per ridurmi a credere alla bibbia, parola per parola, meglio campare qualche anno in meno. Se poi devo vivere altri 80 e sorbirmi la politica del cucù o diventare un playold (sic!)allora più che campare spero di scamparla!

giovedì 8 luglio 2010

Spot da ciarlatani

E' estate, una stagione che se ben sfruttata porterebbe un po' di soldi nelle casse dello Stato e quindi, giustamente i politici al governo si adoperano nella speranza di invogliare i turisti a visitare la nostra splendida penisola. Anni fa ci aveva tentato Rutelli, con esiti tragicomici. D'altra parte si sa che per fare il politico in Italia  bisogna avere un po' la faccia come il deretano e chi se non Rutelli, turista della politica, che ha viaggiato dal Partito Radicale ai Verdi Arcobaleno, dall'Ulivo alla Margherita, dal Partito Democratico fino ad accasarsi ad Alleanza per L'italia, poteva impegnarsi in un celeberrimo spot nel quale si invitavano gli stranieri a visitare il Bel Paese, il tutto nonostante una pronuncia inglese degna di un film comico di serie zeta?


Poteva l'attuale Governo fare di meno? Si poteva: pensate ad uno spot ideato dal vate Bondi e letto dalla suadente voce della sua musa

martedì 6 luglio 2010

Eppur succede

Ieri stavo leggendo distrattamente un po' di notizie qua e là, sui siti internet quando improvvisamente le mie quattro logore sinapsi si inventano la seguente sfida:

Senza passare per idiota, spiegare le seguenti cose:

Silvio Berlusconi
Un multimiliardario che riesce a farsi eleggere come "operaio". Anche se privo di capelli.

Papa Benedetto XVI
Un altro multimiliardario vestito d'oro dalla testa ai piedi

lunedì 5 luglio 2010

Ufficio Deliri

Della serie:
"Cioè, quando andavo ha squola non è che ci andavo bene, ma però me la cavo bene lo stesso"

cliccare per ingrandire

Deve esserci in giro una nuova malattia : la Refusite Estiva Italica i cui effetti iniziano a essere parecchio preoccupanti:

Sacconi-Azzolini e il refuso sulle pensioni
Tancredi e il condono edilizio 2010

PS: per la cronaca "Pascquale" non è un mio refuso!

giovedì 1 luglio 2010

Senza il crocefisso l'Italia non sarebbe più la stessa.

Simbolo di una nazione...

Come del resto la Francia.
A sostenerlo è stato Joseph Weiler che continua dicendo che, se si leva il crocifisso, poi si dovrà intervenire in mille altre circostanze per levare croci dalle bandiere, parole dagli inni nazionali, foto di capi di Stato dalle aule.
Cosa possano c'entrare l'araldica, un "dio" citato in un inno ("God save the Queen"), o la foto di un capo di Stato che contemporaneamente è capo di una Chiesa (la Regina Elisabetta II è di fatto Capo di Stato e Capo della Chiesa Anglicana) è il caso di dirlo, lo sa solo dio.
E' un ragionamento cervellotico e non attinente, che nulla c'entra con il problema.
Ho già ribadito che personalmente, pur non essendo credente,  non ho nei confronti del crocifisso alcuna idiosincrasia. Non solo: credo che il rispetto delle credenze altrui debba, in una democrazia rimanere cosa prioritaria e bene farebbero gli integralisti atei a rendersi conto della pochezza delle argomentazioni addotte.
Crescere in una società multietnica prevede giocoforza la convivenza, l'accettazione. Crescere in Democrazia significa accettare i bisogni di una maggioranza, fatta chiara la necessità di garantire comunque i diritti della minoranza.
Detto questo, tuttavia, andrebbero stigmatizzate
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